Zhang Gaoli e lo scandalo della violenza sessuale: lotta di potere politico o #Metoo?

Uno screenshot del video report dell'Hong Kong CitizenNews [zh] su Youtube.

Avviso sul contenuto: questo articolo contiene menzioni di violenza sessuale che potrebbero turbare alcuni lettori. 

La star cinese del tennis Peng Shuai [it] ha accusato Zhang Gaoli [en], l'ex vicepremier cinese, di averla violentata sessualmente due volte negli ultimi dieci anni. La rivelazione ha scatenato discussioni sui social media, che poi sono state rimosse dai social media cinesi in meno di un'ora quando i censori hanno bloccato in fretta ogni contenuto relativo alle violenze sessuali.

Le discussioni si sono subito spostate dal Great Firewall cinese [it] a Twitter, dove i netizen cinesi sono arrivati a due teorie sulla confessione della Peng. Alcuni la vedono come una parte della lotta di potere interna al Partito Comunista Cinese (PCC [it]) mentre altri credono che il coraggio della Peng venga dal movimento #MeToo [it] cinese.

Le accuse non verificate di violenza sessuale

La testimonianza non verificata della 35enne giocatrice professionista di tennis, Peng Shuai, sarebbe stata pubblicata sul suo profilo Weibo il 2 novembre intorno alle 22. Il post è stato rimosso dopo circa 20 minuti, ma i suoi follower lo avevano già screenshottato e fatto girare. Emily Feng di NPR ha postato la testimonianza della Peng su Twitter [en]:

Post non verificato della star del tennis cinese Peng Shuai, rimosso da Weibo in pochi minuti, in cui sostiene (ancora non verificato) di essere stata violentata dall'ex vicepremier Zhang Gaoli, prima di diventare la sua amante. La massima accusa pubblica di #MeToo in Cina.

La testimonianza afferma [zh] che la prima violenza sessuale ha avuto luogo più di dieci anni fa quando la Peng aveva una ventina d'anni, mentre quella più recente è avvenuta circa tre anni fa. Ha raccontato di essere stata “terrorizzata” e attirata a casa del politico con la scusa di giocare a tennis. La moglie di Zhang era presente al momento della violenza. Dopo il primo stupro, si è sentita costretta a diventare la sua amante.

Peng Shuai è rimasta in silenzio dopo pubblicazione del post su Weibo.

Zhang Gaoli, 75 anni, è stato il vicepremier della Cina dal 2013 al 2018, membro del comitato permanente del PCC dal 2012 al 2017 e segretario del partito di Tianjin dal 2007 al 2012. Sebbene ci siano stati [zh] molti scandali legati al sesso che hanno coinvolto funzionari del governo e del partito, Zhang è il funzionario di livello più alto ad essere coinvolto.
Anche se i dettagli dell'accusa non possono essere verificati, molti netizen la considerano autentica, come ha sottolineato l'attivista cinese dei diritti umani, Yaqiu Wang [en]:

Il resoconto degli eventi non può essere verificato. Anche se proviene da lei non è accertato. Ma leggendo il racconto, si può sentire l'autenticità perché tutti noi abbiamo familiarità con questa dinamica che coinvolge un potere irresponsabile, segretezza, abuso e sfruttamento.

Come previsto, l'episodio ha scatenato alcune tra le censure più rigorose viste negli ultimi anni. Tutte le discussioni online sulle principali piattaforme di social media, relative alle accuse di Peng Shuai, sono state rimosse in Cina, compresi i post che usavano omonimi o parole in codice per sostituire i nomi delle parti coinvolte. William Yang, un giornalista, e Alexander Boyd, un ex volontario di una ONG, hanno condiviso le loro osservazioni sulla rigorosa censura su Weibo [en]:

Abbiamo provato a lasciare un “ciao” sul profilo Weibo della star cinese del tennis Peng Shuai e questo è il messaggio apparso: “Poiché il contenuto contiene messaggi che violano le regole della community Weibo, non può essere elaborato.” C'è in gioco la censura della #Cina.

Una lista di termini censurati ed emoji relativi al post di Peng Shuai su Zhang Gaoli:

- 诸葛亮 Zhu Geliang
– 张国立 Zhang Guoli
– 菩萨 Bodhisattva
– 巨型瓜 Gigantic Melon
– 网球 Tennis

probabilmente ce ne sono di più… ma sia le prede (gli spettatori) che i cacciatori (censori di Weibo) mi hanno superato.

I magici 20 minuti

Alcuni netizen stanno dibattendo se quest'evento è usato come uno strumento nella lotta di potere all'interno del PCC. Cai Xia, un professore in pensione della Scuola Centrale del PCC che risiede negli USA, crede [zh, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] che la censura cinese abbia intenzionalmente mantenuto il post della Peng online per più di 20 minuti, giusto il tempo di diffondere lo scandalo:

中共網管極為嚴密,前常委等人名字都可以是敏感詞,直接點名道姓的爆瓜丑聞,一般根本發不出去,而彭帥微博文居然存活了20分鐘,多麼奇妙的20分鐘!這就是讓子彈飛……飛一會兒。
20分鐘足夠傳開,於是封閉微博……這是典型的網絡操控過程,即要打擊對手又不能動搖中共極權統治……

Il PCC ha una pratica di censura estremamente rigorosa. I nomi degli ex membri della commissione permanente sono spesso segnalati come termini sensibili. Una rivelazione che coinvolge nomi reali potrebbe avviare un blocco automatico e non potrebbe essere pubblicata nella maggior parte delle circostanze. Ma il post di Peng Shuai su Weibo è sopravvissuto per 20 minuti. Questi 20 minuti sono piuttosto magici. Ciò indica l'intenzione di far volare il proiettile… farlo volare solo per un momento.

20 minuti erano sufficienti per la diffusione dello scandalo, poi i censori sono intervenuti… Questa è una pratica abbastanza tipica della censura, quando si contrastano gli oppositori ed è necessario contenere il danno per evitare di compromettere la dittatura del PCC.

Sumerian, un altro dissidente della Cina continentale che vive negli USA, ha sviluppato una teoria più elaborata:

Ovviamente questo è uno scandalo sessuale sotto la guida di Xi. O altrimenti il post su Weibo non potrebbe sopravvivere a lungo. Ora perfino Wikipedia ha aggiornato le relative voci. La sesta sessione plenaria del 18° Comitato Centrale del PCC inizierà fra pochi giorni. Xi presenterà il suo piano per il 20° Congresso del partito nel 2022 in modo da essere rieletto e realizzare il suo sogno di essere il Grande Imperatore Cinese. Ecco perché deve rilasciare alcune notizie negative rivolte a coloro che non gli sono fedeli in modo da “Uccidere il pollo per spaventare le scimmie” [en]. I suoi oppositori ora sono nel caos a dovranno arrendersi al loro destino.

Come risultato dello scandalo, i prezzi delle azioni della Xinyin Solar Holdings [en] e delle relative società affiliate, che sono controllate dalla nuora di Zhang Gaoli, sono scesi di quasi il 9% il 3 novembre.

“Questo è un momento Me Too”

Tuttavia, molti hanno respinto la teoria della cospirazione. Il dissidente cinese in esilio, Wen Yunchao, è uno di quelli che ha espresso la necessità di stare vicino alla Peng e prendere il suo racconto così com'è:

Molti hanno interpretato quest'episodio come una lotta di potere. Ma in ogni lotta di potere, il potere tra le due parti è più o meno uguale. Quando una parte è impotente non dovremmo considerare ciò come una lotta di potere o minimizziamo il danno che il potente ha inflitto al debole, causando più dolore alla vittima. Mentre la verità non è ancora chiara, dobbiamo stare con le uova (i deboli).

Infatti, molte femministe cinesi credono che la rivelazione della Peng sia un risultato del movimento #MeToo. Lu Ping, un'importante femminista della Cina continentale, ha scritto una serie di tweet sul significato della denuncia di Peng. Una blogger, Sara Liao, ha raccolto i commenti di Ping e li ha tradotti in inglese qui [en].

Commenterò l'episodio di Peng Shuai in una serie di tweet. 1. La rivelazione di Peng Shuai è cruciale. Rivela la vita vera dei massimi leader cinesi e permette alla gente di farsi un'idea della loro ipocrisia, degli stili di vita corrotti, dell'eccessivo abuso di potere e della paura sotto le loro maschere moralistiche. Eravamo abituati a immaginare il lato veritiero delle persone potenti, ora è pubblicamente svelato da una persona reale.

Le persone sanno che la rivelazione è autentica. Loro [i massimi leader] sono sempre stati marci e corrotti. Hanno sempre sfruttato le donne ma sono riusciti a farlo nell'oscurità. Ecco perché è importante “dare voce”. Questo è il momento del #Metoo, ma c'è di più. Eppure do il merito al movimento #Metoo, è così potente. Ci sono voluti tre anni per arrivare qui…

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