ultimi articoli di Camilla Corradin
Libia: aziende e hacker stranieri assicuravano sorveglianza e censura di Stato

Con la caduta di Gheddafi, i dipendenti della compagnia di telecomunicazioni libica hanno rotto il silenzio, svelando come il regime controllasse i propri cittadini e censurasse il flusso di informazioni -- grazie al prezioso aiuto di azinde high-tech e hacker stranieri, prima e durante la recente rivolta.
Egitto: la difficile lotta contro la stigmatizzazione dell'HIV/AIDS

La sieropositività è in Egitto un argomento tabù. Majid è la prima persona nel Paese ad aver rivelato apertamente di essere affetto dall'AIDS. Nella sua lotta contro la stigmatizzazione della malattia, lo aiutano i social media.
Turchia: operazioni di soccorso online per le vittime del terremoto
Dopo la forte scossa che ha colpito l'est della Turchia, le operazioni di soccorso sono iniziate immediatamente: altrettanto rapidamente sono partite dal web numerose campagne e iniziative per facilitare tali operazioni. Ancora una volta, i social media partecipano ai soccorsi.
Fare attivismo con lo ‘slam’ nell'Africa francofona
Non solo manifestazioni e sit-in. Tra i canali innovativi della protesta sociale, compare un po' ovunque lo slam, un misto di poesia e narrazione ritmata che, nato in America del Nord, ha ormai trasceso i confini nazionali. Ecco alcuni esempi dall'Africa francofona.
Africa: i successi della Comunità di Sant'Egidio contro l'AIDS
Sono sormontabili gli ostacoli che impediscono l'accesso alle cure per i sieropositivi e i malati di AIDS in Africa? A giudicare dai risultati del progetto DREAM, che la Comunità di Sant'Egidio porta avanti dal 2002 in ben 26 Paesi del continente, la risposta pare positiva. La speranza viene dall'Italia.
Egitto: il tumultuoso processo a Mubarak
In Egitto proseguono le tensioni: durante l'udienza del 5 settembre al processo contro Mubarak per l'uccisione di manifestanti nel corso della rivoluzione, si sono verificati numerosi disordini sia fuori che dentro il tribunale. Ecco le reazioni dei netizen.
Egitto: usare Twitter per migliorare la vita in una baraccopoli del Cairo
Consapevole dell'impatto che i social media hanno avuto nella rivoluzione egiziana, uno dei blogger più attivi nel Paese ha deciso di collaborare con l'organizzazione non-profit 'Peace and Plenty' per la raccolta-fondi a favore dei residenti in una baraccopoli della capitale - ricorrendo sopratutto alla piattaforma di microblogging.
Egitto: la “milizia Facebook” a favore di Omar Suleiman
Secondo un'inchiesta del quotidiano egiziano Al Masry Al Youm, il sondaggio condotto su Facebook dal Consiglio Supremo delle forze armate per capire il livello di gradimento dei diversi candidati alle presidenziali, sarebbe stato truccato dalla cerchia di Omar Suleiman. Reazioni e commenti dei netzien locali.
I blogger libici tra guerra e dittatura
Quale il ruolo dei social media negli avvenimenti in corso in Libia? Mentre sembra approssimarsi la fine della guerra civile, proviamo a trarre un primo bilancio sull'evoluzione della blogosfera libica negli ultimi sei mesi. E comunque vada a finire, i cittadini hanno imparato che non potranno mai più essere zittiti.
Francia: l'odissea dei “tunisini di Lampedusa” a Parigi
Che ne è stato dei migranti tunisini che da Lampedusa sono riusciti a raggiungere Parigi? Dopo aver occupato il Centro culturale tunisino al 36 di via Botzaris, alcuni di loro sono stati subito sfrattati per documenti segreti che rivelano una situazione a metà strada tra l'intrigo politico e il caso umanitario.
Tunisia: “Il popolo vuole una giustizia indipendente”
“Il popolo vuole una giustizia indipendente" è uno degli slogan scanditi recentemente per le strade di Tunisi. Afef Abrougui passa in rassegna le reazioni dei netizen in seguito al rilascio di due ex-ministri e di una stretta alleata del deposto presidente Zine El Abidine Ben Ali, eventi che hanno spinto i tunisini a scendere di nuovo in piazza.
Iran: caldo estivo, pretesto per la repressione dell'abbigliamento “improprio”
Quasi ovunque, estate è sinonimo di sole, mare e vacanze. In Iran, estate significa almeno un'altra cosa: repressione contro le tenute definite improprie o non-islamiche delle donne.