Dalla loro cattura, l'11 aprile scorso, foto dell'ex presidente della Costa d'Avorio Laurent Gbagbo, di sua moglie e del loro entourage sono circolate sul web e sui giornali di tutto il mondo.
Un'immagine in particolare ha provocato una dura reazione: il giornalista Israël Yoroba, corrispondente per TV5 da Abidjan, ha messo su Facebook questa immagine [fr, come tutti gli altri link]di Simone Gbagbo scattata, pare, il giorno in cui lei e il marito, l'ex presidente, sono stati arrestati:
Fino a questo momento in più di 360 hanno commentato questa immagine, che mostra l'ex first lady in una posa umiliante.
Trattamento riservato a un ex presidente
Sob Edry Brice Agbo paragona questo trattamento a quello riservato all'ex leader iracheno, Saddam Hussein:
[…] Regardes comment on traite de façon indigne un president et la premiere dame (ou ex selon certains), ça n'augure pas de meilleur lendemain. La situation actuelle est comparable a celle qui a prevalu en Irak avec Saddam Hussein, sans comparer Laurent Gbagbo à Saddam. Nous connaissons la suite.
Arsène Pro-Dally facendo riferimento alle prime parole di Alassane Ouattara, pronunciate dopo l'arresto di Gbagbo, scrive:
Prions qu'on ne tombe pas encore à plus bas que la poussière. Bonjour la réconciliation!
Zon Guiriekpe Michel scrive:
MAMAN SIMONE PARDONNE à TOUS CES MéCRéANTS. LE PEUPLE EST MEUTRIE DANS SA CHAIR PAR LES AGGISEMENTS DE CES DERNIERS QUI NE CONNAISSENT PAS LA VALEUR D UNE FEMME ET SURTOUT D'UNE PREMIERE DAME
Altri netizen ritengono che Ggabo e sua moglie meritino il trattamento che a loro viene riservato in queste ore, a causa di tutte le atrocità di cui si sono macchiati durante il periodo in cui sono stati al potere.
In reazione ad un articolo pubblicato dal blogger Guy Kouassi intitolato ‘Ho pianto (J'ai pleuré), Roma commenta:
[…] Il mérite ce qu'il mérite…arrêtez de nous distraire en jouant les sentimentalistes. Ces milliers de morts inutiles ne reviendront plus jamais. Par contre, lui il a la chance de vivre. Je le préfère humilié mais en vie au lieu de la tuerie atroce de Guéi Robert lorsque Koudou a pris le pouvoir en 2000.
Violazione dei diritti umani a Abidjan
L'arresto di Laurent Gbagbo non ha messo fine al conflitto in Costa d'Avorio. Il nuovo sito Abidjan.net ha pubblicato un articolo dell’Associated Press che riporta le atrocità commesse dai sostenitori di Alassane Ouattara contro Gbagbo e i suoi fedeli.
Il gruppo Facebook La majorité Présidentielle, che raccoglie 10,496 sostenitori di Gbagbo, ha postato una serie di foto recenti riprese ad Abidjan, la capitale economica della Costa ‘Avorio e principale città del Paese. Le immagini, scattate nell'area Riviera, mostrano studenti e giovani uomini sospettati di far parte del Movimento Giovani Patrioti di Gbagbo:
Nella foto successiva viene ripreso Koné Zakaria, ex comandante del reggimento ribelle di Guillaume Soro [primo ministro di Alassane Ouattara], considerato uno dei protagonisti delle violenze in atto:
Amnesty International già a partire dal 12 aprile ha denunciato le rappresaglie compiute dalle forze fedeli a Alassane Ouattara, ora presidente della Costa d'Avorio.
Questo post fa parte del nostro Speciale Proteste in Costa d'Avorio 2011