Ad Haiti, stando a quanto scrivono gli utenti Twitter in merito al ballottaggio per le elezioni presidenziali del 20 marzo, si sono registrate lunghe code ai seggi elettorali [en, come tutti i link tranne ove diversamente segnalato], mentre chi votava presso il liceo Petion e il liceo Croix des Bouquets non è riuscito a rintracciare i propri nomi tra le liste degli elettori; lo stesso problema era capitato durante la prima tornata, lo scorso novembre. Molti provano già a pronosticare l'esito finale. I sondaggi di opinione condotti nelle settimane precedenti al voto tendevano a dare il musicista Michel Martelly per favorito rispetto alla sua rivale, la professoressa ed ex first lady Mirlande Manigat.
“Gli elettori, all'entrata del liceo Cite Soleil, sono stati accolti al grido di #tetkale“; è lo status pubblicato su Twitter dalla giornalista del Miami Herald Jacqueline Charles (“tetkale” è uno dei soprannomi di Martelly, e fa riferimento alla sua calvizie). Le stesse immagini riportate su Twitter mostrano il candidato ricevere un'accoglienza calorosa al seggio:
@mhsaintluc non nasconde il suo sostegno alla Manigat, e lo esprime come segue:
La stessa candidata è stata fotografata al momento dell'arrivo ai seggi elettorali.
Una domanda che si pongono in molti è quale candidato abbia ottenuto l'appoggio del controverso ex Presidente Jean-Bertrand Aristide [it], che è tornato in patria solo venerdì, sei anni dopo essere stato spodestato da un colpo di Stato e condannato all'esilio. Questa foto di @cliffchevalier suggerisce una sua probabile simpatia per la Manigat.
Quanto sopra potrebbe avere un senso alla luce di questo striscione che sarebbe stato affisso a Cité Soleil, l'imponente bidonville dove in molti sono rimasti fedeli ad Aristide. Lo slogan dice: “Mamma è già qui. Benvenuto papà!”
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