Con la crescita dell'industria del turismo in Albania aumenta il rischio di sfruttamento sessuale minorile, avverte un nuovo rapporto

Durrës è una delle destinazioni balneari turistiche in Albania. Foto di Genti Behramaj, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons.

Mentre il turismo inizia a giocare un ruolo sempre più significativo nell'economia albanese, una ONG albanese avvisa che l'industria dei viaggi e del turismo, che contribuisce fortemente allo sfruttamento economico e sessuale dei bambini, potrebbe mettere a rischio la popolazione giovanile del paese.

Nel rapporto pubblicato recentemente, il Child Rights Centre Albania [en, come i link seguenti] (centro albanese per i diritti dei bambini, CRCA/ECPAT Albania) ha espresso a preoccupazione che le autorità del settore turismo e della protezione per l'infanzia abbiano informazioni e conoscenze insufficienti sul legame che lega l'industria del turismo e dei viaggi allo sfruttamento sessuale minorile. Il rapporto rappresenta la prima ricerca condotta in Albania in merito allo sfruttamento minorile nell'industria del turismo.

Lo sfruttamento sessuale dei bambini nel settore dei viaggi e del turismo mette a rischio i bambini più vulnerabili. La nostra ultima ricerca “sfruttamento sessuale dei bambini nel settore dei viaggi e del turismo in Albania” dimostra come fino al 40% dei bambini viva in povertà, di cui un 14% in assoluta povertà!

Il turismo contribuisce allo sviluppo dell'economia della nazione, specialmente in settori come viaggi, cultura, gastronomia ed ospitalità. Solo ne 2021 l'Albania ha ricevuto più di 5, milioni di turisti, soprattutto dall'Unione Europea.

Ma, come rivela la ricerca di CRCA/ECPAT Albania:

“Child poverty remains one of the major issues for the exercise of the rights of the child, affecting at least 40 percent of children. The development of travel and tourism sector in Albania and the increase of both local and foreign tourists has amplified the risks of sexual exploitation of children in the tourism. In recent years, Albania has recorded an increase in sexual crimes against children, including the sexual exploitation of children in prostitution, while trafficking for the purposes of economic and sexual exploitation continues to affect a high number of children.”

“La povertà infantile resta uno dei problemi principali per l'esercizio dei diritti dei bambini, interessando almeno il 40% degli stessi. Lo sviluppo dei settori dei viaggi e del turismo in Albania e l'aumento dei turisti locali e stranieri ha amplificato i rischi di sfruttamento sessuale minorile nel turismo. Negli ultimi anni l’Albania ha registrato un aumento nei crimini sessuali contro i minori, tra cui lo sfruttamento sessuale di bambini nella prostituzione, ed il traffico a scopi di sfruttamento economico e sessuale continua ad interessare un alto numero di minori.”

Secondo CRCA/ECPAT Albania è evidente come nessun società albanese nel settore dei viaggi e del turismo abbia firmato il  Codice di condotta per la protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale nei viaggi e nel turismo. Lo stesso settore non si è mai impegnato nella lotta contro lo sfruttamento sessuale minorile ne’ fornisce alcuna informazione in merito alla protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale.

Altin Hazizaj, Chief Executive Officer di CRCA/ECPAT Albania, ha dichiarato ad un evento pubblico a Tirana nel Settembre 21, rendendo noti i risultati dello studio:

“The main recommendations of the study focus on the development of new laws, policies and programs by the travel and tourism industry and the child protection system, aiming to put the protection of children from sexual exploitation at the center of all the initiatives, while law enforcement agencies and tourism operators should increase the level of information and training of staff on this issue, including the membership of hotels in the Code.”

“La principale raccomandazione dello studio si focalizza sullo sviluppo di nuove leggi, politiche e programmi da parte dell'industria del turismo e del sistema di protezione dell'infanzia che tendano a mettere al centro di tutte le iniziative la protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale, mentre le forze dell'ordine e gli operatori di turismo dovrebbero aumentare il livello di informazione ed addestramento del personale in merito, comprendendo nel codice il personale degli alberghi.”

Il termine comune usato per lo sfruttamento sessuale minorile nel contesto dei viaggi e del turismo (SECTT) è “turismo sessuale minorile.” Nel suo rapporto CRCA/ECPAT Albania mette in guardia sulla mancanza di chiarificazione della natura criminale dello sfruttamento sessuale minorile, in quanto ciò che il nome implica è che questi crimini siano invece una qualche forma di “turismo”, reiterando la definizione del problema usata dai fondatori del codice, che dichiara:

SECTT is not another form of tourism, it is a crime – and should be named as such. Offenders who abuse and exploit children are not ‘sex tourists’ – they are criminals.

il SECTT non è un'altra forma di turismo, è un crimine – e come tale dovrebbe essere chiamato. I colpevoli che abusano e sfruttano i bambini non sono “turisti del sesso” – sono criminali.

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