Il 22 febbraio scorso oltre un centinaio di cittadini di Hong Kong sono scesi in strada per dimostrare contro le continue minacce alla libertà di espressione nel Paese. La protesta è stata organizzata da Citizens’ Radio [cin], e sostenuta da altre istituzioni democratiche quali la campagna Save RTHK [in], Hong Kong Human Right Monitors [cin] e dall'alleanza pan-democratica di Hong Kong.
Gli slogan più frequenti intonati dai manifestanti sono stati, “Sosteniamo Citizens’ Radio” e “Sosteniamo RTHK”. I dimostranti si sono detti insoddisfatti della persecuzione mirata contro alcuni ospiti del programma Citizens’ Radio, tra cui il signor Szeto Wah, personaggio di spicco tra i fautori della democrazia, ex presidente dell'organizazzione anticomunista Hong Kong Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China [cin]. I manifestanti hanno protestato anche contro il rifiuto di rendere indipendente RTHK, emittente a partecipazione statale molto critica nei confronti del Governo.
Szeto Wah ha coraggiosametne affermato di non aver paura di trascorrere il resto della vita in carcere, se si tratta di difendere la libertà di parola a Hong Kong. Una delle persone importanti presenti alla manifestazione, Angel Lee [cin] ha scritto sul suo blog:
本身我都很少參與遊行, 今次站出來是因為重視言論自由, 香港這個國際大都會絕對有能力容納到不同發聲的平台, 讓市民可以多個選擇, 這樣香港這美麗之都才得以發展。
Anche un altro partecipante alla manifestazione, XOX [cin], sostiene la lotta per la libertà di parola a Hong Kong:
Sono ancora un pò stanco, dopo la marcia di ieri, ma ne è valsa la pena. La persecuzione mirata di People Radio è talmente ingiusta. […]. Dunque, libertà! Mi sono commosso quando zio Wah (Szeto Wah) ha detto che avrebbe preferito la galera. Non volgio affatto che ci vada, considerata la sua età e tutto il resto.
Rispondendo a un ulteriore post sui Sette Peccati Capitali della leadership di Donald Tsang pangtszyin[cin] commenta laconico:
我覺得現在無論是香港新聞透明及自由度,己大不如前了.
Altre discussioni si trovano sulla pagina Facebook dedicata all'evento [cin], mentre il video che segue documenta il concerto svoltosi davanti alla sede centrale del Governo subito dopo la manifestazione: