Sei garofani rossi e la testa di ariete mozzata: sono le minacce di morte inviate a un giornale russo indipendente

La testa mozzata di un ariete sulla soglia del periodico Novaja Gazeta a Mosca. Sul biglietto si legge: “Con cordiali saluti al caporedattore di Novaja Gazeta e a (Denis) Korotkov.” Foto di Anna Artemjeva/Novaja Gazeta, usata con autorizzazione.

Prima hanno lasciato una corona funebre, poi la testa tagliata di un ariete e un mazzo di garofani rossi.

Queste macabre consegne sono apparse sulla soglia della Novaja Gazeta, testata indipendente di Mosca, nel chiaro tentativo di minacciare e mettere a tacere i giornalisti investigativi del giornale.

Il 17 ottobre, lo staff ha trovato una corona funebre e un avvertimento scritto a uno dei reporter, Denis Korotkov. Un messaggio legato alla corona definiva Korotkov “un traditore della propria patria.” Più tardi quel giorno, un corriere ha consegnato personalmente a Korotkov un altro mazzo di quattro garofani con un nastro di lutto e un messaggio: “Non ti dimenticheremo.”

Il giorno successivo, la testa mozzata di un ariete con sei garofani rossi è comparsa all'ingresso della Novaja Gazeta. In Russia e in alcuni paesi dell'ex Unione Sovietica questi fiori vengono tradizionalmente deposti in numero pari su una tomba fresca. Il cestino conteneva per Korotkov e per il caporedattore del periodico anche un inquietante messaggio che porgeva loro “cordiali saluti”.

Non c'è una prova certa di chi ci sia dietro a queste consegne, ma una serie di messaggi stranamente simili [ru], sono stati indirizzati a Korotvok da gruppi media associati al Cremlino e a Evgenij Prigozhin, un vicino collaboratore di Vladimir Putin. Prigozhin è stato uno dei 13 cittadini russi incriminati da Robert Mueller [en, come i link seguenti, salvo ove diversamente indicato] nell'ambito dell'indagine ancora in corso sull'interferenza russa nelle elezioni americane del 2016.

In una risposta alle minacce, che è stata pubblicata, la Novaja Gazeta ha scritto [ru]:

15 октября в ряде СМИ, в том числе на сайте РИА ФАН, которое связывают с Пригожиным, появились статьи о журналисте, в которых он называется «предателем», «изменником родины» и «пособником террористов», а в соцсетях появилось много однотипных сообщений о Короткове, оставленных пользователями, страницы которых напоминают аккаунты ботов.

Il 15 ottobre sono apparsi diversi articoli sui siti web collegati a Prigozhin, compreso RIA FAN (agenzia di stampa federale). In essi Korotkov viene etichettato come “traditore”, “traditore della patria” e “complice dei terroristi”, mentre i social media sono inondati di identici messaggi di condanna a Korotkov. I profili di questi utenti sono simili a quelli dei bot [it].

Prima di unirsi a Novaja Gazeta, Korotkov lavorava per il Fontanka, un sito di notizie indipendente di San Pietroburgo, nel quale diffuse molti articoli riguardanti una compagnia militare segreta privata, soprannominata “Gruppo Wagner”, che ha supportato il coinvolgimento militare russo nella guerra civile siriana. Il Fontanka e altri media hanno pubblicato le prove che Prigozhin è il principale finanziatore del Gruppo Wagner.

Nel 2017, dopo avere scritto un articolo che elencava le perdite della Wagner in Siria, Korotkov ha iniziato a riceve minacce da varie fonti, che alla fine lo hanno costretto ad abbandonare la sua abitazione. La polizia russa non è finora riuscita a indagare su tali minacce.

In Russia, Prigozhin è noto per avere, presumibilmente, finanziato la Internet Research Agency di San Pietroburgo [it] che era stata denunciata dai giornalisti russi per aver gestito azioni di influenza sui social media del paese, molto tempo prima di finire nelle prime pagine internazionali per il proprio coinvolgimento nelle elezioni USA del 2016. Nel 2017 ha tentato di rinnovarsi come impero mediatico legittimato, che include diversi siti di notizie online con licenze di trasmissione emesse dal governo.

Dopo la comparsa della testa di un ariete sulla propria soglia, lo staff di Novaja Gazeta ha pubblicato in un tweet un appello al ministro degli interni russo e all'ufficio del ministro della giustizia chiedendo loro di indagare sulle minacce [ru]:

Dei “benefattori” stanno inviando minacce ai reporter di @novaja_gazeta da due giorni consecutivi. @mvd_official, @Genproc, vi chiediamo di indagare e di perseguire i responsabili.

Più tardi la Novaja Gazeta ha pubblicato una dichiarazione sul proprio sito web [ru], affermando di essere “dispiaciuta per il destino dell'animale” e avvertendo circa “l'atmosfera di odio” [ru]:

Клевета в наши времена — опасное оружие. Клевета и фейки приводят к войнам, убийствам и нападениям на общественных деятелей и журналистов.
Люди, которые развязали в соцсетях кампанию против «Новой газеты» и ее журналистов, прекрасно понимают, к чему приводят все эти буквы в атмосфере истерики и ненависти, которая достигла в России запредельных высот.

La calunnia è un'arma pericolosa ai giorni nostri. Diffamazione e false accuse portano alle guerre, agli assassinii e agli attentati contro attivisti civici e giornalisti.
Coloro che stanno intraprendendo sui social media questa campagna contro Novaja Gazeta e i suoi reporter sono ben consapevoli dell'impatto che le loro lettere stanno avendo nell'atmosfera di isteria e odio che si sta sviluppando senza controllo in Russia.

La dichiarazione di Novaja Gazeta ha respinto anche le accuse di aver messo in pericolo la vita dei militari russi, affermando di non aver mai pubblicato sul giornale o sul sito nulla a tal fine.

La Novaja Gazeta era finita nelle prime pagine internazionali quando nel 2006 fu assassinata la giornalista Anna Politkovskaja [it]. Fondato nel 1993, il giornale ha avuto più giornalisti uccisi per il loro lavoro di qualsiasi altro media russo.

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