“Oggi l'Ucraina, domani Taiwan”: è un paragone che davvero può reggere?

“Oggi l'Ucraina, domani Taiwan” è una frase che si sente spesso a Taiwan, alludendo ai punti che le minacce di Russia e Cina hanno in comune per i due paesi. Ma il paragone ha senso?

Mentre l'Ucraina è stata invasa due volte dalla Russia – nel 2014 e 2022 – e continua a combattere militarmente, diplomaticamente e politicamente con Mosca, Taiwan vive sotto la minaccia dell'invasione della Cina dal 1949, ma fino ad ora ha congelato uno status quo che gli garantisce la pace. Però ora navi ed aerei cinesi violano regolarmente i suoi spazi aerei e marittimi e la retorica di guerra è aumentata, soprattutto da quando Xi Jinping è salito al potere in Cina nel 2012.

Perciò, la situazione di Taiwan, isola con 23 milioni di abitanti, può venire paragonata a quella dell'Ucraina, con la sua popolazione di oltre 40 milioni di persone [en, come i link seguenti] e che confina sia con la Russia che con l'Europa? Global Voices ha chiesto una risposta a  questa domanda a Yurii Poita, esperto ucraino sulla Cina che risiede attualmente a Taipei come ricercatore ospite dell’ Institute for National Defence and Security Research. L'intervista è avvenuta in russo su Zoom dopo diverse conversazioni a Taipei. Le risposte di  Poita sono state tradotte e modificate in stile e lunghezza.

Yurii Poita. Foto usata con permesso.

Filip Noubel (FN):  Si parla molto di “Oggi Ucraina, domani Taiwan” in merito al fatto che Taiwan dovrebbe fare tesoro dell'insegnamento ucraino a seguito dell'invasione russa su vasta scala, in quanto non si può escludere un futuro simile attacco da parte della Cina. Cosa ne pensa di questo paragone?

Yurii Poita (YP) I think it is valid because both countries share the same geopolitical context: A large country denies the right of its neighbour to be independent, because it believes it must extend its influence over them, including by using military means. The key question is what do we expect from such a comparison. This also a question Beijing asks itself: It tries to destroy alliances, to demoralize Taiwanese people and their leadership based on the following narrative: “The US caused Ukraine to rebel against Russia, and if you want to avoid becoming a second Ukraine, you must cooperate and compromise with China.”

For Taiwan and the West, this question means that the island must get ready for such a scenario, because deterrence does not always work. Taiwan has learned a lot from Ukraine's experience in many areas including strategy, military readiness, civil preparation in case of war. Regarding strategy, now all scenarios are possible, including things that seemed very unlikely before. Besides, global trade and economic integration are not enough to prevent a war, an important lesson to remember. Words turn into actions: if one country goes on for decades saying that another country has no sovereignty, no language of its own, it can act upon those words. As for the military, Russia and Ukraine represent an invaluable study case for Taiwan to observe the use of weapons and strategies, the notion of asymmetric warfare being deployed in the field, the need of conventional weapons such as tanks and planes, the use of HIMARS system that Taiwan has commissioned, the essential role of and protection against drones, the crucial importance of stocking ammunitions for long periods of times.

Overall, there are more similarities than differences between Taiwan and Ukraine in this regard, and Taiwan's parters are also learning from the Ukrainian experience to provide support to the island.

Yurii Poita (YP) Penso sia valido, perché ambedue i paesi condividono lo stesso contesto geopolitico: un grosso Paese nega il diritto all'indipendenza dei propri vicini, perché pensa di dover estendere la propria influenza su di loro anche usando mezzi militari. La questione chiave è cosa ci aspettiamo da questo paragone. Questa è una domanda che si pone anche Pechino: tenta di distruggere le alleanze, di demoralizzare il popolo taiwanese e i loro governanti asserendo che “gli Stati Uniti hanno causato la ribellione dell'Ucraina verso la Russia, e se volete evitare di diventare una seconda Ucraina dovete collaborare con la Cina e scendere a compromessi.”

Per Taiwan e l'Occidente questa domanda significa che l'isola deve prepararsi a questo scenario, perché la deterrenza non sempre funziona. Taiwan ha imparato molto dall'esperienza ucraina in molti settori tra cui strategia, preparazione militare, preparazione civile in caso di guerra. Per quello che concerne la strategia, oggi è possibile qualsiasi scenario, anche quelli che sembravano improbabili in precedenza. Inoltre, il commercio globale e l'integrazione economica non sono sufficienti a prevenire una guerra, e questa è una lezione importante da ricordare. Le parole si trasformano in azione: se un Paese va avanti per anni dicendo che un altro Paese non ha sovranità ed una propria lingua, può agire basandosi su queste parole. Per quanto riguarda l'aspetto militare, Russia ed Ucraina rappresentano un caso prezioso per Taiwan di studiare l'uso di armi e strategie, la nozione di guerriglia asimmetrica sul campo, la necessità di armi convenzionali come carri armati ed aerei, l'uso di sistemi HIMARS che Taiwan ha ordinato, il ruolo essenziale dei, e di protezione dai, droni, l'importanza cruciale di ammassare munizioni con sufficiente anticipo.

Inoltre, tra Taiwan e l'Ucraina ci sono più similitudini che differenze in merito, ed anche i partner di Taiwan stanno apprendendo dall'esperienza ucraina come dare supporto all'isola.

FN: Su cosa si concentrano i governanti di Taiwan quando analizzano o discutono dell'Ucraina? E Taiwan, come sta espandendo i propri rapporti con l'Ucraina?

 YP: Taiwan is constantly holding conversations to learn from Russia's full-scale invasion of Ukraine. It extended military service duration and incorporated the concept of “All round defence.” Of course we can't know all the details, as they fall under state security secrets, thus experts cannot disclose classified information.

One important issue is solidarity in times of war, a topic often discussed in Taiwan when analyzing Ukraine. Ukraine could have easily fallen into opposite camps as a society, given that certains segments of Ukraine were looking rather positively at Russia until February 2022. Yet this did not happen. Taiwan's task is to make sure its society, where people have divergent views on China, remains united in case of an invasion, does not surrender and trusts its government.

Taiwanese experts also often ask why Ukraine was not ready for the invasion, why Russian troops were initially able to enter deep into Ukrainian territory, why Ukrainian population was not evacuated on time, and why air-missiles were not bought on time and in sufficient numbers?

What is often discussed is how Ukraine managed to gain full support from Western allies. Because in the West, the case of Ukraine and Russia is very black and white, and clear: Russia is the aggressor, Ukraine is the victim and needs assistance.  Should China invade Taiwan, which most countries recognized from the point of view of international law, as being part of China, support for Taiwan would not be as black and white as is now the case for Ukraine. That is a substantial difference.

Finally, Taiwanese observers want to know how Ukraine managed to link and manage together defense forces and civil society to prevent an invasion, when it is clear that military troops are not enough and thus, society must also join in the effort as civil defence or as volunteers. The military is usually quite conservative, and very unwilling to open up, so how to reach a point where both sides complete each other is a real challenge. In Ukraine, we managed to train jointly military professionals and civilians.

 YP: Taiwan mantiene contatti costanti per tenersi informata in merito all'invasione su ampia scala dell'Ucraina da parte della Russia. Ha esteso la durata del servizio militare ed incorporato il concetto di “difesa a tutto tondo“. Ovviamente non possiamo conoscere i dettagli, che rientrano nei segreti per la sicurezza nazionale, per cui gli esperti non possono rendere note le informazioni classificate.

Una questione importante è la solidarietà in tempo di guerra, una questione discussa di frequente a Taiwan quando si analizza il caso Ucraina. L'Ucraina avrebbe potuto facilmente suddividersi come società, poiché parte del Paese guardava in maniera abbastanza positiva alla Russia sino al febbraio 2022. Eppure questo non è avvenuto. Il compito di Taiwan è di assicurarsi che la sua società, in cui le persone hanno punti di vista diversi in merito alla Cina, resti unita in caso di invasione, non si arrenda ed abbia fiducia nel proprio governo.

Gli esperti taiwanesi si domandano inoltre perché l'Ucraina non fosse pronta per l'invasione, perché le truppe russe siano inizialmente state in grado di penetrare in profondità nel territorio ucraino, perché la popolazione ucraina non sia stata evacuata in tempo e perché non siano stati acquistati missili aerei in tempo ed in quantità sufficienti .

Ciò che ci si domanda sovente è come abbia fatto l'Ucraina ad ottenere pieno supporto dagli alleati occidentali. Perché in Occidente il caso Ucraina-Russia è molto chiaro e definito: la Russia è l'aggressore, l'Ucraina è la vittima e necessita assistenza. Nel caso in cui la Cina dovesse invadere Taiwan, che molti Paesi hanno riconosciuto essere parte della Cina secondo la legge internazionale, il supporto a Taiwan non sarebbe così chiaro e definito come è per l'Ucraina. Questa è una differenza sostanziale.

Infine, gli osservatori taiwanesi vogliono sapere come l'Ucraina sia riuscita a collegare e gestire unitariamente le forze di difesa e la società civile per prevenire un'invasione, quando è chiaro che le truppe militari non sono sufficienti e che quindi la società deve unirsi allo sforzo come forza di difesa o volontari. L'esercito di solito è piuttosto conservatore, e poco disposto a concedere aperture, per cui la vera sfida è come arrivare al punto in cui le due parti si completano. In Ucraina siamo riusciti ad addestrare insieme militari di professione e civili.

FN: Pechino rimane un giocatore chiave sia sul fronte economico che politico in Ucraina, eppure Taiwan ha fornito sostegno. Pensa che Kiev potrebbe dare maggiore spazio a Taiwan nella propria strategia politica, diplomatica ed economica? Cosa ne pensa della copertura mediatica ucraina su Taiwan?

YP: Taiwan has delivered humanitarian help to Ukraine, is developing collaboration at the level of parliaments and mayors. Unfortunately Ukraine has no representative office in Taipei. Technological cooperation could be the biggest space for direct collaboration, because China used to be regarded as a promising partner but given how Beijing supports Moscow, decision makers in Ukraine are looking for new partners, and that could include Taiwan. The media, civil society and the parliament are openly discussing this need for a rapprochement with Taiwan, but now the message needs to be communicated to Ukrainian business as well.

Ukrainian media do cover Taiwan because world media cover it. Even within a year, I see how the coverage has increased. One reason is that China escalates its military threats towards Taiwan, and this resonates deeply with Ukrainians. And if China starts a war, this will have direct consequences for Ukraine: US Speaker Nancy Pelosi's visit to Taiwan was closely watched in Ukraine because in case of a war in the Taiwan Strait, the world economy would collapse, thus Western support to Ukraine could become problematic or event stop, and the same would be true about military supplies.

I was surprised to see that a CNA [Taiwan's state-owned Central News Agency] visited Lviv in western Ukraine recently and asked people on the street what they think of Taiwan. Many clearly knew about Taiwan and expressed their solidarity with and support to Taiwan.

YP: Taiwan ha fornito sostegno umanitario all'Ucraina, sta sviluppando collaborazione a livello di parlamentari e sindaci. Purtroppo l'Ucraina non ha un ufficio di rappresentanza a Taipei. La collaborazione tecnologica potrebbe essere lo spazio principale per una collaborazione diretta, perché si era soliti considerare la Cina come partner promettente, ma considerando come Pechino supporta Mosca, i dirigenti ucraini stanno cercando nuovi partner e questi potrebbero comprendere Taiwan. I media, la società civile ed il parlamento stanno apertamente discutendo la necessità di un riavvicinamento a Taiwan, ma il messaggio ora deve essere trasmesso anche alla società affaristica ucraina.

I media ucraini non coprono Taiwan perché viene coperta dai media mondiali. Vedo anche come è aumentata la copertura nel giro di un anno. Un motivo è che la Cina ha aumentato le proprie minacce militari verso Taiwan, e questo ha un'ampia risonanza sugli ucraini. E, se la Cina dovesse dare il via ad una guerra, questo avrebbe conseguenze dirette per l'Ucraina: la visita a Taiwan della Speaker statunitense Nancy Pelosi è stata osservata con attenzione in Ucraina, perché, in caso di una guerra nello Stretto di Taiwan, l'economia mondiale collasserebbe, per cui il sostegno occidentale all'Ucraina potrebbe diventare problematico o addirittura fermarsi, e così le forniture militari.

Sono rimasto sospeso che la CNA [Agenzia di informazione Centrale di proprietà dello stato taiwanese] abbia recentemente visitato Leopoli nell'Ucraina occidentale chiedendo alla gente in strada cosa ne pensi di Taiwan. Ovviamente molti sapevano di Taiwan ed hanno espresso la loro solidarietà ed il loro sostegno a Taiwan.

Per maggiori info sulla CNA, leggi anche: How do international media portray Taiwan in their coverage? 

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