
Smoking Room in Giappone. Foto di Nevin Thompson.
Quando Marcin Wichary, un noto leader del design del passato e tipografo della piattaforma di blogging Medium, ha visitato il Giappone per diverse settimane, se ne è accorto direttamente dell’ “interfaccia utente” [it] della vita giapponese. I segnali stradali, i pulsanti e i modi generali di fare cose, come ad esempio mettersi in fila per salire sul treno oppure acquistare un pasto, potrebbero essere cose della vita che i giapponesi danno per scontate, ma appaiono sorprendenti per le persone provenienti da altre parti del mondo.
Nel corso del suo soggiorno di due settimane in Giappone, Wichary ha iniziato ad usare Twitter per documentare le sue osservazioni sull'approccio del Giappone a qualsiasi cosa, dalla segnaletica ai contenitori della spazzatura.
Il risultato è stato un enorme thread (una serie di post su un argomento) con 300 tweet personali [en, come i link seguenti] che sono diventati rapidamente virali:
This epic thread of @mwichary‘s observations and surprising moments in Japan, with an emphasis on everyday UIs, is just the best. I wish this was a blog. https://t.co/L1hi2Qvlxt
— Andy Baio (@waxpancake) February 12, 2018
Questo thread epico con osservazioni di @mwichary e momenti sorprendenti in Giappone, con enfasi sulle Interfaccia Utenti (UI) quotidiane, è uno dei migliori esistenti. Vorrei che fosse un blog.
Questo è stato il primo viaggio di Wichary in Giappone, e ha notato subito la differenza tra il sistema di metropolitana di Tokyo e la linea di transito rapido BART a San Francisco, dove lavora:
11. The fare gate closed on me in a rather gentle way when I tried to walk past it without inserting the ticket.
(Contrast: San Francisco BART gate that slammed itself into my thigh and gave me a bruise *after* I paid my fare.)
— Marcin Wichary (@mwichary) February 1, 2018
11. Il tornello dei biglietti si è chiuso in modo piuttosto cortese quando ho provato a passare senza inserire il biglietto.
(Contrasto: Il cancello di San Francisco BART si era chiuso sbattendo contro la mia coscia e mi aveva lasciato un livido *dopo* aver pagato la mia tariffa).
Mentre postava in diretta su Twitter, Wichary ha spesso chiesto approfondimenti sui vari fenomeni che ha riscontrato, come questi segnali che indicano agli utenti della metropolitana quanto è lontano l'ingresso al di sopra del livello del mare. (Questi segnali ci sono in caso di maremoto – le ondate di tsunami dopo il terremoto di Tohoku del 2011 hanno superato i 30 metri sul livello del mare in alcuni punti della costa nord-orientale del Giappone).
28. Does anyone know why does this subway entrance tell me this? pic.twitter.com/ix5BbCo3UW
— Marcin Wichary (@mwichary) February 2, 2018
28. Qualcuno sa perché questa entrata della metropolitana mi dice questo?
Sotto altri aspetti, il viaggio di Wichary in Giappone ha portato alla luce alcuni ricordi nostalgici, come questo tipo di orologio analogico che si trova normalmente nelle stazioni ferroviarie giapponesi:
150. (150!)
This is a particularly Marcin-shaped mystery. I know this clock from my childhood. From Poland.
I recreated it in JavaScript. I wrote about it (https://t.co/4swcDxsmPQ). So why is it here, now, all over the place!? pic.twitter.com/ZakyxPAz23
— Marcin Wichary (@mwichary) February 12, 2018
150.
(150!) Questo è un mistero fatto apposta per Marcin. Conosco questo orologio dalla mia infanzia. Dalla Polonia.
L'ho ricreato in JavaScript. Ho scritto riguardo questo (https://t.co/4swcDxsmPQ). Allora, perché è qui, ora, dappertutto?
Wichary ha preso frequentemente nota della segnaletica ferroviaria e di quella della metropolitana per migliorare le buone maniere e l'armonia sociale:
60. Manspreading: A global epidemic. :·/ pic.twitter.com/2A2cReIqH6
— Marcin Wichary (@mwichary) February 3, 2018
06. Uomini seduti (sui mezzi pubblici) con le gambe larghe: un'epidemia globale. :-/
147. The tone of this ad is kind of incredible. pic.twitter.com/O1BFEEudi4
— Marcin Wichary (@mwichary) February 12, 2018
147. Il tono di questo annuncio è incredibile
Altre volte, ha studiato l'interfaccia utente delle banali esperienze della vita quotidiana in una grande città in Giappone, come ad esempio l'acquisto di biglietti presso uno sportello per il pranzo veloce:
17. Interesting system: you pay for a ticket to a restaurant in front of it, and then enter and give it to a server. No tips, and after finishing you just get up and leave? pic.twitter.com/DVkYPhPl1S
— Marcin Wichary (@mwichary) February 1, 2018
17. Sistema interessante: paghi un biglietto per un ristorante di fronte ad esso, e poi entri e lo dai ad un cameriere. Niente mance, e dopo aver finito ti alzi e te ne vai?
Il designer, Wichary, era interessato anche all'estetica della valuta giapponese:
23. All of the yen coins have arabic numerals… except one of them (5).
In general, only 50/100 look like they’ve been designed together. pic.twitter.com/ctioQ41m8O
— Marcin Wichary (@mwichary) February 1, 2018
23. Tutte le monete yen hanno i numeri arabi… tranne una (5).
In generale, solo 50/100 sembra che siano state progettate insieme.
25. I’ve been informed by @txsector that a one-yen coin will float on the surface of the water, and I can confirm this.
(As you can see, it took me a while.) pic.twitter.com/GW7Z36CYte
— Marcin Wichary (@mwichary) February 1, 2018
25. Sono stato informato da @txsector che una moneta da uno yen galleggia sulla superficie dell'acqua, e posso confermarlo.
(Come potete vedere, mi ci è voluto un po’ di tempo.)
Come molti visitatori in Giappone, anche i distributori automatici erano un mistero da decifrare:
21. This vending machine had a flap covering the banknote port. I don’t understand why. pic.twitter.com/J89hE6LQ2k
— Marcin Wichary (@mwichary) February 1, 2018
Questa macchinetta aveva un lembo che copriva l'ingresso delle banconote. Non capisco perché?
63. I didn’t know I had so many feelings for vending machines until I started seeing dozens of them outside, exposed to elements.
(Which explains the money cover above.)
Also, vending machines don’t seem to be gross here! Which is becoming kind of an overall theme. pic.twitter.com/iVDps94mxs
— Marcin Wichary (@mwichary) February 3, 2018
63. Non sapevo di avere così tanti sentimenti per i distributori automatici finché non ho iniziato a vederne decine all'estero, esposti ad altri elementi. (ciò spiega il coperchio per soldi sopra).
Inoltre, i distributori automatici non sembrano essere così orribili qui, che sta diventando una specie di tema generale.
Wichary ha anche notato delle differenze più sottili tra il Giappone e gli Stati Uniti, dove, per superstizione, gli edifici in genere non hanno un tredicesimo piano:
7. My hotel room is on the 13th floor, which I love. pic.twitter.com/ZGvjMw0AR5
— Marcin Wichary (@mwichary) February 1, 2018
7. La mia stanza d'albergo è al 13esimo piano, lo adoro.
Anche la sua stanza d'albergo è stata una fonte di osservazioni curiose:
20. Super interesting hotel flashlight. There is no on/off switch. The thing that mounts it on the wall also separates the two batteries and cuts off the power.
What do I need this for, though? pic.twitter.com/K9JfzGzDiR
— Marcin Wichary (@mwichary) February 1, 2018
20. La torcia elettrica dell'hotel è molto interessante. Non c'è un interruttore on/off. La parte di essa montata sul muro separa anche le due batterie e interrompe l'alimentazione. Ma a cosa mi serve questa?
Nelle risposte al tweet, è stato sottolineato che la torcia sarebbe stata utile nel caso di un terremoto o di un altro evento in cui potrebbe mancare la corrente e quindi illuminazione.
Wichary, che sta scrivendo un libro sulla storia della tastiera, ha mostrato un particolare interesse per l'approccio giapponese alle tastiere:
First keyboard I interacted with in Japan was already kind of amazing. Mechanical numeric keypad in an ATM! pic.twitter.com/U0bnG3rWui
— Marcin Wichary (@mwichary) February 1, 2018
La prima tastiera con cui ho interagito in Giappone era già abbastanza sorprendente. Tastiera numerica meccanica in un bancomat!
Keyboard mystery: I’ve seen a bunch of older Mac keyboards today (including the legendary black MacBook) where Control key is adorned with an extra pen icon. What is that all about? I have never seen this before. pic.twitter.com/kPgbIWecwD
— Marcin Wichary (@mwichary) February 3, 2018
Tastiera misteriosa: ho visto un sacco di vecchie tastiere Mac oggi (incluso il leggendario MacBook nero) in cui il tasto Control è decorato con un'icona penna extra. Di cosa si tratta? Non l'ho mai visto prima.
Mystery solved! The pen was to draw attention to the menu allowing you to switch between many modes of entering Japanese. It otherwise behaved as ^ or Ctrl.
The shortcuts still work today, but the special icon and key are gone. I am not sure why the intro’ed it or removed it. pic.twitter.com/PRUr9oBkgw
— Marcin Wichary (@mwichary) February 3, 2018
Mistero risolto! La penna doveva attirare l'attenzione sul menu che consente di passare da una modalità all'altra del giapponese. Altrimenti si comportava come ^ o Ctrl. Le scorciatoie funzionano ancora oggi, ma l'icona e la chiave speciali sono sparite. Non sono sicuro del perché l'abbiano introdotto o rimosso.
Per leggere il resto del thread Twitter sulle tastiere giapponesi clicca qui.
Wichary ha anche notato che la segnaletica può essere eccessivamente complessa con un'alta densità di informazioni in Giappone.
46. Is there a name for this kind of esthetic? Is western text stretched thin in here (which I see very often) just to make the low information density slightly less unbearable? pic.twitter.com/xqFwhS9B8u
— Marcin Wichary (@mwichary) February 2, 2018
46. Esiste un nome per questo tipo di estetica? Qui il testo occidentale è allungato e sottile (cosa che vedo molto spesso) solo per rendere la densità di informazione bassa un po’ meno insopportabile?
Come molti visitatori in Giappone, Wichary è rimasto colpito dall'attenzione prestata in Giappone per evitare di disturbare gli altri. Ad esempio, Wichary ha osservato che i cantieri di costruzione di solito pubblicano un programma per avvisare la gente del posto quando il lavoro avrà luogo:
78. It seems that construction sites are supposed to tell you ahead about their work schedule for the week? Some of those displays are even electronic!
(I drew the complicated one on my trackpad. It says 解体工事: demolition work. February 4 is Sunday = no construction.) pic.twitter.com/aVUnNHaP2a
— Marcin Wichary (@mwichary) February 3, 2018
78. Sembra che i cantieri ti comunichino in anticipo il loro programma di lavoro per la settimana? Alcuni di questi display sono addirittura elettronici! (Ho disegnato quello complicato sul mio trackpad. C'è scritto 解体工事: lavori di demolizione. 4 febbraio è domenica = niente lavori)
Alla fine del suo viaggio, Wichary rimase colpito non solo dalla cortesia che aveva osservato in Giappone, ma anche dalla gentilezza.
You probably noticed a lot of patterns. Here’s another one. A lot of my discovery of Japan followed this routine:
1. Discover something amazing.
2. Realize this amazing thing is EVERYWHERE, a baseline.
3. Discover an even more extraordinary version of that thing, in some places.— Marcin Wichary (@mwichary) February 17, 2018
Probabilmente hai notato molti schemi. Eccone un'altro. Gran parte della mia scoperta del Giappone ha seguito questa routine:
1. Scoprire qualcosa di incredibile.
2. Realizzare che questa cosa incredibile è OVUNQUE, uno standard.
3. Scoprire una versione ancora più incredibile di quella cosa, in alcuni posti.
Il thread su Twitter di Wichary può essere letto qui, e ha anche pubblicato un post sul suo viaggio in Giappone:
Apparently it’s a rite of passage to write a guide to visiting Japan after visiting Japan.
Here’s mine, with links to other good ones. If you’re like me and are planning to visit, I hope it’s useful: https://t.co/BgrTp9UK7W
— Marcin Wichary (@mwichary) February 24, 2018
Apparentemente è un rito di passaggio scrivere una guida per visitare il Giappone dopo aver visitato il Giappone.
Ecco il mio, con i link di altre guide utili. Se sei come me e ti stai organizzando per visitarlo, spero che sia utile.
Questo articolo è stato aggiornato per ricordare che Marcin Wichary non lavora più per Medium.