Settimana della Piantagione di Alberi dei Caraibi: coalizione regionale prende sul serio la lotta al cambiamento climatico

La professoressa Rosalea Hamilton pianta un albero nell'ambito dell'iniziativa della Settimana della Piantagione di Alberi dei Caraibi. La Fondazione giamaicana Lasco Chin, in collaborazione con il Club Kiwanis (Divisione 24 Norte) visitò l'azienda agricola JP a St. Mary per piantare 300 alberi di mogano giamaicano e di ibisco elatu. Foto concessa dalla prof.sa Hamilton, utilizzata con autorizzazione.

La prima Settimana della Piantagione di Alberi nei Caraibi è stata celebrata virtualmente dal 5 all'11 luglio e la professoressa giamaicana Rosalea Hamilton, presidentessa dell’Alleanza Filantropica dei Caraibi (CariPhil) [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] e direttrice generale della Fondazione LASCO Chin, si sta impegnando insieme alla sua appassionata squadra perché diventi un appuntamento fisso nel calendario della regione. Dal suo inizio, l'ambizioso Progetto di Piantagione di Alberi dei Caraibi (CTPP) ha raggiunto fino ad ora 22 territori e può contare su 347 partner. Tra il febbraio 2020 e il giugno 2021 i partecipanti hanno piantato 1 517 463 alberi, un traguardo notevole se si pensa alle restrizioni imposte dalla pandemia di COVID-19.

La settimana è stata caratterizzata da molteplici attività online alle quali hanno partecipato attivisti culturali e della società civile, rappresentanti dei popoli indigeni della regione e persone che vivono al di fuori dei confini regionali, accademici, conservazionisti, musicisti, capi spirituali e, forse la parte più importante, giovani. Un ragazzo bahamense ha raccontato del suo amore per il compostaggio; una donna indigena proveniente dal Suriname ha descritto la lotta del suo popolo per conservare diritti sulla terra, minacciati dalla deforestazione su larga scala; altri interventi si sono concentrati su temi differenti, dalla emancipazione della donna alla restaurazione dei mangrovieti, fino all'affascinante storia degli alberi di baobab [it].

Professoressa Rosalea Hamilton. Foto concessa dalla prof.sa Hamilton, usata previa autorizzazione.

Grazie a uno scambio di email ho potuto intervistare Rosalea Hamilton, cofondatrice del CTPP, e Talya Mohammed, stratega dello sviluppo di Trinidad, che ha moderato un incontro molto animato con bambini caraibici e che lavora con molti giovani volontari.

Emma Lewis (EL): Da dove arriva l'ispirazione per questa iniziativa?

Rosalea Hamilton (RH): We started sowing the seeds of the Caribbean Tree Planting Project (CTPP) in April 2019, when a group of Caribbean philanthropists met in Jamaica at the WINGS philanthropic peer-learning event. It was here that we decided that it was important for us to collaborate regionally to more effectively achieve the Sustainable Development Goals in the Caribbean.

This led to the creation of The Caribbean Philanthropic Alliance, which was launched in September 2020 at the SDG Action Zone at the United Nations in New York. This happened during the aftermath of the catastrophic Category 5 Hurricane Dorian, which devastated The Bahamas. In this context, and given our shared experience with hurricanes and climate events in the Caribbean, it was easy for all of us to agree to do a project that can contribute to addressing the existential threat that climate change poses for all of us in the Caribbean. By February 2020, the CTPP started … the seeds started to take root!

Rosalea Hamilton (RH): Abbiamo cominciato a piantare i semi del Progetto per la Piantagione di Alberi nei Caraibi (CTPP) nell'aprile del 2019, quando un gruppo di filantropi caraibici si riunì in Giamaica nell'ambito dell'incontro della comunità WINGs, che si propone di migliorare la circolarità delle informazioni tra filantropi. Lì decidemmo che era importante collaborare a livello regionale per raggiungere in modo più efficace, nei Caraibi, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile [es].

Questo portò alla creazione dell'Alleanza Filantropica dei Caraibi, presentata nel settembre 2020 all'interno della Zona d'Azione SDG alle Nazioni Unite a New York. Tutto ciò si verificò dopo il catastrofico uragano di categoria 5 Dorian che aveva devastato le Bahamas [it]. In questo contesto, e grazie alla nostra esperienza maturata nei Caraibi con gli uragani e gli eventi legati al clima, fu facile trovare un accordo per far partire un progetto che contribuisse ad affrontare la minaccia esistenziale che il cambiamento climatico comporta per tutti nei Caraibi. Nel febbraio 2020, il CTPP prese vita… i semi cominciarono a mettere radici!

Talya Mohammed, stratega dello sviluppo. Foto concessa da Mohammed, utilizzata previa autorizzazione.

EL: Quanto ritieni importante la componente giovanile del progetto?

Talya Mohammed (TM): The youth component of this project is extremely vital for sustainability. Essentially, the project was conceptualised by youth members […] leading to the formulation of the CTPP. The youth voiced their concern about the lack of cohesive and united climate action in the Caribbean, with [localised] efforts in each island, but not set as a regional goal. We are the heart of the project, whilst the senior members are the soul.

Leading and interacting with the youth has been challenging and inspiring. Whilst they all are passionate about the cause, they are also highly involved in academic pursuits and/or entrepreneurship activities. Time management has been an early lesson of this high-paced, action-oriented project. It is phenomenal to witness the opportunities that they are all taking advantage of with globalisation and access, while still doing their part to contribute meaningfully to this project. Leading our team in Trinidad and Tobago has been a wonderful experience; encouragement and mentorship have been my role, which allows them to take the lead on ideas and implementation. Allowing them to spread their wings to make decisions and troubleshoot problems is important to develop their critical thinking, a necessary [skill] for them being able to lead projects, and take over and carry on the work.

Talya Mohammed (TM): La componente giovanile di questo progetto è fondamentale per la sostenibilità. In sostanza, il progetto è stato concepito da giovani […] il che ha portato alla formulazione del CTPP. I giovani hanno espresso le loro preoccupazioni per la mancanza di un'azione nei riguardi del clima che, nei Caraibi, fosse coesa e unitaria, con sforzi [localizzati] in ogni isola, ma senza che fosse stabilito un obiettivo a livello regionale. Noi siamo il cuore del progetto, mentre gli adulti ne rappresentano l'anima.

Il dirigere e l'interagire con giovani sono stati una sfida e un'ispirazione. Anche se tutti mettono molta passione nella causa, sono anche molto attivi in attività accademiche o imprenditoriali. La gestione del tempo è stata una delle prime lezioni di questo progetto, caratterizzato da un ritmo veloce e da molta azione. È bellissimo vedere le opportunità di cui tutti stanno approfittando grazie alla globalizzazione e alle possibilità di accesso, senza smettere di fare la propria parte per contribuire in modo significativo a questo progetto. Dirigere la nostra squadra a Trinidad e Tobago è stata un'esperienza meravigliosa; il mio ruolo è stato quello di motivare e orientare i partecipanti, e questo ha permesso loro di prendere l'iniziativa per quanto riguarda le idee e la loro attuazione. Il permettere loro di spiegare le ali per prendere decisioni e trovare soluzioni ai problemi è un aspetto importante perché sviluppino il senso critico, [capacità] necessaria perché possano dirigere progetti, prendere il testimone e continuare il lavoro.

EL: Che ruolo hanno avuto la tecnologia digitale e i social media?

RH: Digital technology has played a huge role […] keeping us all connected and in constant, easy communication. The ease in sharing documents, pictures and videos enabled us to organise events such as the CTPW very quickly and comprehensively. For me, the only real limitation in relying only on digital technology is the absence of personal interactions and related personal/social experiences, [which] gives us a better understanding of individuals, their communities and their society.

RH: La tecnologia digitale ha svolto un ruolo enorme […] ci manteneva tutti connessi e permetteva una comunicazione facile e costante. La facilità nello scambio di documenti, immagini e video ci ha permesso organizzare attività come il CTPW in modo rapido e completo. Secondo me, l'unico limite reale del dipendere unicamente dalla tecnologia digitale è che mancano sia l'interazione personale che lo scambio di esperienze personali e sociali collegate, [cose che] ci permettono di comprendere meglio le persone, le loro comunità e le loro società.

Una delle offerte educative della Settimana della Piantagione di Alberi dei Caraibi che è stata diffusa nei social media. Foto di Talya Mohammed, utilizzata previa autorizzazione.

TM: Without digital tools and supporting infrastructure, Caribbean Tree Planting Week would not be possible. It has been amazing to see [people] embracing technology to do the work and foster the […] relationships necessary [for] a project of this scale. [We did have] connection issues on each island, with Tropical Storm Elsa announcing herself suddenly and with severity. Other limitations [were] hardware reliability and resources in general to manage all the aspects of digital technology, both human and financial. The project is intensively volunteer-based [so] we have been working with many skilled, tech-savvy [people], [with everyone] doing their part and learning as we go to accomplish tasks.

TM: Senza strumenti digitali o un'infrastruttura a cui appoggiarsi, la Settimana della Piantagione di Alberi nei Caraibi non sarebbe possibile. È stato sorprendente vedere come [la gente] adotta la tecnologia per lavorare e stimolare così le […] relazioni necessarie [per] un progetto di questo livello. [Abbiamo avuto] problemi di connessione in tutte le isole, dato che la tormenta tropicale Elsa [it] è apparsa all'improvviso con forza. Alte limitazioni [sono state] l'affidabilità dell'hardware e, in generale, le risorse per gestire tutti gli aspetti della tecnologia digitale, quelli umani e quelli finanziari. Il progetto può contare su molti volontari [per cui] abbiamo lavorato con molte persone qualificate e con conoscenze tecnologiche, [tutti] fanno la loro parte e imparano strada facendo per portare a termine gli incarichi.

EL: Cosa ti piacerebbe ottenere con la Settimana della Piantagione degli Alberi nei Caraibi?

RH: Better public awareness and understanding of the importance of planting trees and the need to ACTIVELY protect our environment and cultural heritage. I want Caribbean people to really understand the benefits of trees. Trees enable us to breathe, give us clean water, reduce pollution, provide food, protection and homes for animals and humans, and much more. When we see trees through this broad lens, we will see how our collaboration in planting trees across the Caribbean enables us to address all 17 of the Sustainable Development Goals. Tree planting will not solve all the problems in the Caribbean, but it is an important seed to plant in addressing most.

RH: Maggiore conoscenza e comprensione da parte del pubblico in merito all'importanza di piantare alberi e la necessità di proteggere ATTIVAMENTE il nostro ambiente e il nostro patrimonio culturale. Desidero che gli abitanti dei Caraibi comprendano i benefici derivanti dagli alberi. Gli alberi ci permettono di respirare, ci danno acqua pulita, riducono l'inquinamento, forniscono alimento, protezione e rifugio ad animali ed esseri umani e molto altro ancora. Osservando gli alberi attraverso questa lente ci accorgeremo che la nostra collaborazione per piantare alberi in tutti i Caraibi ci permette di raggiungere i 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile. Piantare alberi non permetterà di risolvere tutti i problemi dei Caraibi, ma è un inizio importante per affrontarne la maggior parte.

“Pianta come una stella del rock”: giovani ambasciatori della piantagione di alberi a WIRRED nelle Barbados, lavorano con il motto “Un albero, un abitante”. Foto utilizzata previa autorizzazione.

EL: Vedi questo progetto ramificarsi in altre iniziative simili?

RH: YES! As we grapple with the serious social and economic implications of [COVID-19], our branches will be spread in other areas. We are committed to empowering Caribbean people, especially our women and children, who are disproportionately affected by the pandemic. We must empower Caribbean people to not only address the immediate COVID-related challenges that we face, but also to tackle the root causes […] that have persisted prior to COVID. This includes empowering Caribbean people to actively advocate for climate justice and defending Mother Earth and all human beings. We are actively seeking partnerships, as well as financial and in-kind resources to strengthen the work of philanthropic organisations that are actively empowering men, women and children across the Caribbean.

RH: SÌ! Mentre avremo a che fare con le gravi implicazioni sociali ed economiche [provocate dalla COVID-19], ci ramificheremo in altre aree. Siamo impegnati nell'emancipazione della popolazione dei Caraibi, in particolare le donne e i bambini, che sono stati colpiti in modo oltremodo duro dalla pandemia. Dobbiamo rafforzare il popolo dei Caraibi perché possa affrontare le sfide immediate, relazionate con la COVID, che gli si pongono davanti e le cause profonde […] presenti anche prima della COVID. Questo significa anche rendere più forti le persone perché difendano attivamente la giustizia climatica, la Madre Terra e gli esseri umani. Siamo alla ricerca di associazioni, risorse finanziarie e in natura per rafforzare il lavoro delle organizzazioni filantropiche che stanno attivamente aiutando gli uomini, le donne e i bambini in tutti i Caraibi.

TM: It must. [In most countries] the project was based upon existing projects or activities of non-profits and other organisations doing this work. What this project did was connect dots, [allowing] collaboration and learning from others. The next step would be building better connections in order to collate data for monitoring and evaluation of the project and its many moving parts through its many partners. This is essential for sustainability and monetisation and/or downstream activities and products that will be generated by the different trees being planted—especially in agro-processing and reporting on SDG 2: Zero Hunger.

TM: Così dev'essere. [Nella maggior parte dei paesi] il progetto si è basato su iniziative o attività già esistenti proposti da organizzazioni senza scopo di lucro e da altre che occupano di questo settore. Ciò che ha fatto questo progetto è stato unire dei punti, [ha permesso] la collaborazione e l'apprendimento da parte di altri. Il passo successivo sarebbe di creare delle connessioni migliori per confrontare i dati relativi allo svolgimento del progetto, alla sua valutazione e alle numerose parti mobili attraverso i suoi numerosi membri. Questo è fondamentale, da un lato, per la sostenibilità e la redditività e, dall'altro, per le attività e i prodotti derivati che saranno prodotti dai vari alberi che saranno piantati, in particolar modo per quanto riguarda le lavorazioni agricole e la presentazione di documenti sul ODS 2: Zero Fame.

10 luglio 2021: messa a dimora di alberi nel parco di recente inaugurazione Harmony Beach Park di Montego Bay (Giamaica), con la cantante e ambasciatrice della piantagione Jamila Falak (a sinistra) e un rappresentante della Corporazione dello Sviluppo Urbano. Tra gli alberi piantati ci sono l'ibisco (albero nazionale della Giamaica), il palosanto (fiore nazionale) e il mogano giamaicano. Foto di Rosalea Hamilton, utilizzata previa autorizzazione.

EL: Nei Caraibi si parla molto di cambiamento climatico, ma questo è un grande esempio di azione con effetti sul clima. Cos'altro consideri importante in questo momento?

RH: Climate Justice is very important. As we tackle climate change, we must consider issues such as fairness, equality, human rights, and the historical responsibilities for climate change. The Caribbean contributes less than one per cent to global greenhouse emissions, but we are increasingly bearing the burden of the environmental devastation that climate change events bring. We must actively advocate for the changes we want and invest the resources required to make [them].

RH: La giustizia climatica è molto importante. In riferimento al cambiamento climatico, dobbiamo tenere in considerazione questioni come l'equità, l'uguaglianza, i diritti umani e le responsabilità storiche del cambiamento climatico. I Caraibi contribuiscono con meno dell'1 % alle emissioni globali a effetto serra, ma allo stesso tempo affrontiamo sempre più il peso della devastazione ambientale che il cambiamento climatico porta con sé. Dobbiamo difendere attivamente i cambiamenti che desideriamo e investire le risorse necessarie per conseguirli.

TM: Public sector entities are understaffed and under-resourced themselves to implement and upkeep compliance. Yet we do host many conferences and talk shops. The CTPP was action-oriented, along with the action of education, which requires strategic communication tools […] as well as the use of digital media [to] ‘talk to the people’. United action is needed, hence the Caribbean Tree Planting Week was designed so that any Caribbean person can make a change by signing the letter.

TM: Le imprese del settore pubblico non hanno né personale né risorse sufficienti per applicare e mantenere gli accordi di conformità. Nonostante ciò, organizziamo molte conferenze e incontri. La CTPP aveva come obiettivo l'azione, insieme all'azione dell'educazione, che necessita di strumenti di comunicazione strategica […] e l'uso di strumenti digitali [per] ‘parlare con la gente’. C'è bisogno di un'azione congiunta, per cui la Settimana della Piantagione degli Alberi nei Caraibi è fatta in modo che ciascun cittadino delle isole può fare la differenza se appone la sua firma sulla lettera.

Altre azioni previste sono la raccolta di fondi per garantire la sopravvivenza degli alberi già messi a dimora e la capitalizzazione di tutte le attività successive alla piantagione degli alberi.

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