Da quando è entrato in carica, meno di un anno fa, José Ignacio Wert, ministro spagnolo per l'Educazione, la Cultura e lo Sport, ha suscitato una polemica dietro l'altra. Non a caso è il ministro meno popolare di tutto il governo.
Durante una sessione parlamentare alcune settimane fa, a proposito della delicata situazione in Catalogna, dove i partiti nazionalisti hanno ridato vita al dibattito sull'indipendenza della regione, Wert si è rivolto in questo modo al deputato Francesc Vallès:
Nuestro interés es españolizar a los alumnos catalanes y que se sientan tan orgullosos de ser españoles como de ser catalanes.
La nostra intenzione è rendere spagnoli gli studenti catalani, cosicché si sentano orgogliosi di essere spagnoli come di essere catalani.
Il suo intervento ha fatto sì che quel giorno le hashtag #wert [es, come i link successivi] e #EspañolizarEs fossero le più citate su Twitter:
@ElPolisemico: #EspañolizarEs matar toros, ser fiel a la Pantoja, dejar vía libre a la corrupción y reprimir manifestaciones
@melycamento: EspañolizarEs gritar “Yo soy español español” llevar la bandera de España en el polo, cinturón y pulsera y luego defraudar a Hacienda. #OLÉ
@ElExpecial: ÚLTIMA HORA: El ministro Wert será el encargado del cambio horario el 28 de octubre: a las 2 de la madrugada será 1939.
Rocky Horror scrive più realisticamente:
@helenanito: Españolizar a los Beatles cantando “All I need is work”
In un Paese sempre più in difficoltà per le misure di austerità che coinvolgono tutti gli strati sociali, l'istruzione è un argomento doloroso. Secondo le stime di budget per il 2012/13, l'istruzione ha sofferto tagli per almeno il 22%, mentre l'aumento dell'IVA a partire da Settembre ha fatto salire le tasse sui materiali scolastici di 17 punti, da un tasso cioè estremamente ridotto (4%), a quello corrente del 21%. Sebbene i libri di testo siano tuttora tassati al 4%, il budget per le borse a supporto dell'acquisto di libri è stato ridotto del 70%, cosicché molte famiglie si sono trovate a dover provvedere a tali costi. In ogni caso, non si tratta degli unici tagli al budget scolastico – anche i fondi previsti per i pasti, i trasporti, le borse di studio sono stati ridotti.
Il ministro ha affermato che il numero di studenti per classe non è aumentato, ma che il limite è stato “reso più flessibile del 20%“. Questo cambiamento è definito positivo per i bambini:
Porque hay que tener en cuenta que además de aprender, los niños en la escuela pues socializan, se comunican con otros niños, tienen experiencias formativas distintas… que son muy difíciles si el número es muy escaso.
Perché dovete tener conto che i bambini a scuola, oltre che imparare socializzano, comunicano con altri bambini, hanno svariate esperienze formative…cosa assai difficile se il numero di allievi è troppo basso.
Il ministro ha inoltre affermato che “Non è vero che le borse di studio siano state tagliate” sebbene gli stanziamenti destinati a questi aiuti siano stati di fatto ridotti di 185 milioni di euro. Quanto all'aumento delle tasse universitarie, il ministro ha dichiarato:
¿Que la familia no tiene recursos para afrontar el pago de esas tasas? Evidentemente, se pueden dar casos, pero no tener recursos, pregunto una vez más, ¿qué quiere decir? que no se quieren dedicar, eh, recursos a eso en detrimento de otras posibilidades de usar los recursos en otras cosas.
La famiglia non può permettersi di pagare le tasse? Certo, possono esserci dei casi ma non essere in grado di pagarle, ripeto, cosa vuol dire? Che non vogliono assumersi questa spesa se ciò significa aver meno soldi a disposizione per altre cose.
Considerati i danni che il sistema educativo dovrà subire a causa di questi tagli, l'Unione degli Studenti ha convocato uno sciopero di 3 giorni il 16, 17 e 18 ottobre insieme alla Confederazione Spagnola delle Madri e dei Padri di Studenti (CEAPA). Il ministro ha tacciato questi genitori di irresponsabilità, criticando l'organizzazione per aver supportato lo sciopero:
“que una asociación de padres y madres [se sume a esa huelga es] insólito y francamente contrario a la obligación que tienen los padres de procurar la mejor educación para sus hijos
Trovo incredibile che un'associazione di genitori aderisca allo sciopero, in aperto contrasto con l'obbligo di ogni genitore di garantire ai propri figli la migliore istruzione possibile.
Secondo il ministro infatti:
se trata de una huelga política inspirada desde supuestos de la extrema izquierda más radical antisistema.
Si tratta di uno sciopero politico basato sui presupposti della sinistra più estrema, radicale, anti-governativa.
A queste osservazioni diffamatorie ha fatto seguito una lettera intitolata “Caro Ministro Wert”, scritta da Cecilia Jan e pubblicata il 17 ottobre sul blog “De Mamas y de Papas”, ospitato dal quotidiano El País:
Me presento, soy una de esas madres radicales extremistas y antisistema que mañana han decidido no llevar a sus hijos al colegio. (…)
Señor Wert, basta. Basta de tratarnos a los padres como a estúpidos con consejos como “reutilizar los libros” si no podemos pagarlos. Como si no se nos hubiera ocurrido. Como si siempre fuera posible. O con eufemismos como que “el número de alumnos por clase no aumenta, se flexibiliza”. (…)
Basta de recortar en profesorado. Basta de segregar a los que se quedan rezagados. Basta de fomentar la desigualdad reduciendo becas y subiendo tasas. Si realmente le interesa mejorar la competitividad de las futuras generaciones y sacarnos del primer puesto en fracaso escolar en Europa (…)
Mi presento: sono una di quelle mamme estremiste, radicali, contrarie al sistema che stamattina hanno deciso di non portare a scuola i loro figli. (…)
Signor ministro Wert, basta. Basta trattarci come stupidi, consigliandoci di ‘riutilizzare i libri’ se non li possiamo pagare nuovi, come se non l'avessimo già fatto o come se fosse sempre possibile farlo. Per non parlare degli eufemismi che usa quando si rivolge a noi, come “Il numero di studenti per classe non è aumentato, è stato reso più flessibile”.(…)
Basta tagliare cattedre. Basta lasciare indietro gli studenti che non ce la fanno a seguire. Basta favorire le diseguaglianze economiche riducendo le borse di studio e aumentando le tasse, se davvero quello che Le interessa aumentare la competitività delle prossime generazioni e combattere il tasso di abbandono scolastico nel nostro Paese, uno dei più alti in Europa (…)
Anche San Tiago scrive su Twitter:
@San_Tiago: A mi hijo autista le quitan 40% d ayudas y el irresponsable soy yo x llevarle a manifas y hacer huelgas http://alasombradeltomate.es/2012/10/18/ministro-wert/ …#ParemosLeyWert
Sebbene il Ministro Wert abbia deciso di tagliare i fondi a tutti i settori della cultura, dell'istruzione e dello sport, ha proclamato in giugno la creazione di un Comitato per la Promozione e la Difesa della Corrida, con il compito di devolvere somme di denaro, di entità ancora sconosciuta, per pubblicizzare e sostenere economicamente le organizzazioni attive in questo campo. Tale sostegno alla corrida ha fatto sì che si guadagnasse il soprannome di “Cretino della Settimana” sulla rivista El Jueves. CorrePayo, Lapoli commenta quindi:
DADA LA COMPENTENSIA DE ESTE MINISTRO PROPONGO NOMBRARLE PARA EL GALLARDON DE JILIPOYAS DEL AÑO! PD: PERDONEN LAS FALTAS ESQUE ME SIENTO ATRAS Y CON MIS 50 COMPAÑEROS NO ENTIENDO BIEN NADA ^^