In tempi cruciali per la crisi globale, X (ex Twitter) ammorbidisce la policy sul linguaggio violento

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Il social media X, un tempo noto come Twitter, ha apportato modifiche [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] alle linee guida della propria Community globale lo scorso 25 ottobre 2023. Come riportato da Platform Governance Archive*, un registro dati che traccia automaticamente le modifiche apportate alle policy di 18 piattaforme, X ha notevolmente ammorbidito le proprie Norme sui discorsi violenti [it]. Nel 2023 X, così come Twitter in passato, definisce come linguaggio violento le minacce di violenza o il desiderio che qualcuno subisca un danno.
Nel complesso, queste modifiche dimostrano come X stia restringendo in modo significativo sia l’ambito di applicazione delle proprie disposizioni sul linguaggio violento che le conseguenze qualora tale linguaggio venga rilevato. X sembra segnalare ai propri utenti che adesso i provvedimenti per la pubblicazione di contenuti violenti verranno applicati a un ambito espressivo più ristretto e che i provvedimenti stessi potrebbero essere meno severi.
Tali modifiche arrivano in concomitanza con la causa che X ha intentato al Center for Countering Digital Hate (CCDH), un’organizzazione no-profit che combatte l’incitamento all’odio e la disinformazione, e che X ha accusato di aver dichiarato il falso. Come riportato dalla Reuters, la causa legale fa seguito alla pubblicazione da parte dei media di un rapporto basato su una ricerca condotta dal CCDH nel luglio 2023 in cui si affermava che l’incitamento all’odio nei confronti delle minoranze sulla piattaforma era aumentato dopo che Elon Musk l’aveva acquistata nell’ottobre del 2022. Di recente anche il Guardian ha segnalato come l’Unione Europea, nell’ambito del suo Digital Services Act (DSA), abbia ammonito X per aver consentito “presunta disinformazione sull’attacco di Hamas contro Israele” sulla propria piattaforma, mentre 7amleh, The Arab Center for the Advancement of Social Media, ha documentato un’escalation di discrimiazione, razzismo, incitamento e disinformazione online su X.
Le modifiche apportate da X includono:
Da una politica di tolleranza zero a una semplice riduzione di visibilità.
Precedentemente, le linee guida della Community di X affermavano:
X is a place where people can express themselves, learn about what’s happening, and debate global issues. However, healthy conversations can’t thrive when violent speech is used to deliver a message. As a result, we have a zero tolerance policy towards violent speech in order to ensure the safety of our users and prevent the normalization of violent actions. [emphasis added]
X è un luogo in cui le persone possono esprimere la propria personalità, scoprire che c'è di nuovo nel mondo e discutere di questioni globali. Tuttavia, non è possibile mantenere conversazioni sane se viene utilizzato un linguaggio violento per veicolare il proprio messaggio. Per questo motivo osserviamo una politica di tolleranza zero nei confronti del linguaggio violento per garantire la sicurezza dei nostri utenti e prevenire la normalizzazione della violenza.
Adesso si afferma:
X is a place where people can express themselves, learn about what’s happening, and debate global issues. However, healthy conversations can’t thrive when violent speech is used to deliver a message. As a result, we may remove or reduce the visibility of violent speech in order to ensure the safety of our users and prevent the normalization of violent actions. [emphasis added]
X è un luogo in cui le persone possono esprimere la propria personalità, scoprire che c'è di nuovo nel mondo e discutere di questioni globali. Tuttavia, non è possibile mantenere conversazioni sane se viene utilizzato un linguaggio violento per veicolare il proprio messaggio. Pertanto, potremmo rimuovere i discorsi violenti o limitarne la visibilità al fine di garantire la sicurezza dei nostri utenti e prevenire la normalizzazione della violenza.
La modifica da “tolleranza zero” a “potremmo rimuovere o limitare la visibilità” è spiegata in altri passaggi delle linee guida aggiornate.
Da sospensione degli account “nella maggior parte dei casi” a solo “in alcuni casi”.
Precedentemente, X prevedeva severi provvedimenti nella maggior parte dei casi di violazione delle norme:
In most cases, we will immediately and permanently suspend any account that violates this policy. For less severe violations, we may instead temporarily lock you out of your account before you can Post again. [emphasis added]
nella maggior parte dei casi, sospendiamo con effetto immediato e definitivamente qualsiasi account in violazione di queste norme. Tuttavia, per violazioni meno gravi, potremmo bloccare temporaneamente l'accesso all'account per impedirti di postare ancora.
La nuova versione è stata ammorbidita per gran parte delle violazioni:
in certain cases, we will immediately and permanently suspend any account that violates this policy. However, for most violations, we may instead temporarily lock you out of your account before you can Post again. [emphasis added]
in alcuni casi, sospendiamo con effetto immediato e definitivamente qualsiasi account in violazione di queste norme. Tuttavia, per la maggior parte delle violazioni, potremmo bloccare temporaneamente l'accesso all'account per impedirti di postare ancora.
Da sospensione certa a sospensione eventuale degli account.
In altri passaggi delle linee guida della Community di X si dichiara anche che i contenuti violenti occasionali potrebbero essere resi meno visibili, mentre in caso di violazioni continuative in seguito alla ricezione di un monito gli account “potrebbero essere sospesi in modo permanente”. La versione precedente di questa policy affermava: gli account “saranno sospesi in modo permanente”.
Da valutazione del contesto a nessuna valutazione del contesto.
L’azienda ha poi riformulato la propria definizione di contenuto a cui non vanno applicate le norme sul violento affermando: “Consentiamo inoltre alcuni casi di figure retoriche, satira o espressione artistica laddove il contesto esprima un punto di vista, anziché istigazione alla violenza o al danno”. Si tratta di una descrizione più precisa del tipo di contenuto che non costituisce violazione delle norme. La policy precedente affermava: “Ci assicuriamo di valutare e comprendere il contesto in cui è inserita una conversazione prima di intraprendere qualsiasi azione”.
Due settimane fa anche Meta ha modificato la policy di Facebook riguardante contenuti sadici, fittizi e violenti. In questo caso, però, sono state aggiunte ulteriori limitazioni.
Attualmente sia Meta che X, così come altre piattaforme online di grandi dimensioni (YouTube, TikTok), sono oggetto di un'indagine di conformità da parte della Commissione europea ai sensi del DSA. La Commissione Europea ha formalmente richiesto a X, Meta e TikTok una relazione sulle azioni intraprese per limitare la diffusione di contenuti illegali e di disinformazione sul conflitto Isreaelo-Palestinese.
ll DSA, entrato in vigore nel Novembre 2022, obbliga tutte le grandi piattaforme online attive nell’Unione Europea a limitare i rischi sociali, tra cui contenuti “illegali e dannosi”. A oggi sono state individuate 17 piattaforme di grandi dimensioni, ciascuna con almeno 45 milioni di utenti mensili. Allo stesso tempo, però, alcune organizzazioni per i diritti sociali in Europa hanno espresso preoccupazione sull’utilizzo del DSA come strumento per spingere le piattaforme a cancellare rapidamente contenuti in tempi di crisi, in quanto potrebbe costituire una violazione della libertà di espressione e minare i diritti umani.
*Il PGA – Platform Governance Archive è un registro dati e una piattaforma che raccoglie e gestisce le policy delle principali piattaforme di social media a lungo termine. È gestito e curato dal Platform Governance, Media and Technology Lab e dal Center for Media, Information, and Communication Research (ZeMKI) dell'Università di Brema in Germania.
Questo post è ripreso da Advox, progetto del circuito Global Voices mirato a tutelare la libertà d'espressione contro la censura online. · tutti gli articoli