La missione del popolo Laz per salvare la sua lingua dall'estinzione.

Una statua di un uomo e una donna Laz ad Artvin, Turchia. Schermata presa da https://www.youtube.com/watch?v=feXQb1HV024

Centinaia di anni fa, c'era un regno che si estendeva dall'ovest dell'attuale Georgia fino a Sochi in Russia e Rize in Turchia.

Fondato dalle prime tribù Colchis di lingua kartveliana, il Regno Colchis [tr] fiorì su queste terre che erano anche conosciute come Lazistan. Nel corso della sua storia turbolenta, il Regno della Colchide cambiò nome molte volte. Dopo la conquista romana della Colchide intorno al 65 a.C. [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], divenne una provincia romana chiamata Lazicum. Quando gli ottomani rivendicarono la regione nel 1461, divenne un sanjak, una suddivisione della struttura amministrativa centrale governata dal sultano, con il suo governatore basato a Rize.

Dopo la fondazione della Repubblica Turca nel 1923, la storia del Lazistan fu per lo più dimenticata. Ma i discendenti dei Colchis, il moderno popolo Laz, vivono ancora a Rize, e molti parlano la lingua Laz, o Lazuri. Secondo diverse fonti, ci potrebbero essere tra i 30.000 e i 200.000 parlanti di questa lingua oggi.

In 1982, all minority languages were forbidden from being taught at Turkish schools. In 2009, UNESCO reported that Lazuri was among Turkey's 15 languages in danger of becoming extinct.

Nel 2010, Anita McNaught ha visitato i villaggi di Rize e ha notato che il lazuri era parlato per lo più dagli anziani ed era raramente usato nella sua forma scritta.

Sempre nel 2010, lo studioso lazista İsmail Bucaklişi, coautore del primo dizionario lazuli, ha detto ad Al Jazeera che il declino della lingua laz è legato a come la gente vede la lingua stessa. “Il turco è percepito come una lingua di modernità e successo commerciale”, ha detto.

In effetti, l’UNESCO sottolinea che la mancanza di trasmissione intergenerazionale della lingua e gli atteggiamenti dei membri della comunità verso la loro lingua sono fattori chiave che contribuiscono all'estinzione della lingua. La mancanza di documentazione o di uso nei media, così come gli atteggiamenti governativi non favorevoli, giocano anche un ruolo decisivo.

Ma il lazuri ha sperimentato una lenta rinascita dal 1999, quando la Turchia ha iniziato i colloqui per accedere all'Unione Europea, un processo che richiede l'implementazione di protezioni per le minoranze etniche.

Di conseguenza, una serie di riforme sono state approvate da allora, anche nell'istruzione. Nel 2002, la legge sull'insegnamento e l'educazione delle lingue straniere è stata modificata per permettere “l'apprendimento di diverse lingue e dialetti tradizionalmente usati dai cittadini turchi nella loro vita quotidiana”.

Indipendentemente dai cambiamenti nella politica, negli ultimi decenni, c'è stata una serie di iniziative locali e individui appassionati che hanno cercato di preservare la cultura e la lingua di Laz. Ne abbiamo elencate alcune qui sotto.

Riviste, romanzi e un istituto

Nel 1993, Bucaklişi fondò la prima rivista in lingua lazuri, Ogni sJcani nena (“Ascolta la tua lingua”). Nel suo primo numero, la rivista fu etichettata dal governo turco come “propaganda separatista” a causa di due articoli incentrati sul nazionalismo lazista. Le autorità intrapresero azioni legali contro la pubblicazione e confiscarono i numeri dalle bancarelle.

Nonostante una decisione del tribunale che in seguito si pronunciò a favore della rivista, disaccordi interni [tr] impedirono alla pubblicazione di continuare, secondo la voce di Wikipedia su Ogni.

Nel 2000, alcuni degli ex redattori di Ogni lanciarono la rivista Mjora [tr] (“Sole”), ma anche questa ebbe vita breve.

Nel 2011, Murat Ercan Murğulişi, ora 38enne, è diventato l'autore del primo romanzo pubblicato su Lazuri. “Daçxuri”, che significa “fuoco”, segue la vita di un bambino di 7 anni dopo che perde i genitori in un incidente d'auto.

Murğulişi è originario di Rize e ha iniziato a scrivere in lazuri durante gli anni dell'università. In un'intervista al giornale Sabah nel 2011, ha sostenuto che il lazuri è “anche una lingua letteraria, con il suo vocabolario e la sua grammatica unici”.

Un'iniziativa più recente è stata la creazione, nel 2013, del Laz Insitute a İstanbul, con 37 fondatori e molti sostenitori e volontari. Nella cerimonia di inaugurazione dell'istituto, il co-fondatore Prof. Mehmet Bekaroğlu ha spiegato cosa avevano in serbo:

We will collect all cultural activities under one umbrella. We will work on the Lazuri language and will be preparing school books. We are planning to contact universities to educate Laz teachers. Besides, we would like to organize a Lazuri Congress. The Latin alphabet is not enough, we need two alphabets. Also, we are planning to contact Ankara for a Lazuri TV station.

Raccoglieremo tutte le attività culturali sotto un unico ombrello. Lavoreremo sulla lingua Lazuri e prepareremo libri scolastici. Stiamo progettando di contattare le università per formare insegnanti Laz. Inoltre, vorremmo organizzare un Congresso Lazuri. L'alfabeto latino non è sufficiente, abbiamo bisogno di due alfabeti. Inoltre, stiamo progettando di contattare Ankara per una stazione televisiva Lazuri.

Nel 2014, l'Istituto ha collaborato con il Ministero dell'Educazione per creare un programma adatto all'insegnamento del lazuri nelle scuole secondarie. La Turchia ha introdotto le lingue minoritarie come materia elettiva nelle scuole pubbliche nel 2012 [tr], e ora anche il Lazuri è disponibile.

Le prime scuole ad insegnare Lazuri furono a Vitze (Fındıklı), un distretto di Rize, e Arkabi (Artvin), sulla costa del Mar Nero. Questi due corsi di scuola pubblica sono partiti con 65 studenti all'inizio, per arrivare a 214 in totale nel tempo.

Nel 2018, l'istituto ha anche creato un programma di insegnamento Lazuri, che finora ha certificato 19 insegnanti.

Gli studenti di tutta la Turchia possono richiedere [tr] lezioni di Lazuri nella loro scuola, che, in teoria, sarebbe obbligata a offrirlo. Tuttavia, ci sono ancora pochissimi insegnanti lazuri disponibili, e molte scuole scoraggiano gli studenti dal proseguire gli studi in questa lingua.

Un articolo accademico pubblicato nel 2018 dice che:

When students choose an elective course in Laz, the administration in many schools tries to persuade them to change their minds by claiming that the school cannot find a teacher or that an insufficient number of students will enroll the course. As one Non-Governmental Organization working on the subject of the Laz language has noted, “local education authorities advise students and their families not to choose the Living Languages and Dialects elective language courses.”

Quando gli studenti scelgono un corso elettivo in Laz, l'amministrazione di molte scuole cerca di convincerli a cambiare idea sostenendo che la scuola non può trovare un insegnante o che un numero insufficiente di studenti si iscriverà al corso. Come ha notato un'organizzazione non governativa che lavora sul tema della lingua Laz, “le autorità educative locali consigliano agli studenti e alle loro famiglie di non scegliere i corsi elettivi di lingue e dialetti viventi.”

Nel 2020, l'Istituto Laz ha lanciato il progetto finanziato dall'UE Network of Laz and Circassian Civil Societies. Il coordinatore del progetto, Eylem Bostanci, ha detto a Global Voices in un'intervista che l'istituto “produrrà podcast, video e materiali didattici pratici, innovativi, di facile accesso e diversi, arricchiti da grafica e musica, in modo che i bambini e i giovani possano imparare la loro lingua madre”.

Uno dei musicisti più famosi in Turchia e un sostenitore della conservazione del Lazuri era il cantante Kazım Koyuncu, morto nel 2005. La sua rock band Zuğaşi Berepe cantava testi in lazuri, e durante la sua carriera da solista ha continuato a cantare sia in turco che in lazuri.

Le sue canzoni rimangono nel cuore di molti, sia lazuri che turchi. La bellezza della lingua lazuriana si può sentire nella sua canzone “Didou Nena” che parla di un amante che se n'è andato.

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