Giamaica: si immettono pesci nel fiume Cobre dopo alcuni incidenti inquinanti. Finisce così?

Inquinamento del fiume Cobre, 2022, Giamaica. Fotografia gentilmente concessa dal Jamaica Environment Trust.

Nella “Terra del Legno e dell'Acqua” (Xaymaca, nome taino dell'isola), gli abitanti sono orgogliosi dei loro bei fiumi e cascate. Le cataratte del fiume Dunn sono tra le principali attrazioni turistiche della Giamaica [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] e ci sono magnifiche zone costiere molto popolari tra i giamaicani.

Tuttavia, i fiumi giamaicani [it] affrontano sfide senza precedenti, come gravi e prolungate siccità, conseguenza del cambiamento climatico. Il fiume che alimenta le cascate Somerset Falls, un'attrazione famosa, si è seccato ed è stato chiuso. Anche se a volte i corsi d'acqua spariscono sotto terra durante la stagione secca, il direttore del parco ha spiegato che la chiusura è stata causata dell'assenza dell'attesa stagione delle piogge in aprile. Tra le attività umane che colpiscono i corsi d'acqua ci sono la deforestazione, l'industria estrattiva – come ad esempio quella di sabbia (legale e illegale), lo sversamento di rifiuti e anche l’avvelenamento di un fiume nell'est della Giamaica causato da residenti che desideravano pescare, cosa che non è nemmeno nuova.

Uno dei fiumi più colpiti negli ultimi anni è il secondo più lungo dell'isola, il fiume Cobre. Nel 2019, 2021 [it] e di nuovo nel 2022, nel fiume sono stati presumibilmente riversati scarichi provenienti dal vicino impianto di trattamento della bauxite gestito dalla società West Indies Alumina Company (WINDALCO) di proprietà della UC Rusal. L'Agenzia Nazionale dell'Ambiente e della Pianificazione (NEPA), agenzia governativa, ha reso noto che WINDALCO aveva “perso di vista le sue procedure” durante gli eventi inquinanti del 2022 e che l'impresa sarebbe stata messa di fronte alle sue responsabilità e processata. Al momento, ci sono tre procedimenti giudiziari in corso promossi da NEPA contro WINDALCO (del 2019, 2021 e 2022).

In ogni occasione, l'inquinamento dei bacini di contenimento dell'impresa ha provocato la morte di pesci e la perdita di mezzi di sussistenza delle comunità che dipendono dal fiume, oltre che il continuo degrado della zona circostante il fiume. Nel gennaio 2023, WINDALCO ha iniziato la costruzione di un nuovo invaso per gli scarichi, allo scopo di evitare nuovi sversamenti. Dopo l'evento del 2022, il presidente del consiglio di amministrazione di NEPA ha osservato che era stato dato all'impresa “tempo sufficiente per rispettare i termini e le prescrizioni contenuti nelle autorizzazioni ambientali rilasciate per lo sfruttamento del giacimento”.

Il 30 giugno 2023 WINDALCO ha cominciato a ripopolare il fiume con pesci, con la consulenza della Divisione della Pesca della Giamaica e le indicazioni di uno studio di consulenze ambientali indipendente non identificato, ingaggiato dalla WINDALCO. Secondo quanto segnalato dall'organizzazione non governativa Fondo per l'Ambiente della Giamaica (JET), che supervisiona la situazione insieme ad un'altra ONG giamaicana, Freedom Imaginaries, e all'organizzazione comunitaria Friends of the Rio Cobre, non è chiaro se l'operazione è stata eseguita secondo queste valutazioni.

JET ha diffuso immediatamente un comunicato stampa esprimendo la sua preoccupazione per come era stato eseguito il ripopolamento. Sia JET che la comunità hanno affermato di non essere stati informati con anticipo e che gli abitanti sono stati sorpresi dall'apparizione di uomini con secchi di pesci. In totale, sono stati introdotti nel fiume 4.000 avannotti di tilapia. È stato detto che, in seguito, alcuni pesci erano morti, ma la notizia non è stata confermata.

JET ha anche affermato che il ripopolamento che, secondo WINDALCO, sarà eseguito in quattro fasi, è stato compiuto senza informare i pescatori sul tipo di pesci che venivano introdotti né dando altre indicazioni in merito. La mancanza di trasparenza in tutta la questione continua a essere motivo di grande preoccupazione. Nonostante l'invio di numerose lettere a NEPA per chiedere una copia del rapporto di valutazione ecologica, JET afferma di non averlo ricevuto.

Intanto, sono capitate strane cose da un punto di vista politico. Il giorno in cui è stata diffusa la notizia del ripopolamento, il leader del partito all'opposizione Partito Nazionale del Popolo, Mark Golding, ha pubblicato un tweet che ha sorpreso e confuso molti:

Oggi ho fatto visita ai cittadini di Kent Village e delle comunità attorno al fiume Cobre.

La devastazione è tremenda e si estende di gran lunga oltre l'inquinamento del fiume e la morte della vita marina.
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Promessa fatta. Promessa rispettata.
L'anno scorso, uno sversamento molto ingente di residui tossici dalla Windalco ha provocato una disastrosa moria di pesci che ha distrutto i mezzi di sussistenza di molte persone. In quel momento sono giunto a un accordo con Donnie Bunting per fornire giovani pesci per ripopolare il fiume Cobre. Oggi sono contento di poter dire che, nonostante tutta la procedura sia durata troppo, le autorità lo hanno finalmente permesso. Questo è solo uno dei molti passi che continueremo a fare perché le leggi e la legislazione vengano attualizzate per proteggere le persone e l'ambiente. Grazie a Lenroy James per essere stato lì questa mattina a mio nome.

Su Twitter, un giamaicano ha commentato con ironia la svolta politica che aveva preso la discussione, in riferimento ai pesci “verdi” (Partito Laburista della Giamaica) e “arancioni” (Partito Nazionale del Popolo):

Io non sapevo che i pesci immessi nel fiume erano in alcuni casi verdi e in altri arancioni. Mi hanno detto che erano pesci normali. Alcuni sono morti e ne abbiamo tratto conclusioni precipitose. Perché alcuni sono così stupidi, politicamente? Dio mio!

In seguito, l'amico di Golding, Donnie Bunting, imprenditore e pescicoltore, ha espresso le sue opinioni su come avrebbe potuto ricostituire la popolazione di pesci del fiume e con che tipo di tilapia. Con i dovuti permessi, si è offerto di fornire i pesci gratuitamente:

Donnie Bunting si offre di ripopolare gratis il fiume Cobre.
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L'imprenditore Donnie Bunting si è offerto di ripopolare il fiume Cobre con un tipo speciale di tilapia, adatta al corso d'acqua, con la condizione che gli Amici del Fiume Cobre siano l'organizzazione responsabile del tentativo di ripopolamento.

Qual è la situazione attuale? Dopo l'intervento del 30 giugno non ci sono state novità e non si sa né quando né dove continuerà il ripopolamento. Le organizzazioni della società civile hanno sollecitato una riunione con le autorità. La direttrice esecutiva di JET, Theresa Rodríguez-Moodie, ha segnalato tramite SMS a Global Voices:

Following the start of the restocking of the Rio Cobre, JET, Friends of Rio Cobre, Freedom Imaginaries and Jamaicans for Justice reached out to NEPA requesting an urgent meeting with themselves and representatives from the National Fisheries Authority (NFA), the Jamaica Bauxite Institute (JBI) and any other relevant agency. The primary objective of this meeting was for us to gain a better understanding of the plans with respect to the restocking of the Rio Cobre. The request was acknowledged but the date proposed to meet was not suitable and NEPA was to suggest a new date. JET followed up on July 13 but we have had no response since.

Dopo l'inizio del ripopolamento del fiume Cobre, JET, Amici del fiume Cobre, Freedom Imaginaries e Jamaicans for Justice si sono messi in contatto con NEPA per sollecitare una riunione urgente con loro e con rappresentanti dell'Autorità Nazionale della Pesca, l'Istituto della Bauxite di Giamaica e qualsiasi altro organismo competente. L'obiettivo principale di questa riunione era conoscere meglio i progetti di ripopolamento del fiume Cobre. È stata accettata la richiesta, ma la data proposta per la riunione non andava bene e NEPA avrebbe dovuto suggerire una nuova data. JET ha fatto un altro tentativo il 13 luglio ma, da allora, non abbiamo ricevuto alcuna risposta.

Diana McCaulay, fondatrice di JET e attivista ambientale, ha fatto riferimento a una questione preoccupante, inerente le specie stesse dei pesci. La tilapia è una specie alloctona e invadente. Le specie autoctone sarebbero la perca, il gambero di acqua dolce, i gamberetti, la triglia e il pesce vampiro. Nella sua rubrica intitolata “Chi parla in nome del fiume?” McCaulay ha osservato:

Undoubtedly, restocking the Rio Cobre with a species common in Jamaican rivers is best for the fishers. But where is the voice of the agency set up to speak for the river itself – the National Environment and Planning Agency (NEPA)?

The various species of Tilapia brought into Jamaica are native to Africa, and they are a well-documented invasive species in other parts of the world. Here, as in many places, even where they were not deliberately introduced to rivers, they escaped to rivers and streams from fish ponds, and soon, native species were extremely rare.
Nor are Tilapia the only invasive species to be found in our rivers. We also have Australian redclaw and catfish and, perhaps, many others.

Why should we care? Simply put, invasive species impoverish complex food webs, threaten biological diversity, cause extinctions, and reduce ecological resilience.

Senza dubbio, ripopolare il fiume Cobre con una specie comune nei corsi d'acqua giamaicani è la cosa migliore per i pescatori. Ma, dov'è il parere dell'agenzia creata per parlare in nome del fiume stesso, l'Agenzia Nazionale dell'Ambiente e della Pianificazione (NEPA)?

Le diverse specie di tilapia introdotte in Giamaica sono originarie dell'Africa e costituiscono una specie invasiva ben documentata in altre parti del mondo. Qui, come in molti altri luoghi, anche dove non sono state introdotte volontariamente nei corsi d'acqua e sono finite nei fiumi e nei ruscelli fuoriuscendo dai bacini delle piscicolture, le specie autoctone sono diventate subito estremamente rare.

La tilapia non è nemmeno l'unica specie invasiva presente nei nostri fiumi. Ci sono anche il pesce re e il siluro australiano e, a volte, molte altre.

Perché è importante? Brevemente, le specie invasive impoveriscono le complesse reti trofiche, minacciano la diversità biologica, causano estinzioni e riducono la resistenza ecologica.

In seguito, l'ambientalista ha tweettato:

Non voglio sentire PIÙ NEMMENO UNA PAROLA sulla trasparenza di questo governo in merito al fiume Cobre.

C'è di più, a questo punto rimangono ancora domande alle quali manca una risposta, anche se in un'intervista radiofonica il ministro Matthew Samuda ha descritto la procedura di ripopolamento come “l'inizio della fine” della questione.

Ma questo non è tutto. I pescatori continuavano ad essere nervosi, ma un comunicato riguardante pesci morti in maggio è stato scartato dall”Agenzia Nazionale dell'Ambiente e della Pianificazione Territoriale (NEPA) dopo un'indagine. Il 16 luglio è stata scoperta un'altra moria di pesci in un altro ramo del fiume Cobre. I pescatori hanno avvertito che l'acqua, più in basso e vicino a un complesso industriale, aveva “un aspetto nero“. L'ultimo comunicato dei media cita NEPA, che ha confermato trattarsi di scarichi di una fabbrica vicina non identificata e che, il 18 luglio, aveva notificato all'impresa un avviso di ripristino. NEPA afferma che potrebbe prendere nuove misure.

Mentre il fiume sta lottando per il proprio recupero, la gente del luogo dovrà aspettare fino a dicembre di quest'anno per poter tornare a pescare. Nel frattempo, si spera che l'importante episodio di inquinamento del 2022 sia l'ultimo per questo bel fiume e che questi possa iniziare a rigenerarsi.

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