Il Cile, passato e presente: ancora debitore verso le vittime di violazioni dei diritti umani

Arte di strada a Santiago del Cile, creata dopo i disordini sociali dell'ottobre 2019. Foto di Wikimedia Commons CC BY-SA 4.0 DEED

L'11 settembre scorso, durante la vigilia del 50° anniversario del colpo di stato contro il presidente socialista Salvador Allende, migliaia di cileni hanno marciato [en] per ricordare le più di 40.000 vittime [es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] detenute, scomparse, torturate e giustiziate durante i 17 anni della dittatura di Augusto Pinochet, nella quale si mise in pratica, in Cile, una politica di Stato repressiva ricorrendo a violazioni dei diritti umani per mezzo di organi statali già esistenti e di altri creati a questo scopo.

Tuttavia, quello che, secondo le intenzioni, doveva essere una protesta pacifica, si è concluso con alcuni scontri tra i manifestanti e la forza pubblica nella capitale, Santiago, dove vari individui hanno lanciato pietre contro il Palazzo della Moneda, sede del Governo cileno, hanno abbattuto le barriere di sicurezza e distrutto l'accesso a un centro culturale situato nell'edificio. Le tensioni sono evidenti in un paese descritto da molti esperti come frazionato, diviso, polarizzato.

Quello che è successo durante lo svolgimento di questa commemorazione assomiglia inevitabilmente a un altro spiacevole episodio nella storia del paese: i disordini sociali del 2019 che evidenziarono i profondi problemi socio-politici ancora presenti in Cile. Il 14 ottobre di quell'anno, giorno in cui tutto iniziò, studenti della scuola secondaria e universitari si unirono per eludere i passaggi della metro di Santiago allo scopo di protestare contro l'aumento del prezzo dei biglietti, in uno dei paesi con il costo della vita più alto della regione. Ma quello è stato solo la punta dell'iceberg.

Come segnala il giornalista cileno Nicolás Lazo Jerez:

Con el curso de las horas, quedó claro que el movimiento respondía a otros factores además de esta medida puntual porque aparecieron otra serie de demandas que reflejaban un sentimiento de descontento más profundo frente a las políticas de gobierno de los últimos treinta años. Parte de lo que motivó las protestas tiene que ver con la contradicción de hecha por los gobiernos de centro izquierda en 1990 de resolver deudas históricas respecto a la desigualdad con lo que efectivamente sucedió a lo largo de los años. Aunque algunas promesas fueron cumplidas, principalmente en materia de cobertura, los altos índices de desigualdad no solo no fueron resueltos, sino que se han profundizado.

Con il passare delle ore, è apparso chiaro che il movimento rispondeva ad altri fattori oltre che a questa particolare misura, perché vennero formulate altre richieste che riflettevano un sentimento di scontentezza più profondo di fronte alle politiche governative degli ultimi trent'anni. Parte di ciò che ha motivato le proteste è collegato con la contraddizione di fatto tra ciò che avevano promesso di fare i governi di centro sinistra nel 1990 per risolvere i debiti storici in tema di disuguaglianza e ciò che effettivamente è stato fatto nel corso degli anni. Anche se alcune promesse sono state mantenute, principalmente in materia di copertura, gli alti indici di disuguaglianza non solo non sono stati risolti, ma si sono approfonditi.

Tutto ciò era sfociato, allora, in una serie di proteste di massa che avevano provocato un'ondata di disordini pubblici e di violenza in tutto il paese, obbligando l'allora presidente Sebastián Piñera a dichiarare lo Stato di emergenza e il successivo coprifuoco.

I disordini sociali del 2019 sono stati caratterizzati, inoltre, dalle gravi violazioni contro i diritti umani commesse contro i manifestanti, inclusi abusi da parte delle autorità contro i manifestanti, arresti arbitrari e diversi casi di violenza da parte della polizia che hanno incluso traumi oculari e mutilazioni, come documentato [en] da Amnesty International. Si stima che il numero di vittime dell'eccesso di forza statale abbia raggiunto le 8.000 unità.

Uno dei casi più emblematici è quello dell'attuale senatrice Fabiola Campillai, volto rappresentativo delle proteste, che ha perso la vista e l'olfatto a causa dell'uso di pallini da parte dei carabinieri; anche se l'autore di questi gesti è stato condannato, come indica Lazo Jerez, esistono moltissimi altri casi che rimangono impuniti’’.

Attualmente, il 46% dei procedimenti aperti per questi episodi è stato archiviato per mancanza di prove. Inoltre, e nonostante gli impegni presi dal governo di Gabriel Boric per risolvere i problemi strutturali del sistema socioeconomico cileno e progredire verso l'uguaglianza sociale e l’appello urgente di numerosi settori per portare a compimento una riforma della polizia, la situazione non è migliorata negli anni successivi. Per esempio, uno Studio Nazionale dell'Opinione Pubblica realizzato nel novembre 2022 ha indicato che il 64% degli intervistati percepisce la situazione politica come cattiva/molto cattiva e il 55% indica che, al momento attuale, la condizione del Cile è “stagnante”. Ugualmente, un'altra serie di proteste si sono verificate in diverse città del paese, come il “mochilazo estudiantil’’ del marzo 2023 per richiedere migliori condizioni educative.

Nel complesso, gli eventi passati e attuali del paese australe sembrano avere qualcosa in comune: l’impunità che permea le sistematiche violazioni dei diritti umani commesse in ciascuno di essi e la mancanza di garanzie per le vittime, principalmente in materia di giustizia di transizione, come il chiarimento degli abusi commessi durante la dittatura e i disordini sociali e le misure di riparazione per queste gravi atrocità. La ricerca di giustizia e verità continua a essere un tema abbastanza sensibile per il paese, dove si verifica perfino che, da alcuni anni, alcuni settori abbiano cominciato a giustificare la repressione verificatesi durante il regime militare.

Per far progredire i risarcimenti alle vittime dopo le proteste del 2019, è stata creata un'Agenda globale per la verità, la giustizia e il risarcimento alle vittime che hanno patito violazioni dei diritti umani. In compenso, esiste anche un piano attuale per determinare il luogo in cui si trovano le numerosissime persone scomparse durante il golpe militare, procedura che ha fatto importanti passi avanti ma che, secondo varie organizzazioni per i diritti umani che rappresentano le vittime, non è stato sufficientemente efficace nella realizzazione del suo mandato. 

I debiti che il Cile deve ancora saldare con il passato sono importanti e il paese deve, inoltre, concentrarsi contemporaneamente nella risoluzione delle crescenti richieste in ambito sociale. A questo punto è necessario domandarsi: se non è stato risolto il passato della dittatura, come ci si può assicurare che il processo delle vittime dei disordini sociali non farà la stessa fine? Anche se le risposte non sono semplici, per alcuni cileni le opportunità per riflettere sulle lezioni apprese e le proposte per il futuro appaiono lontane.

Conclude Nicolás:

Los esfuerzos para ejecutar un plan de rendición de cuentas por lo ocurrido durante el estallido social son bastante recientes; si aún no se pueden poner de acuerdo sobre algunas verdades sobre la dictadura que fue hace 50 años, qué puede esperarse del estallido. No existe demasiada voluntad política, entre otras razones porque un panorama con un fuerte reflujo conservador. Todas estas causas están muy postergadas, y ello también permea en el asunto relativo a la dictadura.

Gli sforzi per redigere un piano di resa dei conti per quanto accaduto durante i disordini sociali sono abbastanza recenti; se ancora non ci si può mettere d'accordo su alcune verità riguardanti la dittatura di 50 anni fa, cosa ci si può aspettare dai disordini? Non esiste una netta volontà politica perché, tra l'altro, il panorama è caratterizzato da un forte ritorno conservatore. Tutte queste cause sono in forte ritardo e anche questo permea la questione della dittatura.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.