C’è voluto uno “stratega della politica conservatrice e delle comunicazioni” per catturare l’attenzione dei netizen, in questo periodo di gelo politico tra Australia e Indonesia, a causa delle intercettazioni che sono venute a galla [en, come tutti i link successivi]. Il Presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, ha espresso la sua protesta via Twitter contro il Direttore del SIGINT australiano, per le intercettazioni telefoniche subite nel 2009 sul suo numero e quello della moglie:
I also regret the statement of Australian Prime Minister that belittled this tapping matter on Indonesia, without any remorse. *SBY*
— S. B. Yudhoyono (@SBYudhoyono) November 19, 2013
Mi rammarico anche per l’affermazione del Primo Ministro australiano, dove minimizza su questo punto, senza alcun rimorso
Le rivelazioni delle intercettazioni telefoniche sono contenute in una presentazione Powerpoint, dove si elencano i destinatari:
Il 20 novembre 2013, Mark Textor, sondaggista e tattico della politica per il Partito Liberale australiano, ha inviato un tweet su questo argomento: “scuse richieste all’ Australia da un tizio che sembra un porno attore filippino degli anni 70, il che si abbina bene alla sua etica”. Un riferimento al Ministro degli Esteri, Marty Natalegawa.
L’eliminazione del tweet offensivo non ha salvato Textor dall’ imbarazzo:
#Indonesia RT “@denniallen @SBYudhoyono I apologise for having Liberal advisers as stupid as this in our country. pic.twitter.com/BsYNgWTPAC”
— Stephanie Rice (@stephrice88) November 20, 2013
Chiedo scusa per avere nel nostro paese consiglieri del Partito Liberale stupidi come questo.
Alla sua cancellazione è seguita una smentita e scuse di vario tipo.
Le sue scuse su Twitter sono servite a focalizzare l'attenzione sul rifiuto del Primo Ministro Tony Abbott di scusarsi per non aver trattato di questioni attinenti alla sicurezza nazionale:
Apologies to my Indonesian friends – frustrated by media-driven divisions – Twitter is indeed no place for diplomacy.
— Mark Textor (@markatextor) November 21, 2013
Scuse ai miei amici indonesiani – frustrati dalle divisioni portate avanti dai media – Twitter sicuramente non è un luogo adatto per la diplomazia
And excellent lesson in why deleting a tweet & then denying it doesn't make the issue go away #Textor #TimeMagazine http://t.co/6bhUbea7LR
— Maybe (@Maybeee2011) November 21, 2013
Lezione eccellente: cancellare un tweet e poi negare non elimina il problema.
I tweet hanno anche catturato i commenti ironici del momento:
Hmmm.. Mark #Textor seems to have an ‘intimate’ knowledge of Filipino porn stars… I find this troubling. #auspol
— Arthur Gordon Pym (@arthur_gordon_p) November 21, 2013
Sembra avere una conoscenza ‘intima’ dei porno attori filippini… Lo trovo inquietante.
Textor ha chiuso il suo account di Twitter, apparentemente per aver subito minacce di morte, ma l'utente Vermeera ha colto la visione cinica del fatto:
Mark Textor quits Twitter after death threats – http://t.co/ShD6XUJ9aZ via @smh #auspol or just more spin?
— Vermeera (@Vermeera) November 23, 2013
Mark Textor abbandona Twitter dopo minacce di morte – #auspol o solo per altri giri?
Ovviamente il suo account è stato sostituito da altri account falsi/parodia:
.@TwitterAU Can you remove @Markatextor and @MarkTextorCT before someone gullible falls for them?
— Drag0nista (@Drag0nista) November 23, 2013
@TwitterAU è possibile rimuovere gli account @Markatextor e @MarkTextorCT prima che qualche credulone ci caschi?
Sembra che adesso abbiamo la cosiddetta Legge di #Textor: i tuttologi più accorti sui social media distano solo 140 caratteri dal loro inevitabile scatto della molla al cervello. E’ come dire che si augurano che ti rimangi le tue parole.
SBY ha sospeso la cooperazione militare e dei servizi segreti con l’Australia contro i contrabbandieri. Nel frattempo, un piccolo gruppo di dimostranti a Jakarta ha bruciato la bandiera australiana.
Dopo le rivelazioni di Edward Snowden, le agenzie di sicurezza australiane dovrebbero chiedersi se sia saggio condividere con gli Stati Uniti il Powerpoint sulle intercettazioni telefoniche verso il governo indonesiano.
Aggiornamento: Carolina ha postato un articolo su Global Voices sulle reazioni online dei netizen indonesiani: Indonesia-Australia Diplomatic Tension Escalates Over Wiretapping.