Il ruolo dimenticato delle donne che hanno fatto la storia dell'informatica in America Latina

“Computer Clementina” (1962). Fotografia del Programma di Storia della FCEN – Università di Buenos Aires, con il permesso di essere utilizzata per fini di studio, ricerca e insegnamento. Editata da Global Voices. Fonte.

Poche persone sanno che una parte importante della storia dell'informatica latinoamericana proviene da donne argentine che negli anni '60 crearono il primo linguaggio di programmazione del paese, chiamato “Compilador del Instituto de Cálculo” (ComIC).

Un linguaggio di programmazione è un insieme di “regole grammaticali” e istruzioni per un computer e questa storia racconta l'appropriazione tecnologica da parte di programmatrici, matematiche e pedagoghe in accordo con un contesto storico ricco di trasformazioni nel campo della tecnologia e della politica. Ed è così che alcune donne insegnarono al primo computer scientifico del paese a “parlare”.

Solo pochi anno dopo che le donne argentine ottenessero il diritto di voto, e in un contesto tumultuoso che vide nascere varie dittature, un gruppo di laureate della prima generazione del corso universitario in Scienza computazionale sviluppò ComIC come supporto per il computer nazionale “Clementina”. Allora l'informatica era considerata un servizio pubblico.

Queste storie latinoamericane tendono a non fare parte della storia riconosciuta dell'informatica e il ruolo delle donne è stato cancellato, o dimenticato, anche quando è stato un contributo fondamentale per lo sviluppo del settore. La programmatrice uruguaiana Gaba spiega a Global Voices che tutti possiedono una storia della tecnologia e che è importante recuperarla.

[Por ello,] recuperar la historia con nuestra tecnología, en este caso la historia en Argentina y mujeres en el desarrollo de la tecnología, también es parte de recuperar nuestra propia historia.

[Per questo] recuperare la nostra storia della tecnologia, in questo caso la storia dell'Argentina e quella delle donne nel suo sviluppo, fa parte del processo di recupero della nostra storia generale.

A quel tempo l'informatica non era considerata un campo maschile, a differenza di oggi, quando le donne costituiscono soltanto una minoranza nelle scienze tecnologiche. La ricercatrice Sasha Costanza-Chock spiega nel suo libro Design Justice:

La poca diversidad en tecnología no ha existido siempre. Inicialmente las computadoras eran personas haciendo cálculos, principalmente mujeres. Cuando la tecnología tomó relevancia, los hombres tomaron la industria.

La poca diversità nella tecnologia non è sempre esistita. All'inizio, i computer erano persone che facevano dei calcoli, principalmente donne. Quando la tecnologia ha iniziato ad assumere sempre più importanza, gli uomini si sono impossessati dell'industria.

I linguaggi di programmazione hanno la caratteristica di essere segnati dalla loro epoca, e ComIC non è un'eccezione. Il programmatore e carpentiere messicano Federico Mena Quintero ci racconta che:

La historia de los lenguajes de programación no solo tiene que ver con la forma en que le damos instrucciones a la computadora, sino cómo concebimos las capacidades de la computadora. Porque lo que escribimos en un lenguaje de programación no es exactamente lo que la computadora puede hacer, [va más allá].

La storia dei linguaggi di programmazione non ha a che fare soltanto con il modo in cui diamo istruzioni al computer, ma anche con come concepiamo le capacità del computer. Perché quello che scriviamo in un linguaggio di programmazione non è esattamente quello che il computer può fare, [ma va oltre].

Gaba ha una sua definizione derivante dall'esperienza come lavoratrice nell'organizzazione Tor Project [en], che difende la libertà su internet con reti e programmi aperti.

[El lenguaje de programación es] una forma de encarar y de estructurar la cabeza sobre cómo hacer las cosas. De cómo explicar. Cada lenguaje de programación tiene su forma de estructurar o de organizar cómo se le dice a la computadora, el lenguaje de programación es para la gente. Esa forma de estructurar cómo vos le explicas a alguien más cómo hacer algo.

[Il linguaggio di programmazione è] un modo di organizzare e strutturare la mente su come fare le cose, come spiegarle. Ogni linguaggio di programmazione possiede il proprio modo di strutturare o organizzare la comunicazione con il computer: il linguaggio di programmazione è per le persone. Quella forma di articolare il modo in cui spieghi a un'altra persona come fare qualcosa.

A quel tempo l'informatica era considerata un servizio pubblico dato che i pochi computer disponibili in America Latina erano gestiti dalle università per propositi scientifici, accademici e per le necessità del governo. Infatti questo linguaggio fu sviluppato per il primo computer scientifico dell'Argentina, conosciuto anche come Clementina e installato nell’Instituto del Cálculo [es, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] dipendente dall’Universidad de Buenos Aires [it], che era utilizzato per risolvere problemi che andavano dallo studio dei fiumi della zona attraverso modelli matematici fino all'elaborazione del Censimento Nazionale del 1960.

Allora i linguaggi di programmazione venivano ideati su misura per ogni computer e non si prestavano a un uso esteso su diversi modelli, per cui lo sviluppo di Clementina è una tappa fondamentale per raccontare la storia dei linguaggi di programmazione.

Oh My Darling, Clementine

Clementina è il nome con cui battezzarono il primo computer scientifico del paese, riprendendo la canzone popolare statunitense Oh My Darling, Clementine [en] che veniva fornita tra i programmi di esempio del computer modello Mercury. Questo computer è stato utilizzato tra il 1961 e il 1971 alle dipendenze del governo argentino.

Il lavoro più notevole svolto con Clementina da questo gruppo di donne è quello del Censimento Nazionale del 1960. Questo primo compito richiese 30 minuti, racconta alla televisione la matematica Rebeca Guber, una delle leader del progetto. Menziona che, nei primi tre anni di questo computer, con esso si offriva supporto a tutto lo Stato argentino, dato che era l'unico disponibile. Questa fu la sua epoca d'oro, poiché passò da svolgere il compito del Censimento Nazionale in 30 minuti a funzionare per tutte le 24 ore dei setti giorni della settimana.

Dalle parole di Manuel Sadosky, che guidò la gestione della compravendita del computer, citate nel libro Manuel Sadosky, el sabio de la tribu, apprendiamo che:

Por primera vez se usó una computadora para el desarrollo y la evaluación de los datos y eso ahorró muchísimo tiempo. Antes, sólo la elaboración de los datos llevaba como diez años.

Per la prima volta si usò un computer per lo sviluppo e la valutazione dei dati e questo permise di risparmiare moltissimo tempo. Prima, soltanto per l'elaborazione dei dati occorrevano dieci anni.

Il gruppo di donne creò il linguaggio di programmazione ComIC esclusivamente per Clementina, che prima funzionava con Autocode, un insieme di linguaggi di programmazione sviluppati tra il 1950 e il 1960. Noemí Susana Silvia García, una delle programmatrici, spiega:

Este grupo necesitaba un nuevo lenguaje más amigable que el Autocode y el proyecto del nuevo lenguaje que se llamó COMIC (Compilador Instituto de Cálculo), fue desarrollado e implementado en su totalidad por el grupo liderado por el profesor Wilfred Durán e integrado por Clarisa Cortes, Cristina Zoltán, Liana Lew y yo.

Questo gruppo aveva bisogno di un linguaggio più amichevole dell'Autocode e il progetto del nuovo linguaggio, che venne chiamato ComIC (Compilador Instituto de Cálculo), fu sviluppato e implementato nella sua totalità dal gruppo guidato dal professore Wilfred Durán e composto da me, Clarisa Cortes, Cristina Zoltán e Liana Lew.

Clementina funzionò bene fino allo sfratto violento di studenti e docenti di cinque facoltà dell'Università di Buenos Aires da parte della Polizia Federale Argentina nel 1966, durante quella che si conosce come la notte dei lunghi bastoni. Questo evento segnò la fine del lavoro di ricerca e il seguente declino di Clementina, nonostante gli sforzi tecnici di mantenerla operativa. Le facoltà erano state occupate da studenti, docenti e laureati che si opponevano all'intervento politico del governo militare del generale Juan Carlos Onganía negli affari universitari.

In seguito allo sfratto, si assistette a una rinuncia di massa. Da una squadra di 70 componenti, soltanto sette persone decisero di restare, riassume Rebeca Guber. Molte donne della squadra originaria e fondamentale del progetto sotto l'egida di Clementina ricorsero all'esilio. Nelle parole di Victoria Bajar, la prima programmatrice laureata del corso universitario in Scienza computazionale:

 Hubo una discontinuidad, pero se sembró en otra parte. Y en esas otras partes se combinó con las experiencias de esos otros lugares.

Ci fu una discontinuità, ma si seminò da altre parti. E lì si combinò la propria esperienza con quella di altri luoghi.

Gaba termina chiedendoci perché questa storia della tecnologia sia stata cancellata e come possiamo recuperarla.

[Es la importancia de] devolvernos esa historia en donde el desarrollo de tecnología no son personas aisladas en garaje… Que nosotros desarrollamos tecnología en comunidad, desarrollamos tecnología con otres y no totalmente aislados. Que en el sur y en otros lugares que no son ‘primer mundo’ también se desarrolla tecnología.

[È l'importanza di] restituirci quella storia in cui lo sviluppo della tecnologia non sono persone isolate in un garage… Quella storia che noi sviluppiamo in comunità, con altre persone e non totalmente isolati. Che si sviluppa anche nel sud e in altri luoghi che non sono “primo mondo”.

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