Anche l'aria in Moldavia sembra tremare nell'incertezza per l'invasione russa dell'Ucraina

I resti dell'hotel National, dipinto con i colori della bandiera ucraina, nel centro di Chisinau. Foto: Meta.mk, uso autorizzato.

Questo articolo di Boјan Blaževski è stato originalmente pubblicato su Meta.mk. Una versione rivista e tradotta viene qui ripubblicata nell'ambito di un accordo per la condivisione di contenuti tra Global Voices e Metamorphosis Foundation.

Si respira aria di tensione nella capitale, Chișinău [it]. Proteste, campagne di disinformazione e misure economiche restrittive non giustificate sono solo alcune delle tattiche che Mosca sta portando avanti nei confronti della Moldavia.

Un edificio vecchio e fatiscente accoglie i passeggeri in arrivo all'aeroporto di Chișinău. In termini di grandezze e interni, mi ricorda parecchio quel vecchio edificio [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] che è l’aeroporto di Skopje [it]. Subito dopo essere entrato nel piccolo edificio arriva un inusuale controllo passaporti. Due agenti di frontiera sono in piedi al posto di controllo, sotto la supervisione di un terzo che è in abiti civili. Accanto al bancone ci sono due poliziotti delle forze speciali armati fino ai denti. La Moldavia ha dichiarato lo stato di emergenza subito dopo l'invasione russa dell'Ucraina, e gli echi della guerra si possono sentire già fin dall'arrivo alla frontiera di questo piccolo paese dell'Europa orientale.

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