Siria: arrestati attivisti per la pace

AGGIORNAMENTO: 10 aprile: Rima Dali è stata rilasciata alle 14 di martedì. Di Saffana Baqle e Assem Hamsho, arrestati insieme a lei, non si hanno ancora notizie. Altri due attivisti, Ali Dahna e Hussam Zein, sono stati arrestati oggi per aver portato lo stesso striscione durante il sit-in nei pressi di Qasr el-Adli, a Damasco.

9 aprile: Per protestare contro l'arresto di Rima e di tutti i siriani imprigionati da un regime brutale contro chiunque vi si opponga, gli attivisti hanno aperto la pagina Facebook “Stop the killing. We want to build a country for all Syrians” (Basta con i massacri. Costruiamo un Paese per tutti i Siriani) [ar], dove invitavano i cittadini a ritrovarsi davanti al Parlamento alle 18 (l'ora nrella quale Rima ha innalzato il suo striscione per la fine dei massacri):

لنعلن كلنا رفض الموت و قتل سورية كل يوم ,غدا الساعة 6 مساءا امام البرلمان لاشعار لا لافتات لا علم
فقط الجميع يحضر لافتة حمراء مكتوب عليها باللون الأبيض : أوقفوا القتل نريد بناء وطن لكل السوريين
Per protestare contro le quotidiane violenze e gli omicidi in Siria, ci troveremo domani alle 18 di fronte al Parlamento. Nessuno slogan, nessun cartello, nessuna bandiera. Solo uno striscione rosso con la frase: “Basta con i massacri. Costruiamo un paese per tutti i Siriani”

Le stesse paroel dello striscione che Rima Dali portava davanti al Parlamento a Damasco sabato 8 aprile. Gli attivisti dicono che è stata arrestata proprio per questo. Il video seguente la mostra mentre tiene alto coraggiosamente lo striscione davanti alle auto e un gruppo di donne applaude il suo gesto.

Gli attivisti hanno denunciato la sua carcerazione e quella di Saffana Baqleh, arrestata mentre tentava di impedire alla polizia di portare via Rima.

Rima Dali alla veglia per i martiri siriani a Damasco. Giugno 2011. Da Facebook

 

Rima Dali, 33 anni, è nata nella città portuale di Latakia. Si è laureata in Legge all'Università di Aleppo. Al momento è Training and Capacity Building Associate per il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite e volontaria presso la Mezzaluna Rossa. E’ molto nota per il suo impegno nella campagna “Homs è nei nostri cuori” per consentire l'arrivo ad Homs degli aiuti umanitari.

L'ultimo aggiornamento del suo profilo su Facebook [ar] è una citazione da Martin Luther King:

“I mezzi che usiamo per raggiungere i nostri scopi devono essere puri come i nostri scopi”

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Quando l'8 aprile Rima Dali è stata arrestata [it ] per aver portato un cartello con la scritta “Stop the killing. We want to build a country for all Syrians” (Basta massacri. Costruiamo un Paese per tutti i Siriani) , Safana Baqleh è stata la prima a difenderla per tentare di impedire che la polizia la fermasse. Per questo anche lei è stata arrestata  insieme ad altri attivisti che protestavano per la pace davanti al Parlamento siriano. Rima Dali è stata rilasciata il 10 aprile mentre Safana resta ancora in carcere, così come Hussam Dahna, Ali Zain e Assem Hamsho.

Safana Baqleh, trent'anni, musicista, suona l'arpa e per i suoi amici è l’arpa della libertà. L'11 aprile avrebbe dovuto suonare all'Opera House di Damasco. E’ laureata con lode presso l'High Institute of Music di Damasco ed ha un diploma in Lingua e Letteratura inglese. Safana è impegnata nella resistenza non violenta ed è membro del Nuwab Shabab (Giovani Membri del Parlamento), un'organizzazione che promuove la presenza dei giovani nel Parlamento, e dal 2001 è anche volontaria con la Syrian Arab Red Crescent (Mezzaluna Rossa Araba Siriana [en]).

Safana Baqleh, "Arpa della Libertà". Image ripresa dalla pagina dell'Activist News Association su Facebook

I suoi compagni non sanno dove si trovi o di che cosa sia accusata e sono molto preoccupati per la sua sorte. Hanno aperto una pagina Facebook [ar] per condividere notizie sullo stato della sua detenzione e per richiederne il rilascio. Aggiornamenti sulla sua detenzione si seguono su #freesafana [en – ar] su Twitter.

Manifestazioni e sit-in sono stati organizzati in solidarietà con  Safana, Hussam Dahna, Ali Zain, Assem Hamsho e per tutti i siriani imprigionati dal brutale regime che perseguita in ogni modo gli oppositori. Il seguente video mostra gli attivisti che chiedono “Stop the killing. We want to build a country for all Syrians” (Basta con i massacri. Costruiamo un Paese per tutti i Siriani) in un centro commerciale a Damasco l'11 aprile scorso.
 

 

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