
Foto di Stanley Dai. Usata liberamente tramite la licenza di Unsplash.
Il suicidio di una coppia gay in Armenia lo scorso 20 ottobre ha dato il via a una serie di dibatti, condannando l'omofobia diffusa [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] in tutto il paese.
La coppia, che stando alle inchieste locali si è gettata da un ponte, aveva subito molestie online. Alcui ne hanno addirittura giustificato la morte per via del loro orientamento sessuale.
PINK Armenia, una nota associazione per i diritti LGBTQ+, ha scritto: “Consideriamo inaccettabile giustificare la perdita di vite umane. Questi giovani uomini avevano ancora tanti anni di vita davanti a loro, ma, a causa dell'intolleranza nei loro confronti, hanno commesso un atto così tragico. Le persone LGBT conoscono bene la sensazione di sentirsi isolati e non compresi dalla famiglia e dalla società. Questa tragica vicenda dimostra ancora una volta che le persone LGBT in Armenia non sono al sicuro e non sono protette né dalla società, né dallo stato.”.
Tbilisi Pride, un'altra associazione per i diritti queer, ha inviato un messaggio di solidarietà su Twitter:
We are saddened to hear such devastating news from our neighboring country. Our deepest condolences and solidarity go out to the #LGBT community in #Armenia.
Homophobia, hate & violence have no place in any society! https://t.co/XtbNEoi3dD
— Tbilisi Pride (@TbilisiPride) October 21, 2022
Ci rammarica profondamente apprendere di una notizia così devastante dal nostro paese limitrofe. Le nostre più sentite condoglianze e la nostra solidarietà alla comunità #LGBT in #Armenia.
L'omofobia, l'odio e la violenza non hanno posto in nessuna società!
Stando all’inchiesta [hy] di Epress.am, la coppia ha condiviso delle foto che li ritraggono insieme su Instagram con la didascalia: “Per sempre felici e contenti. La scelta di condividere queste foto e di ciò che faremo a seguire è stata presa insieme”. In una delle foto la coppia mostra le fedi nuziali, in un'altra indossano maschere per il viso.
The amount of hate the LGBT community & allies receive for their orientation and for speaking about homophobia in Armenia is troubling. The homophobes silence any discussion concerning homophobia. Armenia is not a safe country to talk about these issues, let alone come out!
— Andranik Shirinyan 🇦🇲 (@Shirinyan) October 23, 2022
Il livello di odio che i membri della comunità LGBT e gli alleati ricevono per il loro orientamento sessuale e per parlare apertamente di omofobia in Armenia è preoccupante. Gli omofobi zittiscono ogni discussione sull'omofobia. L'Armenia non è un paese sicuro in cui parlare di questi problemi, figuriamoci fare coming out!
La pessima storia dell'Armenia nei confronti dei diritti LGBTQ+ è stata registrata di recente nell'annuale Rainbow Europe Map and Index. Stando all'Indice, l'Armenia era quasi in fondo alla lista, classificandosi 47esima su 49 paesi in lista.
Riflettendo sulla tragedia, Mika Artyan, autore dei blog GayArmenia e Unzipped, ha scritto: “Non è un buon momento, questo sentiamo dire o diciamo a noi stessi. Ma è sempre un buon momento per parlare dei diritti umani. Altrimenti, il “momento buono” non arriverà mai.”.