
Il deputato Robert Kyagulanyi Ssentamu, noto come “Bobi Wine”, (a destra) durante la campagna elettorale in favore del candidato poi eletto nella circoscrizione di Arua, Kassiano Wadri (a sinistra). Foto pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale del parlamentare.
Delle proteste sono scoppiate in tutta l'Uganda dopo che il parlamentare Robert Kyagulanyi Ssentamu è stato accusato in un tribunale militare in seguito al suo brutale arresto e tortura nella città di Arua, nel nord-ovest del paese.
Il cantante diventato politico, noto come “Bobi Wine”, che rappresenta il distretto di Kyadondo Est [en, come i link seguenti] è stato un feroce critico del Presidente Yoweri Museveni, ed era nel distretto di Arua per sostenere la campagna del candidato indipendente Kassiano Wadri.
Generalmente noto come “il presidente del Ghetto”, Wine ha galvanizzato i giovani elettori per impegnarsi nelle elezioni parziali critiche dal 2016, quando Museveni ha vinto l'ennesimo mandato per estendere il suo regno a 32 anni.
Ad Arua, il 13 agosto, l'autista personale di Bobi Wine, Yasin Kawuma, è stato colpito da un'arma da fuoco e ucciso nella sua auto. Le immagini del corpo impregnato di sangue di Kawuma, senza vita e ancora legato nella sua auto parcheggiata, hanno scosso il paese. Ne è seguito il caos nell'ultima fase della campagna elettorale, durante la quale il governo ugandese afferma che i sostenitori di Wadri hanno lapidato un convoglio presidenziale.
Tutto le previsioni davano per certa una vittoria di Wadri sul candidato del partito al governo, rendendo il voto al distretto di Arua particolarmente teso.
Sebbene Bobi Wine non fosse sulla scena del presunto attacco al convoglio presidenziale, i militari lo hanno rintracciato nel suo hotel e, secondo quanto riferito, lo hanno torturato.
Ore dopo, Bobi Wine è stato portato a Gulu, una città situata nel nord dell'Uganda. Il 16 agosto 2018 è stato accusato da un tribunale militare di possesso di armi da fuoco e di munizioni. Gli avvocati che hanno avuto il permesso di vederlo lo descrivono come incapace di camminare o parlare.
Il Presidente Museveni in seguito ha dichiarato che le torture di Bobi Wine erano delle “notizie false”. Tuttavia, il team della Commissione per i Diritti Umani in Uganda (UHRC) che ha visitato Bobi Wine ha confermato i resoconti degli avvocati.
Anche il candidato al parlamento Wadri è stato arrestato insieme a molti altri parlamentari, tra cui Francis Zaake, che è stato poi scaricato in un ospedale di Kampala, dove è tenuto in vita artificialmente.
Wadri, insieme al deputato Paul Mwiru (della circoscrizione di Jinja East) e Gerald Karuhanga (Comune di Ntungamo) e altre 31 persone, sono state accusate di tradimento e rinviate al carcere centrale di Gulu.
Bobi Wine è stato successivamente trasportato in un centro di detenzione militare nella capitale Kampala, dove sarà rinchiuso fino al 23 agosto, in attesa di un'udienza in tribunale.
Nel frattempo, l'avvocato Male Mabirizi ha protestato presso la Corte Costituzionale per incriminazione di civili davanti ai tribunali militari.
Familiari stretti e colleghi dicono che Bobi Wine ha bisogno di cure mediche urgenti. L'esercito gli ha negato un dottore privato:
1. An order for the transfer of @HEBobiwine to a medical facility of his choice for him to receive medical care from his personal doctor & @TheUMAofficial physicians. A doctor who has been treating Bobi for the last 17 years has been denied access. #FreeBobiWine
— Chapter Four Uganda (@chapter4uganda) 20 agosto 2018
- Una richiesta per il trasferimento di @HEBobiwine in una clinica di sua scelta per ricevere cure mediche dal suo medico personale e dagli specialisti del @TheUMA. È stato negato l'accesso ad un dottore che tiene in cura Bobi da 17 anni.
‘Potere popolare, il nostro potere’
Lo slogan di Bobi Wine “People Power, Our Power” (Potere popolare, il nostro potere) è diventato un punto di svolta nella politica ugandese. Certamente, nonostante Wine e Wadri siano in arresto, ques'ultimo ha continuato la sua campagna per vincere le elezioni parziali di Arua.
Per le strade e online, gli ugandesi e i sostenitori di tutto il mondo usano l'hashtag #FreeBobiWine per fare pressioni sul governo affinché rilasci il politico trentaseienne.
Il 17 agosto, nel sobborgo di Kampala a Kamwokya, dove Wine è cresciuto, i manifestanti si sono scontrati con la polizia che ha sparato gas lacrimogeni e proiettili:
Signs of a pending strike. #FreeBobiWine supporters in Kamwokya are writing this on walls and roads #NTVNews pic.twitter.com/oogNkutIYz
— T'Challa (@Tumwesigye_Jose) 19 agosto 2018
Segnali di uno scontro imminente. I sostenitori di #FreeBobiWine a Kamwokya stanno scrivendo questo sui muri e sulle strade.
Domenica, 19 agosto, la polizia ha sparato e ucciso una persona e altre cinque sono rimaste ferite nel comune di Mityana, a circa 60 chilometri da Kampala.

Manifestanti si sono scontrati con polizia e militari nel centro di Kampala, in Uganda, il 20 agosto 2018. Foto di Halima Athumani, usata con permesso.
Il centro di Kampala era in isolamento lunedì 20 agosto dopo sporadiche manifestazioni:
BREAKING:
Current situation in Kampala, Uganda. The People want @HEBobiwine released. Businesses shut down. Kampala is on lockdown!!
Museveni…Your time is over!!
#FreeBobiWine #FreeBobiWine #FreeBobiWine pic.twitter.com/t2KR3EkYax
— Thee Trend Setter (@xtiandela) 20 agosto 2018
ULTIM'ORA:
Situazione attuale a Kampala, in Uganda. Le persone vogliono il rilascio di @HEBobiwine. I negozi sono chiusi. Kampala è bloccata!!
Museveni… il tuo tempo è finito!!
Today's riots in Kampala, no one was safe. The beating that this young man got was for world cup. He was picked from one of the shops beaten and taken away. #FreeBobiWine 04 pic.twitter.com/PddpIbpHQR
— Atulinda Allan?? (@Atulinda_Allan) 20 agosto 2018
Le manifestazioni di oggi a Kampala, nessuno era al sicuro. Il pestaggio che ha subito questo giovane è stato per la coppa del mondo. È stato prelevato da uno dei negozi, picchiato e portato via.
All we want is freedom
All we need is change
My county needs deliverance. #FreeBobiWine pic.twitter.com/lBLvjfSWHg— Hibbah (@Hibbah_daniels) 20 agosto 2018
Tutto ciò che vogliamo è la libertà
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è il cambiamento
La mia contea ha bisogno di essere liberata. #FreeBobiWine
I difensori dei diritti umani hanno chiesto alla polizia e ai militari di rispettare i diritti dei manifestanti:
We call on the @PoliceUg & other security forces to respect the right to peaceful protests. Efforts to manage public order should involve use of reasonable and lawful force. Live ammunition & excessive force should not be used to quell protests.
? @DailyMonitor #FreeBobiWine pic.twitter.com/nfRaW67s5U
— Chapter Four Uganda (@chapter4uganda) 20 agosto 2018
Invitiamo la polizia ugandese e le altre forze di sicurezza a rispettare il diritto a manifestazioni pacifiche. Gli sforzi per gestire l'ordine pubblico dovrebbero comportare l'uso di una forza ragionevole e legittima. Munizioni vere e forza eccessiva non dovrebbero essere usate per sedare le proteste.
Clamore locale e globale
Il clamore per liberare Bobi Wine si è alzato in tutta la regione dell'Africa orientale e in tutto il mondo. L’Unione europea ha rilasciato una dichiarazione che condanna fortemente la violenza elettorale. In Uganda, l’ Ambasciata degli Stati Uniti ha chiesto che i diritti di tutti coloro che sono detenuti siano onorati. Oxfam Uganda ha sottolineato:
Human rights are not given to Ugandans as a favour by the state, they are inalienable and accrue naturally to everybody…The Ugandan government, a beacon of peace that has opened its doors to refugees across the region, should quickly start conversations about the political future of the country to avoid future conflict and the dire consequences that come with it.
I diritti umani non vengono concessi agli ugandesi come favore dello stato, sono inalienabili e naturalmente riconducibili a tutti… Il governo ugandese, un faro di pace che ha aperto le sue porte ai rifugiati in tutta la regione, dovrebbe iniziare rapidamente le conversazioni sul futuro politico del paese, per evitare futuri conflitti e le terribili conseguenze che ne deriverebbero.
L'attivista keniota Boniface Mwangi ha annunciato una manifestazione davanti all'Alta Commissione dell'Uganda in Kenya per il 22 agosto. I cittadini dell'Est Africa chiedono una nuova visione dell'Africa guidata dai giovani:
The revolution is
A young Ugandan black man
A fearless artist turned liberator
A liberated mind and conscious leader
A father who loves his family and fights for their future. Kenyans rise with Ugandans Aluta??✊?#FreeBobiWine#FreeArua33 pic.twitter.com/KY4QiHEmAz— Scheaffer Okore (@scheafferoo) 19 agosto 2018
La rivoluzione è
Un giovane uomo di colore ugandese
Un artista senza paura diventato liberatore
Una mente liberata e un leader cosciente
Un padre che ama la sua famiglia e combatte per il suo futuro. I keniani si alzano con gli ugandesi Aluta
In our new Africa,
There is no room for brutality, we cherish each other.
Let us debate disagreements, not crush opponents.
In our new Africa,
Our young people control our future; they are Africa.
Ignore or abuse them at your peril.#FreeBobiWine#FreePeterBiar#NoToViolence
?— Julie Gichuru (@JulieGichuru) 19 agosto 2018
Nella nostra nuova Africa,
Non c'è spazio per la brutalità, ci amiamo l'un l'altro.
Cerchiamo di discutere i disaccordi, senza schiacciare gli avversari.
Nella nostra nuova Africa,
I nostri giovani controllano il nostro futuro; loro sono l'Africa.
Ignora o abusa di loro a tuo rischio e pericolo.
I think we as East Africans have to decide what we want this region to look like – what kind of future we want to have. This has to be a line in the sand. Enough is enough. #FreeBobiWine
— Nanjala Nyabola (@Nanjala1) 20 agosto 2018
Penso che noi, come cittadini dell'Africa orientale, dovremo decidere a cosa vogliamo che questa regione assomigli: che tipo di futuro vogliamo avere. Questo deve essere una linea tracciata sulla sabbia. Adesso basta.
Chiaramente, Bobi Wine ha scatenato un movimento e un grido di protesta contro lo status quo in Uganda. Il violento giro di vite del governo su Wine e altri oppositori ha suscitato un risveglio tra i giovani assetati di cambiamento.