Trinidad e Tobago: attivisti pro cannabis chiedono di applicare la legge corrente sulla marijuana terapeutica

L'attivista Nazma Muller, seconda da sinistra, e altri sostenitori della legalizzazione della cannabis, fuori dal parlamento di Trinidad e Tobago a Port of Spain, 31 luglio 2019. Foto di Janine Mendes-Franco, usata su licenza.

Nazma Muller, fondatrice del Caribbean Collective for Justice (Collettivo per la Giustizia dei Caraibi) [en, come tutti i link seguenti salvo diversa indicazione] e fedele sostenitrice [it] della legalizzazione della marijuana nella regione, ha affermato a lungo che è inconcepibile che il Ministero della Salute di Trinidad e Tobago non abbia mai applicato le clausole relative agli emendamenti fatti al Dangerous Drugs Act (Normativa sulle Droghe Pericolose) nel 2000, che prevede licenze per coltivare, importare, esportare, vendere e distribuire marijuana, e regolamenta “l'utilizzo, l'acquisto, la vendita o il possesso di qualunque droga pericolosa per scopi medici o scientifici”.

Nel 2016, il gruppo della Muller ha avviato una petizione per chiedere al governo di legalizzare la cannabis. Hanno presentato la petizione – che ad oggi ha ottenuto quasi 12.000 firme – al primo ministro, il Dott. Keith Rowley, nel 2018. Il governo ha in seguito annunciato che la cannabis sarebbe stata depenalizzata [it] già nel giugno 2019, ma ciò non è ancora avvenuto.

Questi ritardi hanno spinto la Muller a caricare un video su YouTube chiedendo il supporto dei cittadini per protestare fuori dal Parlamento il 31 luglio 2019. “Le persone che hanno bisogno della cannabis”, ha spiegato, “non possono accedervi”.

On the eve of Emancipation, the parliament is being recalled to discuss the Bail Amendment Bill to deal with the crime situation. We cannot deal with crime without dealing with ganja.

Alla vigilia dell'Emancipazione, il Parlamento viene richiamato a discutere il Bail Amendment Bill (Proposta di emendamento del rilascio su cauzione) per affrontare la situazione della criminalità. Non possiamo occuparci di criminalità senza occuparci di ganja.

Trinidad e Tobago di recente ha subito un'ondata di omicidi, tra cui la fatale uccisione a colpi d'arma da fuoco di un presunto spacciatore.

Nel suo video, la Muller ha richiesto l'abrogazione delle restrizioni esistenti sulla cannabis, cosa che potrebbe in parte alleviare la pressione sui crimini violenti. Dice che “è tempo che la pace, l'amore e la guarigione tornino a Trinidad e Tobago”, e vuole riformulare il dibattito pubblico sulla cannabis, riferendosi ad essa coma a una “medicina”.

Dice che il governo sta “giocando con delle vite umane” poiché la tira per le lunge sulla questione della legalizzazione.

L'attivista Nazma Muller sorregge un cartello con la scritta, “Le persone con il cancro hanno bisogno dell'olio di cannabis adesso”. Foto di Janine Mendes-Franco, usata su licenza.

Sono andata in Parlamento il 31 luglio per parlare con la Muller, dove lei e una modesta folla si sono radunate dietro le barriere fuori dall’International Waterfront Centre a Port of Spain, la capitale. Il piccolo gruppo di attivisti sostenitori dell'abrogazione della legge sulla cannabis stava lì silenziosamente – tra altri gruppi di protesta con obiettivi diversi – con l'unico suono proveniente da un batterista africano che suonava un ritmo sostenuto di resistenza alla vigilia della festa dell'Emancipazione.

La Muller e il gruppo di sostenitori della cannabis sorreggevano cartelli e dicevano la loro: “La cannabis è una pianta – se possono vietare la cannabis, potrebbero vietare l'aglio!”

Janine Mendes-Franco (JMF): Perché è importante tutto questo?

Nazma Muller (NM): This is important because there are a lot of people complaining that they have relatives with Stage 3, Stage 4 cancer and everybody has now realised that cannabis oil helps. So, while the government is saying wait until September [for them] to bring the legislation, that means a lot of people are going to die [in the interim] and suffer until this legislation is passed. And then, once it's passed, to be enforced, to be enacted, to be ratified, takes some time.

So what we're saying is, the legislation for medical marijuana already exists in Trinidad; we're asking the MPs [Ministers of Parliament] to bring a motion to enact the legislation.

Nazma Muller (NM): È importante perché ci sono tante persone che si lamentano di avere parenti con il cancro al terzo o quarto stadio e tutti si sono resi conto ormai che l'olio di cannabis aiuta. Perciò, mentre il governo sta dicendo di aspettare fino a settembre quando adegueranno la legge, ciò significa che tante persone nel frattempo moriranno e soffriranno finché questa legge non sarà approvata. E poi, una volta che viene approvata, ci vuole del tempo per farla applicare, renderla esecutiva, ratificarla.

Quindi, quello che stiamo dicendo è: la legge sulla marijuana a scopo medico esiste già a Trinidad, noi stiamo chiedendo che i ministri del Parlamento presentino una mozione per renderla esecutiva.

JMF: Perché secondo te i ministri della salute hanno fallito nel metterla in atto – nel fornire alle persone licenze per uso medico?

NM: Mr. [Terrence] Deyalsingh and Mr. Fuad Khan […] are still in the parliament and have a right to answer that question, because we asked Mr. Khan to write the regulations when he was health minister and he pretended he didn't know what we were talking about. We actually have correspondence from the legal adviser to the Ministry of Health that says yes, that is actually correct, that legislation does exist. You can see it; it's online, so I don't understand why Mr. Deyalsingh is not writing the regulations and giving people licenses to import oil and to produce oil and to grow ganja. This is a right that people have and […] at this point we are very sure about the science, so we're saying, please stop delaying and give people a chance to heal.

NM: Il Sig. Terrence Deyalsingh e il Sig. Fuad Khan sono ancora in Parlamento e hanno il diritto di rispondere a questa domanda, perché abbiamo chiesto al Sig. Khan di scrivere la regolamentazione quando era ministro della salute e lui ha fatto finta di non sapere di cosa stessimo parlando. Abbiamo anche la corrispondenza con il consulente legale del Ministero della Salute che dice sì, che in effetti è corretto, che la legge esiste. Si può vedere, è su internet, perciò non capisco perché il Sig. Deyalsingh non stia scrivendo la regolamentazione e dando alla gente le licenze per importare e produrre l'olio e coltivare la ganja. È un diritto delle persone e […] a questo punto siamo molto sicuri riguardo alla scienza [it], quindi stiamo dicendo: per favore, basta ritardare e date alla gente una possibilità di guarire.

JMF: Hai messo in relazione il Bail Bill (Legge sul Rilascio su Cauzione) – che verrà discusso in Parlamento – e la criminalità, dicendo che la legislazione sulla marijuana ne è parte integrante.

NM: Yes, because so many institutions are being affected by these laws. The Ministry of National Security, the judiciary, the prison service, the Trinidad and Tobago Police Service … everyone's resources are being misused to enforce a law [for a practice] that hurts no one, including the person who's using it, because we're seeing that it has medical benefits.

NM: Sì, perché così tante istituzioni sono influenzate da queste leggi. Il Ministero per la Sicurezza Nazionale, la magistratura, il servizio penitenziario, il servizio di Polizia di Trinidad e Tobago…le risorse di ognuno sono utilizzate in modo sbagliato per far applicare una legge [per una pratica] che non fa del male a nessuno, inclusa la persona che la usa, perché vediamo che ha dei benefici terapeutici.

Un gruppo di sostenitori della legalizzazione della cannabis sventola la bandiera di Trinidad e Tobago mentre presentano istanza al Parlamento il 31 luglio 2019. Foto di Janine Mendes-Franco, usata su licenza.

JMF: E perché il ritardo?

NM: I think time was spent trying to find a way to lock down the cultivation so that when licenses are given out, they will be given out to people who they can tax. I think the lockdown will continue. I think the police are going to be used in the future to enforce this new legislation that's coming to ensure that nobody else but the person who gets the license produces cannabis. I think all this time is being spent to close all the loopholes that would allow traditional farmers, the Rastafari [from producing cannabis]. I was told that's what the draft legislation contains.

NM: Credo che abbiano passato il tempo a cercare un modo per bloccare la coltivazione, così che quando le licenze verranno concesse, verranno concesse a persone che possono essere tassate. Credo che il blocco continuerà. Credo che la polizia verrà utilizzata in futuro per far rispettare questa nuova legislazione che sta per arrivare, per assicurarsi che nessun altro oltre alla persona che ottiene la licenza produca cannabis. Credo che tutto questo tempo venga speso per chiudere tutte le scappatoie che consentirebbero ai coltivatori tradizionali, i rastafariani, di produrre cannabis. Mi hanno detto che la bozza di legge prevede questo.

JMF: Ma non l'hai ancora vista?

NM: No, which is an issue in itself, because we took so long, with so many consultations, trying to find out what it is the people want…you'd think you would show them the draft legislation so that any concerns will be dealt with, and when it comes to parliament it will pass sooner.

NM: No, il che è un problema di per sé, perché ci abbiamo messo così tanto, con così tante consultazioni, a cercare di scoprire che cosa vogliono le persone… ti verrebbe da pensare che ti mostrerebbero la bozza di legge, così da gestire eventuali perplessità e farla approvare prima quando arriva in Parlamento.

JMF: Vorrei confrontare la situazione della Giamaica, dove attualmente risiedi, con la nostra. La Giamaica ha depenalizzato – ma non legalizzato – la cannabis, e so che molti dei coltivatori più piccoli stanno cercando di prendere parte alla discussione. Il procedimento sta funzionando nel contesto giamaicano, o è ancora restrittivo?

NM: The Jamaican government has said they're bringing something called the Alternative Development Programme for traditional and Rastafarian farmers, but that, to me, is not working either, because you're still trying to control what is produced and they're putting regulations in place that are prohibitive. It's too expensive: They want walls, fences, barbed wire, security cameras — and this is also what Trinidad and Tobago is famous for — finding ways to make things exclusive. We call it “all-inclusive”, but it's actually exclusive — to keep certain people out and keep the profits within a certain sector. It has not worked for Jamaica, in the sense that certain people are making a lot of money, they have the licenses [but] I'm not seeing a lot of jobs being created. I'm still seeing the small man hustling to sell a 50-bag, a 100-bag in Jamaica — and still at risk of being prosecuted for selling.

In Trinidad, we have to take into consideration what is happening all over the world and apply it to our situation: We are on the shoulder of South America; we are a trans-shipment point, so we need to deal with the fact that it's so easy to get Venezuelan and Colombian kush into Trinidad. And what it is doing is draining our foreign exchange [so] what we're concerned about is the cultivation, that it remains local, [that we] create employment, and that local people benefit.

NM: Il governo giamaicano ha detto che presenterà qualcosa chiamato il Programma di sviluppo alternativo per i coltivatori tradizionali e rastafariani, ma questo, secondo me, non funziona lo stesso, perché si cerca comunque di controllare la produzione, e la regolamentazione che stanno istituendo è proibitiva. È troppo costoso: vogliono muri, barriere, filo spinato, telecamere di sicurezza – e anche per questo è famosa Trinidad e Tobago – trovare il modo di rendere le cose esclusive. Lo chiamiamo “tutto incluso”, ma in realtà è esclusivo – tenere fuori certe persone e mantenere i profitti all'interno di un dato settore. Non ha funzionato per la Giamaica, nel senso che alcune persone stanno facendo un sacco di soldi, hanno le licenze, ma non vedo molti posti di lavoro in più. Vedo ancora il piccolo uomo che fatica per vendere una confezione da 50 e 100 grammi in Giamaica – e che ancora rischia di essere perseguito per spaccio.

A Trinidad, dobbiamo prendere in considerazione ciò che sta succedendo in tutto il mondo e applicarlo alla nostra situazione: siamo a fianco del Sud America; siamo un punto di trasbordo, perciò dobbiamo affrontare il fatto che è facilissimo far arrivare la kush (cannabis) venezuelana e colombiana a Trinidad. E il risultato è che il nostro tasso di cambio si sta prosciugando, quindi ciò di cui noi ci preoccupiamo è che la coltivazione rimanga locale, che si creino posti di lavoro e che le persone del luogo ne traggano beneficio.

JMF: Quindi qual è il prossimo passo?

NM: I have a meeting with [Attorney General] Faris Al-Rawi on Friday [August 2]. He had called me and asked me to come to have a meeting with him so he could show me what the problem is and why this is taking so long, but I would like to speak to him about licenses for people. A lot of people have contacted me about the oil, so that is my next step. That's our focus: to keep the pressure on to save lives, whatever it takes.

NM: Ho un incontro con il Procuratore Generale Faris Al-Rawi venerdì 2 agosto. Mi aveva chiamato e chiesto di incontrarlo così che potesse mostrarmi qual è il problema e perché ci sta volendo così tanto, ma io vorrei parlargli delle licenze per le persone. Molta gente mi ha contattato riguardo all'olio, quindi questo è il mio prossimo passo. Questo è il centro delle nostre attenzioni: continuare a fare pressione per salvare vite, a qualunque costo.

In un reportage di Trinidad e Tobago Newsday del 2 agosto, il Procuratore Generale ha dichiarato che il disegno di legge arriverà al comitato di revisione legislativa oggi, con la speranza che il gabinetto lo prenda in esame la settimana prossima. Il Procuratore ha detto che devono essere definiti attentamente i dettagli relativi all'annullamento delle condanne di coloro che sono stati incarcerati per l'uso di marijuana. Dicendo che Muller aveva il diritto di essere una sostenitrice [della cannabis] secondo la Costituzione di Trinidad e Tobago, Al-Rawi ha aggiunto che “qui non si tratta semplicemente di richiedere che una legge venga approvata e allora viene approvata”.

La legalizzazione è una cosa, ma la legge relativa specificamente all'uso medico della cannabis è già stata approvata. La Muller sta chiedendo che venga applicata.

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