Il figlio del presidente del Tagikistan è l’uomo dietro il successo della nazionale di calcio nella Coppia d’Asia
I membri della nazionale di calcio del Tagikistan mentre cantano l’inno nazionale prima della partita contro il Libano nella Coppa d’Asia in Qatar. Screenshot dal canale YouTube della AFC Asian Cup. Fair use.
La nazionale di calcio del Tagikistan ha fatto notizia nella Coppa d’Asia [it] in Qatar per aver raggiunto i quarti di finale del torneo. Per i “Leoni” del Tagikistan era la prima partecipazione in un torneo internazionale di primo livello, una prova che hanno passato a pieni voti. Poco dopo la partita contro la Giordania nei quarti di finale, il presidente della Federazione Calcistica del Tagikistan, Rustam Emomali [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] ha incontrato i giocatori nella capitale qatariota di Doha, lodando la loro storica impresa ed evidenziando [tg] come abbiano conquistato “il cuore di milioni di sostenitori dentro e fuori del Tagikistan.
Di seguito un video di YouTube dell’incontro tra Rustam Emomali e la nazionale di calcio.
Il viaggio di Emomali a Doha e il suo incontro con i giocatori è stato il simbolo della crescita del calcio tagico negli ultimi dieci anni. L’incredibile prestazione della nazionale di calcio è un motivo di festa tanto per la famiglia Emomali, quanto per tutti gli altri. L’ascesa del sistema calcistico in Tagikistan è proseguita di pari passo con quella di Emomali, che ci si aspetta prenda il posto dell’attuale presidente: suo padre, Emomali Rahmon [it].
Fino a questo torneo, sin da quando ha conquistato l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991, il Tagikistan non era mai riuscito a raggiungere le fasi finali di nessuna competizione internazionale di livello. Le opache sorti del calcio tagico hanno cominciato a cambiare quando gli occhi di Emomali vi si sono posati addosso.
Nel 2007 è stato co-fondatore della FC Istiklol [it], una società calcistica con sede nella capitale del Tagikistan, Dushanbe, che ha stabilito il record per il numero di vittorie nella Tajik Premier League, la Tajik Cup e la Tajik Super Cup, dominando tutti i tornei nazionali. Emomali è stato capitano della squadra e vi ha militato come attaccante, inducendo i tifosi a credere che l’Istiklol ricevesse trattamenti di favore dagli arbitri e spingendoli a protestare contro le loro dubbie scelte in favore della società della capitale.
Emomali ha concluso la sua carriera calcistica nel 2012, anno in cui è stato nominato presidente della Tagikistan Football Federation. Da quel momento ha scalato le gerarchie di governo diventando sindaco di Dushanbe e presidente dell’Assemblea Nazionale. Oltre ad occupare contemporaneamente queste due alte cariche di governo, Emomali è tutt’ora alla guida della Federazione Calcistica.
Il suo coinvolgimento emotivo ed economico nel calcio tagico è stato sotto gli occhi di tutti dopo la sensazionale vittoria dei “Leoni” sulla nazionale degli Emirati Arabi Uniti nei playoff.
Di seguito un video di Instagram della festa dei giocatori del Tagikistan dopo la vittoria contro la squadra degli Emirati Arabi Uniti.
Emomali ha annunciato [ru] che i giocatori riceveranno un premio di 450.000 dollari per essersi qualificati per i playoff e aver vinto contro gli Emirati Arabi Uniti; ha inoltre promesso altri 200.000 dollari per una eventuale vittoria nei quarti di finale. La favola dei “Leoni” si è conclusa con una sconfitta per 1-0 contro la Giordania. Indipendentemente da questo risultato, si è registrato un sostegno unanime da parte del pubblico verso gli eroi nazionali, che hanno superato ogni aspettativa.
L’impresa della nazionale infonderà fiducia e ottimismo in tutti coloro che stanno lavorando sul programma di sviluppo del calcio nazionale, chiamato “Orzu-2026 [tg]” (Sogno-2026). Approvato nel 2022, si prefissa l’ambizioso obiettivo della qualificazione [tg] per la Coppa del Mondo del 2026. Dopo la straordinaria competizione disputata dalla squadra nella Coppa d’Asia, c’è un’eccitazione palpabile e la convinzione che l’obiettivo possa essere alla portata.
