Il mondo del libro in Senegal: Intervista al poeta e traduttore Amadou Lamine Badji

Screenshot del canale Youtube di France 24 in francese

Il Senegal è un Paese famoso per la sua influenza culturale in Africa e non solo. Il suo primo presidente, Léopold Sédar Senghor [it, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], è stato lui stesso un grande poeta e uno dei fondatori del movimento letterario della negritudine, che si è esteso dall'Africa ai Caraibi. Allo stesso tempo, è stato il primo africano ad essere eletto membro della Académie française.

Questa tradizione verrà portata avanti da scrittori come Mariama Bâ, Aminata Sow Fall, Ken Bugul, Amadou Lamine Sall, Boubacar Boris Diop, Cheikh Anata Diop, e più di recente Mohamed Mbougar Sarr, vincitore del Premio Goncourt 2021 [en].

Questo dibattito, moderato da LaRéus Gangoueus [es], offre una visione panoramica della letteratura senegalese contemporanea.

La reputazione culturale del Senegal deve molto anche al direttore e scrittore Ousmane Sembène, che ha influenzato l'intero cinema africano, come mostra questo video:

Il Senegal è un Paese multilingue [en], le sue lingue principali sono il wolof, il francese, il serer, il peul, il mandinka e il diola.

Per dare un approfondimento sul mondo dei libri senegalesi, Global Voices ha intervistato uno dei suoi colleghi, il poeta e traduttore Amadou Lamine Badji [es], che vive a Dakar e segue da vicino l'attuale scena letteraria del suo Paese.

Amadou Lamine Badji legge una sua poesia. Foto usata con autorizzazione.

Filip Noubel (FN): Come molti africani, lei parla diverse lingue: può parlarci del suo rapporto con ciascuna di esse?

Amadou Lamine Badji (ALB): Oui, mon plurilinguisme vient de l’école primaire au collège international que j’ai fréquenté au Sénégal. J’ai pu y apprendre l’anglais et un peu l’espagnol. Le wolof est la langue avec laquelle j’ai grandi au Sénégal, avec le français, et un peu de diola, qui est la langue de mon origine ethnique.
Mon anglais s’est renforcé durant mes études universitaires en Amérique du Nord dans les années 1990. C’est un peu pour maintenir mon niveau dans cette langue que je fais des traductions depuis une dizaine d’années avec Global Voices et aussi dans des projets à Dakar. Mon espagnol est moins pratiqué mais les connaissances de base restent. J’ai aussi appris à lire l’arabe classique, et la lecture quotidienne du Saint Coran m’aide à conserver cet acquis.

Amadou Lamine Badji (ALB): Sì, il mio essere multilingue viene dalla scuola elementare del college internazionale che ho frequentato in Senegal. Ho potuto imparare l'inglese e un po’ lo spagnolo. Il wolof [it] è la lingua con cui sono cresciuto in Senegal, insieme al francese e a un po’ di diola [it], che è la lingua della mia origine etnica.
Ho rafforzato il mio livello di inglese durante gli studi universitari in Nord America negli anni Novanta. È in parte per mantenere il mio livello in questa lingua che mi occupo di traduzioni da circa dieci anni con Global Voices e anche in progetti a Dakar. Pratico meno lo spagnolo, ma le conoscenze di base rimangono. Ho anche imparato a leggere l'arabo classico e la lettura quotidiana del Sacro Corano mi aiuta a mantenere viva questa conoscenza.

FN: E’ anche un poeta. In quali lingue e in che modo questo si manifesta nella sua vita? Chi sono i poeti che più la ispirano?

ALB: En effet, je suis devenu poète depuis 2010 avec des poèmes retenus dans les anthologies du concours Nosside World Poetry Prize (Prix mondial de poésie Nosside, un prix multilingue associé à l'Unesco); également dans celle du concours organisé dans le cadre de l’inauguration du Monument de la Renaissance Africaine avec les Editions Feu de Brousse à Dakar. C'est le poète Amadou Lamine Sall qui dirige cette maison d’édition ainsi que La Maison Africaine de la Poésie Internationale.
Il fait partie de ceux qui m’inspirent, tout comme Baudelaire et Rumi. Je devrais me forcer à écrire plus de textes en dehors des concours.

ALB: Sicuramente, sono diventato poeta nel 2010 con poesie che sono state selezionate per le antologie del concorso Nosside World Poetry Prize [en] (premio multilingue associato all'UNESCO) e per il concorso organizzato nell'ambito dell'inaugurazione del Monumento del Rinascimento Africano con le Edizioni Feu de Brousse [fr] a Dakar. Il poeta Amadou Lamine Sall [en] dirige questa casa editrice e La Maison Africaine de la Poésie Internationale [fr].

È una delle persone che mi ispirano, insieme a Baudelaire e Rumi. Dovrei costringermi a scrivere di più al di fuori dei concorsi.

Ecco un estratto della poesia di Amadou Liamine Badji:

IDENTITE
Hier, j’ai fait un rêve.
Un être se disant Martien,
A rencontré Adam et Eve.
Il dit : « Salam, Hi, Kasumay !»
Silence.Quelle langue parlent-ils ?
Ces gens sont-ils barbares ?
Un sourire, des signes, c’est difficile.
Mais où est leur identité ?

IDENTITA’
Ieri, ho fatto un sogno.
Un essere che si faceva chiamare Marziano,
si incontrava con Adamo ed Eva.
Lui disse : « Salam, Ciao, Kasumay!»
Silenzio. Che lingua parlate?
Siete barbari?
Un sorriso, dei segni, è difficile.
Però, dov'è la sua identità?

FN: Com'è la situazione del panorama letterario a Dakar? Dove si trovano le grandi librerie? I Festival letterari?

ALB: Elle est assez animée. Il existe des organisations comme #APCS, une association de la presse culturelle du Sénégal. Nous avons aussi, depuis 2022, un Festival International de littérature de Dakar, appelé le Filid, qui réunit des auteurs sénégalais ainsi que venant d'autres pays africains pour célébrer les littératures d'Afrique. Ce festival délivre aussi le prix Cheikh Hamidou Kane, du nom d'un de nos écrivains comme surprit pour son roman «L'Aventure ambiguë«. Cette année, ce prix est revenu à l’écrivain mauritanien d'expression française M’Barek Ould Beyrouk . D'autre part, le Filip décerne aussi le prix international de poésie Annette-Mbaye-d'Erneville, réservé aux femmes, en mémoire de cette journaliste et poétesse sénégalaise. En 2023 ce prix est revenu à l’Ivoirienne Tanella Boni, poétesse et philosophe.

ALB: E’ abbastanza movimentato. Ci sono delle organizzazioni come #APCS [en], associazione della stampa culturale del Sénégal. Dal 2022, abbiamo anche il Festival Internazionale di letteratura di Dakar, dal nome le Filid [fr], che riunisce autori senegalesi e autori provenienti da altri paesi dell'Africa per celebrare la letteratura africana. Questo festival conferisce anche il premio Cheikh Hamidou Kane, che prende il nome [it] da uno dei nostri scrittori come sorpresa in onore del suo romanzo “L'Aventure ambiguë” [fr]. Quest'anno, il premio è stato conferito [fr] allo scrittore mauritano di lingua francese M’Barek Ould Beyrouk [it]. D'altra parte, il Filid riconosce anche il premio internazionale di poesia Annette-Mbaye-d'Erneville [fr], per sole donne, in memoria della giornalista e poetessa senegalese. Nel 2023 tale premio è stato conferito [fr] all'ivoriana Tanella Boni [it], poetessa e filosofa.

FN: Come si può accedere ai libri? Nelle biblioteche? Tramite prestito da amici? Nelle librerie? Tramite letture in rete? I libri nuovi sono accessibili?

ALB: En général c’est à l’école que l’on fait son premier contact avec le livre . Les librairies les plus célèbres du Sénégal sont Aux Quatre Vents, à Dakar, de même qu’Athéna, et Mona Lisa. Mais on trouve aussi des livres dans la rue tout en pouvant emprunter entre amis bien sûr. Les prix des livres neufs sont relativement élevés dans la perception populaire.
Des bibliothèques sont disponibles dans les écoles et à l’université de même qu’à l’Institut français de Dakar.

ALB: Il primo contatto con i libri avviene solitamente a scuola. Le librerie più famose del Senegal sono Aux Quatre Vents [fr] a Dakar, Athéna [fr] e Mona Lisa. Ma è possibile trovare libri anche per strada e, naturalmente, prenderli in prestito dagli amici. I prezzi dei libri nuovi sono relativamente alti nella percezione popolare.

Ci sono biblioteche nelle scuole e nelle università, come all’Istituto Francese [fr] di Dakar.

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