La scorsa settimana il noto sito di traduzione Yeeyan.com è stato oscurato dalle autorità cinesi. Il sito operava online da due anni mezzo. Traduceva notizie dalla stampa inglese grazie ad una comunità di volontari ed aveva iniziato a collaborare con il quotidiano The Guardian dal maggio 2009.
Esiste anzi il sospetto che l'oscuramento del sito sia stato causato dalla traduzione di articoli del Guardian [in]. Ma per ora non esiste alcuna motivazione ufficiale.
Questo il commento di Alan Rusbridger [in], responsabile del Guardian News & Media:
“Si tratta di una storia davvero sconcertante. Yeeyan è una straordinaria comunità di traduttori per lo più volontari che danno agli utenti web cinesi accesso a una vasta gamma di contenuti pubblicati fuori dalla Cina, compresi servizi e cronache del Guardian.
“Speriamo che questa mossa non rappresenti un tentativo di sopprimere il giornalismo independente, e che le autorità cinesi possano assicurarci la ripresa delle pubblicazione dello Yeeyan e del Guardian.”
Dopo l'oscuramento del sito, il gruppo dello Yeeyan ha pubblicato una lettera di ringraziamento e di scuse sulla home page del sito [cin] (tramite la traduzione di DANWEI [in]):
A causa dei nostri errori nella gestione di alcuni articoli sul sito, abbiamo contravvenuto alle norme di base; così Yeeyan è stato temporaneamente disconnesso dal server per sistemarne adeguatamente i contenuti.
Siamo profondamente dispiaciuti per la chiusura del sito senza preavviso, e per aver causato degli inconvenienti.
Non c'è ragione di preoccuparsi, tutti i dati degli utenti sono stati salvati. Risolveremo il problema il più rapidamente possibile, e recupereremo gli articoli e le informazioni personali di estremo valore per tutti.
1 commento
Sconcertante non direi. C’era da aspettarselo. E’ ben noto che la Cina purtroppo continua, oramai da anni, a calpestare anche i più basilari diritti umani. A mio modesto parere questo Paese è riuscita a fondare i peggiori difetti dei due sistemi: quello capitalista e quello comunista.