I notiziari e i giornali sono così pieni di notizie che non c'è stato spazio per il quarto sbiancamento [en, come tutti i link successivi] di massa della Grande barriera corallina in Australia negli ultimi sei anni. Le autorità del Parco marino della Barriera lo hanno confermato nel rapporto sulla salute della Barriera il 25 marzo 2022.
Non c'è stato lo stesso livello di attenzione che i media mainstream o i social rivolgono di solito a questi episodi, sia localmente che nel mondo. Hanno avuto più risalto la guerra in Ucraina, le alluvioni in Australia orientale, i dibattiti sul bilancio federale australiano prima delle elezioni nazionali in maggio, l'improvvisa morte dell'apprezzato giocatore di cricket Shane Warne e altre notizie sulle celebrità.
Il professor Terry Hughes, scienziato esperto della barriera corallina, si è rammaricato:
This week Will Smith gets more media coverage, for bad behaviour, than the ongoing decline of the world’s coral reefs.
How screwed up is that? https://t.co/aLuO2WpeAH
— Terry Hughes (@ProfTerryHughes) March 29, 2022
Questa settimana ha ricevuto più attenzioni mediatiche Will Smith per il suo comportamento scorretto, rispetto al continuo declino delle barriere coralline mondiali.
Quanto siamo messi male? https://t.co/aLuO2WpeAH
Il programma radiofonico “All things Considered” di NPR ha incluso una breve testimonianza:
LISTEN: Australia's Great Barrier Reef is suffering a massive bleaching event, reports @npratc. https://t.co/eJKI4pgMpq
“We need to learn from these bleaching events,” says WCS's @emilysdarling. “We need to change business as usual. We need to take action on #climatechange.” pic.twitter.com/iBFmcYFesR
— WCS (@TheWCS) March 25, 2022
ASCOLTATE: La Grande barriera corallina australiana sta soffrendo uno sbiancamento di massa, dichiara NPR.
“Dobbiamo imparare da questi episodi di sbiancamento”, dice @emilysdarling di WCS. “Dobbiamo cambiare il nostro modo di operare. Dobbiamo rimediare al #cambiamentoclimatico”.
È stato incluso questo commento di Emily Darling della Wildlife Conservation Society (WCS):
What jumps out at me is the frequency of these events. There's just been no recovery window for the corals.
Quello che mi balza all'occhio è la frequenza degli episodi. Non c'è tempo sufficiente perché i coralli tornino in salute.
Non tutti gli utenti dei social, però, sono convinti:
If I remember right the great barrier reef wasn't going to be around 20yrs ago because of climate change. https://t.co/VMpyLrphGF
— Kris Kinder (@kris_kinder) March 25, 2022
Se mi ricordo bene, la grande barriera corallina sarebbe dovuta sparire circa 20 anni fa per colpa del cambiamento climatico.
Dall'altro lato della nazione, il parlamentare federale Josh Wilson ritiene che danni simili alla Barriera Nigaloo nello stato dell'Australia Occidentale debbano avere più diffusione mediatica:
It’s right that bleaching of the Great Barrier Reef is a matter of enormous national and international concern, but marine heatwaves off the WA coast are also of grave ecological and biodiversity consequence. https://t.co/UfIlbaop0N
— Josh Wilson (@Josh4Freo) March 25, 2022
È giusto che lo sbiancamento della Grande barriera corallina sia una preoccupazione enorme a livello nazionale e internazionale, ma anche le ondate di “calore marino” al largo della costa occidentale hanno conseguenze gravi sull'ambiente e sulla biodiversità.
Il bilancio federale australiano è stato ridotto una settimana dopo l'annuncio dello sbiancamento. Nel corso del suo discorso, il ministro del tesoro Josh Frydenberg ha nominato il cambiamento climatico solo una volta. Tanti hanno condannato la scarsità d'investimenti aggiuntivi per contrastarlo. Il Climate Council si è rammaricato per questa mancanza:
THE 2022 Federal Budget has failed to deliver any meaningful commitments to address escalating climate change in Australia.
Nicki Hutley, Climate Councillor, leading economist and former Partner at Deloitte Access Economics, who was in today’s Budget lockup, has calculated that just 0.3% of total expenditure for 2021-2024 has been committed to climate change initiatives, falling even lower, to just 0.2% in 2024-2026.
Il bilancio federale 2022 non ha incluso alcun impegno per la gestione del cambiamento climatico in Australia.
Nicki Hutley, consigliera del Climate Council, economista di rilievo ed ex partner di Deloitte Access Economics, che è stata presente nell'aula riservata oggi per la presentazione del bilancio, ha calcolato che solo lo 0,3% delle spese totali tra 2021 e 2024 saranno destinate alle iniziative per il cambiamento climatico e diminuiranno allo 0,2% tra 2024 e 2026.
L'Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEFA), favorevole alle energie rinnovabili, ha dato una risposta cupa al riguardo. Nonostante il governo federale dica di impegnarsi negli investimenti per l'energia e la riduzione delle emissioni, è stato discusso che:
In Australia's 2022-23 Budget, spending on climate is reducing over the next four years, and spending on LNG, gas, carbon capture and storage, and ‘clean’ but not necessarily ‘green’ hydrogen has increased.https://t.co/b1cftmzKMr #auspol #ClimateCrisis #energy
— IEEFA_AsiaPacific (@IEEFA_AsiaPac) March 30, 2022
Nel bilancio 2022-2023, le spese sul cambiamento climatico si ridurranno nei prossimi quattro anni; mentre sono incrementate le spese sul gas naturale liquefatto (GNL), sulla cattura e lo stoccaggio di CO2, sull'idrogeno “pulito” ma non necessariamente “verde”.
In “The Conversation”, gli scienziati della James Cook University del north Queensland hanno evidenziato un altro aspetto inusuale dello sbiancamento:
This is the first time the reef has bleached under the cooling conditions of the natural La Niña weather pattern, which shows just how strong the long-term warming trend of climate change is.
Questa è stata la prima volta in cui la barriera si è sbiancata durante il raddreddamento dovuto al fenomeno climatico naturale La Niña; ciò dimostra quanto sia forte la tendenza del riscaldamento globale a lungo termine.
Per pura coincidenza, la delegazione di monitoraggio dell'UNESCO era in visita in Australia per decidere se classificare la barriera corallina come “sito a rischio” del Patrimonio dell'umanità:
UNESCO’s World Heritage Centre and IUCN (International Union for Conservation of Nature) will undertake a mission to Australia’s Great Barrier Reef from 21 to 30 March 2022 to assess its state of conservation and a long-term sustainability plan for its protection.
Il Comitato per il Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO e l'IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) saranno impegnati in una missione nella Grande barriera corallina australiana dal 21 al 30 marzo 2022 per verificare lo stato di conservazione e un programma di sostenibilità a lungo termine per la sua protezione.
Nel luglio 2021, la ministra per l'ambiente Sussan Ley era riuscita a evitare questo risultato potenzialmente imbarazzante.
In un altra zona dell'Australia orientale, nella spiaggia Bondi di fama internazionale a Sydney c'è stato un altro episodio collegato al cambiamento climatico:
Sorry but unprecedented won’t cut it anymore. #bondibeach pic.twitter.com/UbYLUe6NTt
— caroline pegram (@caroline_pegram) April 2, 2022
Scusate ma “senza precedenti” non è più vero.
Nel frattempo, l'ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) ha avvertito che “limitare il riscaldamento globale a 1,5°C non è più fattibile”.
Craig Foster, ex calciatore e attivista per i diritti umani, è stato solo uno dei tanti a sottolineare l'urgenza:
‘The world can still hope to stave off the worst ravages of climate breakdown but only through a “now or never” dash to a low-carbon economy and society..a final warning for governments on the climate.’
And Australia is going backwards.
It’s criminal. https://t.co/YUWgvMJWd3
— Craig Foster (@Craig_Foster) April 4, 2022
“Il mondo può ancora sperare di prevenire le devastazioni della crisi climatica, ma solo attraverso una convinzione che “ora o mai più” si corra verso un'economia e una società a basse emissioni… l'ultimo avvertimento per i governi sul clima.”
E l'Australia sta camminando all'indietro.È da criminali.