In Argentina, le donne si battono per l'#AbortoLegale2020

Veduta aerea del #19F davanti al congresso nazionale dell'Argentina. Foto pubblica di Dronera.

Migliaia di persone, tra cui gruppi LGTBQ e sostenitori dei diritti umani e femministe autoconvocate, si sono unite alla campagna nazionale per il diritto all'aborto legale, sicuro e gratuito [es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] davanti al Congresso Nazionale dell'Argentina, a Buenos Aires, il 19 febbraio 2020.

Nel 2018 il disegno di legge per la legalizzazione dell'aborto era quasi passato [it], ma dopo aver ottenuto la sanzione della Camera dei deputati, è stato respinto dal Senato con una differenza di 7 voti contrari, con l'opposizione dei senatori conservatori di diversi partiti. L'aborto in Argentina è una questione polarizzante, ma allo stesso tempo è trasversale, supera i partiti politici.

Nel 2019, l'anno delle elezioni, hanno presentato di nuovo un progetto [it], ma non è stato trattato in quel momento, a quanto pare, perché molti candidati hanno preferito evitare una questione così controversa.

Nel 2020, le femministe scendono in strada e davanti al Parlamento con rinnovate speranze e lo slogan “Il progetto è nelle strade”:

Buongiornooooo! Come stiamo gestendo la situazione?

NEL PAESE E NEL MONDO

Per il nostro diritto scendiamo in strada, dov'è il nostro progetto. #AbortoLegale2020

Il tema centrale del #19F era richiedere l'approvazione del nono disegno di legge che sarà presentato per l'interruzione volontaria della gravidanza (IVE) e che venga messo fine agli ostacoli per l'accesso all'aborto quando è legale.

Secondo il codice penale in vigore dal 1921, la pratica dell'aborto è considerata punibile con la reclusione, tranne in due casi restrittivi: quando la gravidanza è il risultato di uno stupro o rappresenta un rischio per la vita della paziente.

Alla manifestazione, nominata #19F su internet, si sono aggiunte anche le rivendicazioni contro la disuguaglianza di genere, la violenza sessista, i femminicidi, l'omofobia e la transfobia ed è stata richiesta anche l'implementazione obbligatoria del programma dell’educazione sessuale completa (ESI) obbligatoria in tutte le scuole del paese. Il programma è in vigore, ma ha incontrato molti ostacoli nella sua applicazione pratica nelle scuole, soprattutto a causa dell'opposizione dei movimenti conservatori e fondamentalisti religiosi.

Sul palco situato di fronte alla piazza del congresso a Buenos Aires, le oratrici hanno parlato della campagna e di altri movimenti politici e femministi che sostengono il disegno di legge. Erano presenti anche tre membri del collettivo cileno “Las Tesis”, che ha interpretato un adattamento del suo noto inno “Un violador en tu camino” con allusioni all'aborto clandestino e ragazze costrette ad essere madri:

Tutta la settimana gli hashtag #19F (nome della manifestazione) #Pañuelazo ( si riferisce ai fazzoletti sventolati dalle manifestanti ) e  #AbortoLegal2020 (#AbortoLegale2020) hanno preso d'assalto i social media:

Perché sono i nostri corpi.
Perché è il nostro diritto.
Perché è legale o clandestino.
Perché prima o poi sarà legge. #AbortoLegale2020 #19F

Sostenendo le compagne argentine #panuelazo per l'aborto libero!

OGGI OGGI OGGI OGGI OGGI #panuelazo Educazione sessuale per decidere – Contraccettivi per non abortire e #AbortoLegaleSicuroeGratuito per non morire. #AbortoLegale2020

Non vogliamo più leggere queste notizie. Non vogliamo che nessuna donna debba morire nel terrore della segretezza.

Non restiamo indifferenti. Il diritto al #AbortoLegaleSicuroeGratuito è una questione di salute pubblica.

Prima o poi  #SaràLegge #AbortoLegale2020

Solidarietà internazionale

Il simbolico fazzoletto verde (pañuelazo) del #19F è stato usato anche nelle manifestazioni di sostegno in varie città del mondo:

Tutta la mia forza per sorelle argentine. Lo dico sempre: quando imparo, impariamo da voi. Continuate così. #AbortoLegale2020

Le donne in Colombia interrompono la gravidanza, è una realtà, indipendentemente dal fatto che sia legale o meno.

Vogliamo che lo facciano in sicurezza, senza mettere a rischio la propria vita.

Educazione sessuale per decidere, contraccettivi per non abortire e aborto legale per non morire!

Due anni fa è emerso il #pañuelazo che ha avviato il dibattito legislativo del 2018 sull'aborto legale in Argentina. #19F per il diritto all'aborto legale, sicuro e gratuito in tutta l'America Latina.

“Aborto si, aborto no, questo lo decido io”.

Nostre sorelle argentine hanno bisogno di sentire oggi il nostro sostegno con l'hashtag #AbortoLegale2020 Sappiamo che sarà legge, continuate a combattere che non siete da sole

Il nuovo presidente a favore della depenalizzazione

Nel dicembre 2019, con l'entrata in carica del presidente Alberto Fernández [it] e della vicepresidente Cristina Fernández de Kirchner [it], della coalizione Frente de Todos, è stato confermato che la proposta di legge IVE sarebbe stata trattata nel 2020.

Il presidente Fernández si è apertamente dichiarato a favore della legalizzazione dell'aborto e, il 1° marzo, nel suo discorso durante l'apertura delle sessioni del Congresso, ha annunciato che il potere esecutivo avrebbe presentato un proprio progetto. Ciò fa la differenza con il precedente governo di Mauricio Macri [it] (2015-2019), che nonostante sia stato il primo a consentire il dibattito sull'aborto nel 2018, si è caratterizzato per essere più conservatore.

C'è chi spera che, in questo nuovo contesto politico, nonostante il fatto che la composizione parlamentare sia quasi la stessa di due anni fa, vi siano cambiamenti di opinione che favoriscono l'approvazione della legalizzazione dell'aborto quest'anno. Secondo le indagini, la maggior parte degli argentini sarebbero a favore dell'aborto.

Ad oggi, i dettagli formali di ciascun progetto e le fasi successive per il suo trattamento non sono stati resi pubblici. Tuttavia, le femministe argentine continueranno ancora con la campagna per il diritto all'aborto fin #CheSiaLegge.

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