Dai file di internet arrivano nuovi modi di esplorare e sperimentare la musica in diverse parti del mondo. In America Latina, una serie sul web esplora la scena della musica elettronica in Cile, come viene creata e ricreata grazie alle nuove tecnologie.
Alcuni musicisti sono protagonisti della serie “Live Your Music”, prodotta dall'agenzia cilena Pousta [es, come i link seguenti] in collaborazione con Heineken. Ogni episodio si concentra su un musicista diverso e sulle sue riflessioni, sulla difficoltà di fare musica elettronica in Cile, l'esplosione dei mezzi del 2.0, le immagini che predominano nel genere e cosa si potrebbe cambiare.
Il primo episodio, intitolato “Internet”, riunisce alcune testimonianze e introduce lo spazio colorato nel quale la nuova scena della musica elettronica cilena trova il suo posto. Illustra anche le difficoltà che esistono nel mondo della musica, come le limitazioni economiche e i repentini cambi che modificano continuamente le regole circostanti.
Secondo Leo Prieto, musicista intervistato nel video:
No es que la tecnología creó un nuevo tipo de artista o de músico, sino que ellos siempre habían estado. La tecnología simplemente era lo que hacía falta para que pudieran llegar a la audiencia que hace rato los estaba esperando.
La tecnologia non ha creato nuovi tipi di artista o nuovi musicisti, quello ci sono sempre stati. La tecnologia era semplicemente quello che mancava perché potessero arrivare al pubblico che era da un po’ che lo stavano aspettando.
“Chiunque [con] un computer e una buona idea può riuscirci”
“Máquinas” esplora diversi modi su come i musicisti trovano i loro suoni. Si vede la complessità dei diversi sistemi e si scopre come la musica possa provenire da fonti diverse, incluso Game Boys.
Allo stesso tempo, il musicista Vicente Sanfuentes riflette sulle immagini che devono essere cambiate e come lo spazio della musica elettronica cilena dovrebbe essere più inclusiva:
Falta reescribir un poco la imagen de lo que es el músico electrónico. Estamos acostumbrados a que el músico electrónico sea hombre, lampiño, tecnológico, medio gringo, con tufo alemán […] No estamos interesados en que la música siempre sea creada por una parte de la sociedad, creemos que la voz artística le pertenece a todos. Creemos que cualquiera en su casa que tenga un computador y que tenga buenas ideas puede hacer esto. […] Es importante que se abra la imagen [de la música electrónica] que se cambie un poco de lugares, también, y que deje de tener ese tufo mecánico clase alta que tiene y que pase a ser vehículo de otras ideas.
Manca riscrivere l'immagine di quello che è il musicista elettronico. Siamo abituati che il musicista elettronico sia un uomo, con la pelle liscia, tecnologico, un po’ statunitense con l'odore da tedesco […] Non siamo interessati che la musica sia sempre creata da una parte della società, crediamo che la voce artistica appartenga a tutti. Crediamo che chiunque in casa sua abbia un computer e che abbia buone idee per poterlo fare. […] È importante che si apra l'immagine [della musica elettronica], che si cambino più luoghi, che si lasci anche avere questo profumo meccanico dell'alta società che abbia e che passi a esser veicolo di altre idee.
“Escenarios”, l'ultimo episodio, racconta la dimensione della condivisione e mette in luce le esperienze di chi ha partecipato ai festival, nei bar, incluso le feste organizzate nei locali in modo illegale. Pia Sotomayor, produttrice e musicista, risalta la magia speciale delle feste elettroniche cilene:
Nosotros antes de ser productores de música somos fanáticos de la música en un 100%. Lo he dicho mil veces y lo digo muy honestamente, las fiestas en Chile logran un nivel de éxtasis demasiado importante.
Noi prima di essere produttori di musica siamo fanatici di musica al 100%. l'ho detto mille volte e lo dico molto onestamente, le feste in Cile raggiungono un livello di estasi molto importante.