Le dimostrazioni del 15 maggio per le strade di Madrid si sono trasformate in grandi sit-in [it] in tutta la Spagna e in tutto il mondo. Non c'erano stati interventi della polizia sin dal secondo giorno delle proteste a Madrid, il 17 maggio, ma la mattina del 27 i manifestanti di Barcellona hanno iniziato a inviare messaggi dicendo che stavano venendo cacciati. Secondo la polizia, non si è trattato di uno sgombero, ma di un tentativo di permettere alle squadre della nettezza urbana di fare il proprio lavoro. Video che mostrano la polizia mentre carica i manifestanti sono diventati virali:
Si possono seguire gli aggiornamenti su Twitter grazie a @acampadabcn e attraverso l'hashtag #acampadabcn:
@acampadabcn: Compartid y difundid todas las fotos y vídeos sobre lo acontecido hoy, q lo sepa todo el mundo!! #acampadabcn #bcnsinmiedo #laplazaresiste
La reazione della polizia ha attratto altri manifestanti verso gli accampamenti e probabilmente provocherà la solidarietà in tutta la Spagna e nel resto del mondo. Le mobilitazioni in Spagna hanno infiammato quella che è stata definita una “Rivoluzione Mondiale”, con più di 600 dimostrazioni e sit-in organizzati per solidarietà ai manifestanti spagnoli, come mostra questa mappa interattiva:
Il blogger Alexander Higgins ha raccolto video di dimostrazioni [pagina oscurata] in tutta Europa, come quella tenuta a Bastille, Parigi, il 20 maggio.
Le dimostrazioni in corso nel mondo possono essere seguite anche attraverso la pagina Facebook World Revolution: Real Democracy e seguendo su Twitter i tag #worldrevolution and #globalcamp, e le decine di tag per ogni località, come #acampadaoporto, #greekrevolution, #prisedelabastille, #europerevolution… che gli utenti utilizzano per condividere le ubicazioni e gli appelli per le dimostrazioni, video, notizie e opinioni sui motivi per dimostrare.
Le dimensioni del movimento hanno superato le aspettative di tutti. Le proteste in Spagna si sono trasformate in qualcosa di molto diverso da quello che era l'impatto delle prime dimostrazioni. Il gruppo Democracia Real Ya [es], che ha organizzato la marcia del 15 maggio, da allora si è dissociata dall'organizzazione dei sit-in, i cui aggiornamenti ora possono essere seguiti sul sito Tomalaplaza.net [es] (Prendi la Piazza). Il sito spagnolo indipendente di notizie Periodismo Humano [es], il 26 maggio ha pubblicato un servizio sulle prime quaranta persone che hanno deciso di accamparsi il giorno 16, portando al movimento che ha raccolto decine di migliaia di persone e che è diventato globale.
Alcuni netizen hanno espresso preoccupazione che l'accampamento possa diventare l'obiettivo di per sé:
@svillodas: La gente llenó esta plaza para luchar contra un régimen putrefacto, no para aprender a tocar la guitarra o hacer disfraces #acampadasol
Per contrastare questi timori, il 26 maggio i dimostranti hanno pubblicato quattro punti [es] che, secondo il sito, sono stati concordati all'unanimità nell'ultima assemblea:
- Una riforma elettorale orientata a una forma di democrazia più rappresentativa, e più efficaci strumenti di partecipazione dei cittadini.
- Regole che assicurino la trasparenza politica per combattere la corruzione.
- Separazione effettiva dei poteri pubblici.
- Strumenti per il controllo della responsabilità politica da parte dei cittadini
Cosa succederà adesso? I manifestanti non hanno deciso quando lasceranno la piazza, ma sono già state organizzate assemblee in più di 30 quartieri per continuare a discutere diversi temi. Questa sarà la seconda fase di un movimento che sta permettendo ai cittadini di imparare i processi democratici dalla loro propria esperienza, mentre prova a dare una lezione di democrazia ai principali partiti politici.