Le elezioni presidenziali in Guatemala si sono chiuse il 6 novembre scorso con la vittoria al ballottaggio dell'ex generale Otto Pérez Molina [en] (formatosi presso la famigerata Scuola delle Americhe [it]), che aveva superato la prima tornata elettorale con il 36% dei consensi. Inoltre, per la prima volta nella storia guatemalteca, la carica di vice-presidente è stata affidata a una donna, Roxana Baldetti [es, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato], già membro del Congresso e consulente nel settore delle relazioni pubbliche. Tuttavia, la competizione elettorale si è distinta soprattutto per una forte polarizzazione a destra (i candidati in ballottaggio erano infatti entrambi espressione dell'ala conservatrice del Paese) e per l'alto tasso di astensionismo.
L’analisi dei risultati elettorali ha evidenziato che il sostegno delle aree urbane si è rivelato cruciale per la vittoria di Molina, mentre, durante le presidenziali del 2008, erano state le zone rurali a fare la differenza, determinando la vittoria del social democratico Alvaro Colom [en].
Le operazioni di voto si sono svolte in maniera nel complesso pacifica, nonostante alcuni incidenti isolati abbiano tradito il clima di forte tensione [it] presente attualmente nel paese. Oltre ad alcuni tafferugli marginali, scatenati a causa di presunte irregolarità riguardanti il trasporto degli elettori dalle campagne più periferiche ai seggi, la piattaforma Ushahidi Mirador Electoral (Osservatorio Elettorale) ha infatti registrato anche incidenti più gravi e omicidi.
Diversi netizen guatemaltechi hanno voluto esprimere la propria opinione sulle elezioni attraverso blog e social network. Il 6 novembre, sin dalle prime ore del mattino, il blogger Luis Figueroa esortava i cittadini a partecipare al voto, mentre altri netizen, come Fe de Rata e Hunahpu Ixbalanque, non sentendosi rappresentati dai candidati in lizza, hanno dichiarato il proprio astensionismo e hanno espresso il loro disappunto, prefigurando un futuro tutt'altro che roseo per il Guatemala, indipendentemente dall'esito del voto.
Iván Morales (@ivancarrera) dal suo blog PoliticaGT afferma: “Se sono arrivati fin là, è perchè rappresentano qualcuno“:
“Después de conocerse los resultados de la primera ronda y hasta el día de hoy ha prevalecido un sentimiento de apatía y frustración por el hecho de que los votantes deben elegir entre dos candidatos que no los representan y por tener que verse obligados a votar por el “menor de los males”. Por otro lado, trato de recordarme a mi mismo que los guatemaltecos que participan en las redes sociales no son el universo de la población del país, sino una muestra pequeña y poco representantiva de la diversidad poblacional que es Guatemala.”
È presumibile che le reazioni dei guatemaltechi e del resto del mondo alla vittoria di Molina non si faranno attendere molto. Si spera tuttavia che la situazione continui a mantenersi nel complesso pacifica, segno di una democrazia matura e di una cittadinanza responsabile. Per seguire gli aggiornamenti e avere una panoramica in tempo reale sulle opinioni dei netizen, l'hashtag di riferimento su Twitter è #eleccionesgt.