L'emittente Radio Free Asia, finanziata dagli Stati Uniti, si ritira da Hong Kong

Servizio di Radio Free Asia sulla legislazione dell'articolo 23 a Hong Kong il 13 marzo 2024. Foto: Kelly Ho/HKFP. Utilizzata con autorizzazione.

 Questo articolo è stato scritto [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] da Kelly Ho e pubblicato originariamente su Hong Kong Free Press (HKFP) il 14 marzo 2024. Una versione modificata è pubblicata qui di seguito come parte di un accordo di partnership sui contenuti con l'HKFP.

L'emittente Radio Free Asia (RFA), finanziata dagli Stati Uniti e accusata di essere “anti-China” [zh] dai giornali sostenuti da Pechino, è pronta a ritirarsi da Hong Kong, secondo quanto riportato dai media locali.

HK01 e il South China Morning Post, tra gli altri, hanno riportato che il 13 Marzo la RFA terminerà le sue operazioni a Hong Kong entro la fine di marzo. Alcuni dipendenti saranno trasferiti a Taipei (Taiwan) o a Washington DC (USA), mentre altri saranno licenziati.

Citando fonti interne, HK01 ha dichiarato che l'azienda ha comunicato al personale che la filiale di Hong Kong sarebbe stata chiusa a fine febbraio, una volta terminato il periodo di consultazione della legge nazionale sulla sicurezza nazionale, denominata articolo 23. L'azienda ha attualmente quattro dipendenti a tempo pieno e tre o quattro lavoratori part-time. I media locali hanno riferito che attualmente l'agenzia ha quattro dipendenti a tempo pieno e tre o quattro lavoratori part-time.

L'HKFP ha contattato la RFA per una conferma e un commento.

Con sede a Washington, DC, RFA è una delle cinque reti dell'Agenzia statunitense per i media globali, un'agenzia indipendente del governo degli Stati Uniti, con un budget annuale di 63 milioni di dollari. Ha lanciato il suo servizio in cantonese nel 1998, con programmi radiofonici quotidiani e webcast settimanali.

Il codice etico della RFA stabilisce che dovrà rimanere indipendente da ogni partito politico, gruppo di opposizione, organizzazione in esilio, o ente religioso e non dovrà sostenere nessun punto di vista politico.

Nel luglio dell'anno scorso il vicedirettore del servizio cantonese di RFA, Wu Lik-hon ha dichiarato [zh] su Flow HK che la sua filiale ad Hong Kong disponeva solo di alcuni reporter junior, fotografi e tecnici in prima linea, responsabili della produzione di notizie basate su fonti ufficiali.

I servizi più sensibili e critici sul governo di Hong Kong sarebbero stati gestiti dal personale di RFA all'estero, ha dichiarato Wu a Flow HK in cantonese:

 For example, for human rights news in the US, we primarily use a byline from the US, or we use a byline from our colleagues in Taiwan.

Ad esempio, le news sui diritti umani negli USA, utilizziamo principalmente un byline dagli Stati Uniti, oppure un byline dai nostri colleghi di Taiwan.

A Gennaio, la polizia di Hong Kong ha criticato RFA per aver citato l'ex legislatore in esilio Ted Hui, affermando che i media finanziati dagli Stati Uniti non dovrebbero dare spazio a “criminali che fanno dichiarazioni false”.

L'ex legislatore ha affermato che Rupert Dover, un ufficiale di origine britannica noto per il suo ruolo di comandante durante i disordini della legge sull'estradizione del 2019, doveva ai cittadini di Hongkong una spiegazione per la presunta brutalità della polizia il 12 giugno, 2019.

Quel giorno, gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i manifestanti riuniti fuori dal Consiglio legislativo per opporsi alla seconda lettura della controversa legge sull'estradizione che ha scatenato le manifestazioni.

La RFA è stata messa sotto tiro dei giornali sostenuti da Pechino, che hanno accusato di avere una “posizione anti-Cina”. Nell’ agosto dell'anno scorso, Wen Wei Po ha riportato [zh] che la RFA un'altra emittente sostenuta dagli Stati Uniti, Voice of America (VOA), hanno prodotto rapporti che “sensazionalizzano” la minaccia militare della Cina e diffondono voci sull'esercito cinese

Anche Ta Kung Pao ha criticato [chi] la RFA e il VOA a gennaio, dicendo che loro generano una gran quantità di news che ” infangano la reputazione della Cina”

Li Jingjing, reporter dalla Cina, finanziato dallo Stato, CGTN, vede la chiusura dell'ufficio di RFA ad Hong Kong come la vittoria della legislazione dell'articolo 23 sulla X:

La Radio Free Asia in fuga da Hong Kong!Una buona ragione per cui HK ha bisogno dell'articolo 23 della legge sulla sicurezza nazionale!

Altre informazioni su RFA da @NuryVittachi:
Radio Free Asia è stata originariamente creata dalla CIA, ed è elencata nei documenti storici del governo degli Stati Uniti sotto la voce “Propaganda…

Nel febbraio del 2022, la RFA ha sospeso alcuni programmi e commenti in lingua cantonese citando preoccupazioni sulla libertà di stampa ad Hong Kong e la “linee rosse” della sicurezza nazionale.

Hong Kong è crollato nella classifica internazionale della libertà di stampa dall'inizio del periodo della crisi della legge della sicurezza. Gli osservatori citano l'arresto di giornalisti, le incursioni nelle redazioni  e la chiusura di una decina di organi di informazione, tra cui Apple Daily, Stand NewsCitizen News. Oltre 1.000 giornalisti  hanno perso il lavoro e molti sono emigrati. Nel frattempo, l'emittente RTHK, finanziata dal governo, ha adottato nuove linee guida editoriali, ha svuotato i suoi archivi e ha eliminato news e programmi satirici.

Nel 2022, il direttore generale John Lee ha affermato che la libertà di stampa è “nelle tasche” degli abitanti di Hong Kong, ma “nessuno è al di sopra della legge”. Sebbene abbia detto alla stampa di “raccontare una buona storia di Hong Kong“, i dipartimenti governativi sono stati riluttanti a rispondere alle proposte di storie.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.