È trascorso più di un mese da quando un attivista di 17 anni dell'Angola è stato arrestato per aver aver presumibilmente ordinato la stampa di 20 t-shirts riportanti la scritta “[Presidente] José Eduardo fuori! Disgustoso dittatore”.
Manuel Chivonde Baptista ‘Nito Alves’ è stato incarcerato il 12 settembre 2013 e attualmente si trova nella prigione centrale di Luanda, dopo alcuni giorni di isolamento e un periodo presso la Direzione Provinciale di Investigazione Criminale di Luanda (DPIC).
Per Leslie Lefkow (@LeslieLefkowHRW) [en], di Human Rights Watch, la situazione dei diritti umani dell'Angola “è scesa più in basso che mai” [en]:
[Nito Alves] sarà il primo angolano ad essere accusato sotto l'articolo 25 [en] di una legge sulla sicurezza dello Stato del 2010. Il reato di “ingiuria” alla Repubblica di Angola o al presidente dell'Angola durante “riunioni pubbliche o attraverso la diffusione parole, immagini, scritte o suoni” è punibile fino a tre anni di carcere – una palese violazione del diritto alla libertà d'espressione.
Maka Angola ha riferito [pt] l'11 di ottobre che l'attivista continuava a non aver diritto a un avvocato e a visite e che si trovava in pessime condizioni di salute. Il famoso scrittore angolano José Eduardo Agualusa ha scritto [pt]una nota di solidarietà. Ana Gomes, membro del Parlamento europeo, ha inviato una lettera [pt] presentando il caso di Nito Alves al presidente della Commissione Europea, Durão Barroso, e a Catherine Ashton, Alta Rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza.
Un gruppo di giovani attivisti, il Movimento Rivoluzionario Angolano (MRA), ha chiesto udienza [pt] a varie istituzione governative, finora senza alcun risultato. Una petizione online [pt] richiede “il rilascio immediato e incondizionato di Nito Alves”.