Secondo un servizio di BBC News, le truppe dell'esercito israeliano hanno sparato ad un ragazzo di 12 anni, uccidendolo, nel corso delle proteste suscitate dalla costruzione di un tratto del Muro di Separazione, a Nilin. Nonostante i soldati utilizzassero pallottole di gomma, con cui hanno ferito circa 18 persone, il giovane è stato l'unico ad essere colpito da una pallottola vera e propria.
The Palestine Solidarity Project fornisce informazioni dettagliate:
Venerdì 1 Agosto gli abitanti di Nilin, che hanno seppellito un ragazzo di 10 anni, Ahmed Mousa, e hanno un altro giovane, Yousef Amira, cerebralmente morto in ospedale a Ramallah, hanno ripreso le proteste contro la confisca della loro terra. Insieme a vari israeliani e attivitisti internazionali, i palestinesi hanno marciato verso il sito della costruzione del Muro di Separazione, dove Ahmed Mousa è stato colpito a morte con una pallottola alla testa. A circa un centinaio di metri dal sito i militari hanno posizionato diversi rotoli di filo spinato, perché in numerose dimostrazioni i bulldozer sono stati raggiunti dai dimostranti che impedivano il completamento del lavoro. Ahmed Mousa è stato ucciso perché aveva toccato il filo spinato.
Climbing Walls, che si descrive una “musulmana americana in Palestina”, rileva l'ampio spazio riservato a Nilin nell'informazione locale:
Ultimamente sentiamo spesso parlare del villaggio di Nilin, perlomeno nei nostri notiziari. Ci sono state molte proteste per la costruzione del muro, che taglierà i collegamenti con la maggior parte dei terreni agricoli del villaggio. A queste manifestazioni partecipano anche stranieri ed israeliani, militanti nonviolenti, ma spesso vengono dispersi con la forza. Proprio durante questi scontri tra manifestanti e polizia, un giovane è stato colpito al piede mentre era immobilizzato e bendato. L'ufficiale che lo stava trattenendo è stato sospeso per dieci giorni e sottoposto a indagine, per stabilire se è stato proprio lui a ordinare il fuoco. Oggi, invece, è stato ucciso un bambino di nove anni. È tutto talmente avvilente.
DesertPeace, blogger americano residente a Gerusalemme, commenta così la morte del ragazzo:
Ricordate questo particolare: la pallottola che ha ucciso questo ragazzino di 11 anni era un regalo del Governo degli Stati Uniti.
Jews Sans Frontieres, blog “anti-Sionista” è altrettanto infuriato:
Che razza di giochetti fanno i media per Israele. “Ah, tra l'altro oggi Israele ha ucciso l'ennesimo ragazzino”. O era ieri… o domani? Questo è successo oggi. Ma guardate come dà la notizia la CNN:
Palestinian boy killed during protest, witnesses say
JERUSALEM (CNN) — Israeli soldiers Tuesday fired shots near a group of Palestinian youths during a demonstration in the West Bank, killing a 9-year-old boy, eyewitnesses told CNN.”
Secondo dei testimoni, un ragazzo palestinese è stato ucciso durante una protesta
Gerusalemme (CNN) – Secondo alcune testimonianze oculari raccolta dalla CNN, nel corso di una manifestazione nella West Bank lo scorso martedì, dei soldati israeliani hanno sparato alcuni colpi in prossimità di alcuni giovani palestinesi, uccidendo un ragazzo di nove anni.Dunque hanno “sparato alcuni colpi in prossimità di alcuni giovani palestinesi”. Visto? Se non fossero l'esercito più corretto del mondo, li avrebbero colpiti e ciò sarebbe stato fatale per loro.
Il blog arabo-americano KABOBfest offre un quadro un po’ cinico della situazione:
Poveri soldati israeliani, eh? Vedersela con le proteste dei cittadini di Nilin, che rifiutano il furto delle loro terre a beneficio degli insediamenti illegali, rende i soldati sempre più frustrati dalla determinazione dei locali, che non vogliono starsene buoni e arrendersi.
Così gli sparano.
In modo più asciutto, il blogger ci ricorda infine che:
Solo quest'anno, sono già più di 70 i bambini palestinesi uccisi da soldati israeliani.
Il nostro pensiero va alla famiglia di Ahmed Ussam Yousef Mousa. Possa riposare in pace.