All'indomani dell’approvazione [en, come i link successivi eccetto ove diversamente indicato] da parte di milioni di zimbabwani di una nuova costituzione che porterà, entro la fine dell'anno, ad elezioni presidenziali e parlamentari, Beatrice Mtetwa, avvocato per i diritti umani nota in tutto il paese, è stata arrestata per aver chiesto un mandato di perquisizione a dei poliziotti che stavano per arrestare alcuni suoi clienti.
La polizia ha arrestato Mtetwa e i suoi quattro assistiti, tutti funzionari del Movimento per il Cambiamento Democratico, il partito del primo ministro dello Zimbabwe Morgan Tsvangirai [it], il 17 marzo 2013. Due giorni dopo, nonostante l'ordine di scarcerazione (puntualmente ignorato dalla polizia zimbabwana) l'avvocato è comparsa in tribunale per rispondere all'accusa di ostacolo alla giustizia.
Mtetwa, definita nel 2008 dal New York Times “Il legale più importante per la difesa dei diritti umani in Zimbabwe”, fu già presa di mira in passato dalla polizia e dalla temutissima Central Intelligence Organisation (CIO) — i servizi segreti usati, secondo gli oppositori, dal presidente Robert Mugabe per sopprimere ogni dissenso.
Il suo arresto segue a ruota il referendum con il quale quasi il 95% dei votanti ha approvato una nuova costituzione per lo Zimbabwe. La nuova carta vedrà Mugabe e Tsvangirai impegnati in una sfida diretta nelle elezioni previste per la prossima estate, segnando la fine del governo di coalizione paritario formato dopo i violenti scontri seguiti ai discussi risultati delle elezioni del 2008.
I cittadini hanno preso d'assalto i social network per dare voce allo sgomento suscitato dall'arresto di Mtetwa. Dewa Mavhinga (@Dewamavhinga) scrive:
@Dewamavhinga: Il presidente Mugabe e la sua famiglia se ne vanno a Roma per l'insediamento di papa Francesco I – qui in #Zimbabwe l'avvocato Beatrice Mtetwa rimane in stato di arresto.
Consta Chimakure (@cchimakure) commenta:
@cchimakure: Ancora nessuna buona notizia per Beatrice Mtetwa. Resta sotto custodia della polizia nonostante l'ordine della Corte Suprema. Sembra che la legge qui non valga.
Sokwanele (@sokwanele) invia un appello concreto:
@sokwanele: APPELLO: Difendiamo la donna che sarebbe la prima a difendere NOI se venissero violati i nostri diritti: http://bit.ly/15h0cL6 #zimbabwe
Il ministro dell'Istruzione (@DavidColtart) ha parole di stima per Mtetwa:
@DavidColtart: Ben fatto Beatrice Mtetwa – molti anni in difesa coerente e coraggiosa della legge. Amhlope! [congratulazioni]
David Coltart (@DavidColtart) rilancia:
È molto difficile dare un'idea precisa del disgusto che provo al protrarsi della detenzione di Beatrice Mtetwa…. http://fb.me/1tRXqejo2
Trevor Ncube (@TrevorNcube) scrive:
È triste che Beatrice Mtetwa abbia dovuto trascorrere un'altra notte di detenzione solo per aver svolto correttamente il suo lavoro. Questo ci ricorda che lo #zimbabwe è tutt'altro che un paese normale.
Kudzi (@Kudzi_Siphiwe) esprime il suo sentimento:
Mi disturba moltissimo la situazione di Beatrice Mtetwa, ma ancora di più mi disturbano quanti continuano a difendere l'indifendibile.
Panimaha Dube (@KadomaKid) nota:
La faccenda di Beatrice Mtetwa sta ormai sfuggendo di mano, i poliziotti devono poter fare di meglio!
Mthandazo Nyoni (@MthandazoNyoni) chiede:
Che futuro avrà lo Zimbabwe se i funzionari di polizia non obbediscono alla Corte Suprema? Si sono rifiutati di liberare l'avvocato per i diritti umani Beatrice Mtetwa.
Il blogger Sir Nigel osserva:
Siamo tutti ben consapevoli delle ciniche tattiche degli agenti di polizia e di altre istituzioni di stato che hanno molto da temere da avvocati che rappresentano i loro clienti senza timori e compromessi e insistono per favorire l'applicazione piena della legge e delle garanzie costituzionali.
Queste forze reazionarie credono che tali tattiche siano un deterrente per Beatrice e paralizzino altri avvocati attivisti che continuano coraggiosamente a rappresentare i paladini dei diritti umani vittime di gravi soprusi. Si crede erroneamente che attaccando gli avvocati, oltre ai loro clienti, si possano intimidire quelle forze positive impegnate in un nuovo approccio alla professione legale e si possa annullare l'impegno della società civile sui temi dei diritti umani e della democrazia.