Uno dei successi della rivoluzione egiziana [it] nell'ambito dei social media è certamente l'aver avvicinato migliaia di egiziani a Twitter, il popolare servizio di microblogging.
In poco più di tre mesi, la twittosfera egiziana è cresciuta non solo in numero di utenti, ma anche in contenuti e versatilità; così, ciò che era nato come piccola e tranquilla comunità si è trasformata in una vivace arena sociopolitica aperta a ogni tipo di discussione e virtualmente priva di tabù e “zone rosse”.
Alaa Abd El Fattah (@alaa) [en/ar], blogger e utente Twitter molto attivo, ha dunque deciso di unire il meglio dei due mondi, Twitter e Piazza Tahrir, in un'unica esperienza. Il risultato è la Tweet Nadwa [en/ar], una convegno di tipo seminariale le cui linee guida vengono tracciate in un post [ar] di Abd El Fattah dal titolo “Birds of a Feather, Meet Together” [equivalente all'espressione italiana: Dio li fa e poi li accoppia].
L'incontro si è tenuto lo scorso 12 giugno al Centro di Supporto per lo Sviluppo nel benestante quartiere cairota di Dokki. Argomento principale, l’islamismo [it].
Il dibattito, già molto attivo su Twitter, ha toccato vari aspetti, dal modo in cui gli islamisti vengono percepiti nella società egiziana alla loro visione di un Egitto post-rivoluzionario civile e democratico.
Alcuni degli islamisti più in vista su Twitter sono stati invitati per fare chiarezza su diverse questioni. Tra questi Ibrahim Houdaiby [en/ar], opinionista freelance per il Guardian e nipote di Hassan Houdaiby (la seconda Guida Generale dei Fratelli Musulmani) e i giornalisti Abdel Moneim Mahmoud [en/ar], ex membro della Fratellanza Musulmana, e Ahmed Samir [ar], tuttora parte dell'organizzazione religiosa.
Nell'arco di tre ore, i relatori hanno discusso di questioni legate al futuro delle libertà civili in un Egitto guidato dai Fratelli Musulmani, del proprio legame con questi ultimi, e della propria concezione dell'economia egiziana da una prospettiva islamica.
Come accade su Twitter, dove uno status non può superare i 140 caratteri, tutti gli interventi dovevano rispettare precisi limiti di tempo (140 secondi), mentre l'alzata di mano ha sostituito i canonici applausi, a simulare il retweet [il rilancio di un messaggio twitter]. Un grande schermo proiettato su una delle pareti dell'affollatissima stanza mostrava inoltre la pagina Twitter dedicata alla Tweet Nadwa, per seguire in diretta gli interventi dei presenti tramite impressioni, foto e video dell'evento.
La maggior parte dei partecipanti ha valutato l'incontro positivamente. Hussein Adel Fahmy [en, come tutti i link tranne ove diversamente indicato] è uno di questi:
#tweetnadwa è un'iniziativa fantastica e innovativa. Secondo me, il retroterra islamico dell'Egitto non dovrebbe confliggere con l'idea di uno stato civico.
Moustafa Hussein elogia la performance di moderatore di Abdel Fattah e condivide una foto dell'evento:
Un folto pubblico per #tweetnadwa. @alaa è un buon terapista di gruppo. http://twitpic.com/5arcqj
Anche Mai Zeiny è soddisfatta:
#tweetnadwa è stato un grande successo, è tornato lo spirito di piazza Tahrir. Pubblico variegato e dibattito interessante! Grazie @alaa, @manal e a tutti gli altri
Abd El Fattah, infine, fa sapere che ci saranno altri incontri del genere:
Grande #tweetnadwa, grazie a tutti. Ora non ho una connessione Internet ma presto ne riparleremo.
Questo post fa parte del nostro speciale sulla rivoluzione egiziana 2011.
1 commento