La legge isolazionista della Russia su “Internet sovrano” preoccupa esperti e utenti

Gli esperti considerano l'idea di tagliare la Russia dall'infrastruttura internet globale inverosimile e tecnicamente irrealizzabile // Alexis Lê-Quôc sotto autorizzazione CC2.0

Dopo aver introdotto una legge nella Duma di Stato russa (la camera bassa della legislatura bicamerale), il governo intende dibattere sulla fattibilità della creazione di un cosiddetto sistema “Internet sovrano” [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione]. Tale sistema salvaguarderebbe presumibilmente le reti all'interno della Russia dagli attacchi di informazioni straniere e richiede una significativa supervisione governativa per facilitare questo processo. Finora, la maggior parte delle società tecnologiche russe ha sostenuto la mossa, mentre poche hanno espresso alcune timide preoccupazioni.

Un ”Internet sovrano” russo consisterebbe in una serie di misure volte a creare una vasta infrastruttura di supervisione di Internet. Il media investigativo The Bell ha analizzato i punti principali [ru] di questo sistema proposto. In primo luogo, le informazioni dovrebbero passare tramite i fornitori di servizi Internet attraverso i “punti di scambio del traffico” recentemente inaugurati, in cui ciascuno sarebbe identificabile individualmente, come un indirizzo IP. La misura prevede una rete di tali punti di scambio che colleghino l'intero Paese e che tutto il traffico Internet in uscita dal Paese sia canalizzato attraverso di essi.

Gli autori della legge sono i legislatori Andrei Lugovoi e Andrei Klishas. Nessuno dei due è nuovo nel campo della regolamentazione di Internet. Lugovoi ha avuto un suo ruolo nella creazione del meccanismo per bloccare i siti Web ritenuti estremisti, e Klishas fu impegnato nella lavorazione su altre leggi che vietano gli insulti ai funzionari statali e le “fake news”. Per quanto riguarda la legge di “Internet sovrano”, entrambi sostengono che le preoccupazioni per la sicurezza informatica sono state il loro fattore motivante nella stesura della legislazione. Questo pensiero è stato influenzato dalla recente posizione degli Stati Uniti rispetto alla Russia e alla guerra informatica: in caso di tale minaccia informatica straniera, potrebbe essere stabilito un controllo centralizzato dell'intera Runet. Tutte le connessioni esterne sarebbero teoricamente interrotte preservando le connessioni interne russe tra i vari punti di scambio, presumibilmente consentendo alla Runet di continuare a funzionare senza ostacoli.

A tal fine, la legge prevede inoltre la creazione di un registro nazionale del sistema dei nomi di dominio (DNS, sigla in inglese). Il DNS permette ai siti web di essere più facilmente accessibili. Piuttosto che dirigere il browser a un particolare indirizzo IP, il DNS consente di navigare attraverso URL più stabili come globalvoices.org. Tuttavia, il DNS si affida ai server in tutto il mondo. Creando un DNS interno, il governo sta cercando di garantire che la connessione internet russa possa essere effettivamente scollegata dalla rete globale e più ampia, e continuare ad operare sotto la supervisione del governo.

Alcuni esperti IT hanno espresso preoccupazioni sul fatto che questo sistema serve solo ad aumentare drasticamente la portata dei poteri di Roskomnadzor. Roskomnadzor, l'agenzia federale russa per la regolamentazione dei media, ha recentemente esplorato le opzioni per semplificare l'applicazione della restrizione dei contenuti. Il piano “Internet sovrano” obbliga i fornitori ad installare strumenti appositi per agire contro le minacce digitali. Tali strumenti bloccheranno automaticamente anche le pagine web e il materiale che fa parte della lista nera di Roskomnadzor. Dunque non sorprende che qualsiasi dibattito su un sistema di “Internet sovrano” includa questo tipo di disposizioni su censura.

Sebbene la legge non sia stata ancora discussa [ru] nella Duma di Stato russa, il governo ha già consultato giganti tecnologici russi e gruppi IT. Sia Yandex che Mail.ru, due delle più grandi aziende IT della Russia, hanno espresso il loro sostegno al sistema proposto. Il direttore dello sviluppo dell'infrastruttura di rete di Yandex dichiarò [ru] che tale sistema è arrivato giusto in tempo per la difesa di Internet russo.  Il vicepresidente e direttore tecnico di Mail.ru ha espresso le ragioni [ru] che motivarono il suo sostegno:

Если все угрозы, против которых он направлен, реализуются, в первую очередь пострадают компании, чей бизнес связан с интернетом. Даже если все те меры, которые предлагаются в законопроекте, никогда не пригодятся, их наличие позволит индустрии чувствовать себя более спокойно

Se tutte le minacce che deve affrontare [il sistema] si materializzassero, le aziende Internet sarebbero le prime a risentirne. Anche se le misure previste dalla legge non vengono mai applicate, la loro semplice esistenza consentirebbe all'industria sentirsi più sicura.

Entrambe le aziende, tuttavia, hanno affermato che occorre impegnarsi maggiormente prima che il sistema sia messo in funzione. Altre aziende tecnologiche sono state più critiche sottolineando gravi carenze e sviste nella proposta. Quasi tutti concordarono con la necessità di un dibattito più approfondito.

Alcuni hanno indicato i costi colossali associati alla costruzione dell'infrastruttura richiesta, e ha lamentato che ciò comporterebbe solo un'ulteriore monopolizzazione del mercato dei fornitori di Internet russo. Le aziende più grandi che possono sostenere i costi di costruzione e manutenzione del sistema sarebbero in grado di garantire la loro esistenza (e quindi l'accesso ai fondi pubblici), mentre le imprese più piccole sarebbero effettivamente vincolate.

Tutto ciò senza tener conto delle competenze tecniche necessarie per stabilire e utilizzare questa rete senza intoppi. Dal momento che il Governo russo non ha il miglior background quando si tratta, ad esempio, di bloccare un’applicazione mobile (e alcune reti private virtuali), l'idea di isolare RuNet dal resto del mondo pur mantenendo la sua funzionalità è in qualche modo inverosimile per diversi esperti [ru].

Tralasciando le questioni di sostenibilità tecnica, l'idea non è stata ben accolta da parte dei giovani russi. Parecchi sono stati chiesti in un video se avrebbero accettato di utilizzare una Runet isolata, tagliata fuori dal resto del mondo. Ecco alcune reazioni:

[Man 1]: This infringes on my rights; limits my possibilities. What is the point of doing this? For what? To control us?

[Woman 1]: It would be very hard. We would get used to it, of course, but it would be hard.

[Woman 2]: I would be very upset if Instagram went down.

[Man 2]: Young people will use books to educate themselves.  I am ready. When I turned off my internet at home, I started to think what I would do. Read interesting books!

[Primo uomo]: Questo viola i miei diritti; limita le mie possibilità. Che senso ha fare questo? Per cosa? Per controllarci?

[Prima donna]: Sarebbe molto difficile. Ci abitueremmo, naturalmente, ma sarebbe difficile.

[Seconda donna]: Sarei molto arrabbiata se Instagram fosse crollato.[Secondo uomo]: I giovani useranno i libri per educarsi.  Sono pronto. Quando ho spento internet a casa, ho iniziato a pensare a cosa avrei fatto. Leggere libri interessanti!

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