Il 1 dicembre, un gruppo di manifestanti si è riunito nella capitale di Baku per chiedere l'immediato rilascio dell'attivista dell'opposizione e prigioniero politico Saleh Rustamov, incarcerato. Secondo i giornalisti locali, la polizia è ricorsa alla violenza e ha arrestato alcuni dei partecipanti alla protesta.
Saleh Rustamov è un membro dell'opposizione del Partito Del Fronte Popolare (AXCP). É stato arrestato nel 2018 e a febbraio del 2019 è stato condannato a sette anni di carcere per false accuse di riciclaggio di denaro. Stando al rapporto nazionale [en, come tutti i link successivi] di Human Rights Watch, “le accuse derivano da dichiarazioni secondo cui Rustamov avrebbe usato illegalmente i fondi della sua compagnia per sostenere gli attivisti e le attività del partito. Le autorità hanno tenuto Rustamov in isolamento per 17 giorni, negandogli l'assistenza legale per un mese.”
Durante il processo le autorità locali hanno dichiarato che Rustamov ha effettuato bonifici per un totale di 420.000 dollari su un conto bancario collegato all'AXCP. Rustamov ha negato le accuse affermando che, nonostante in passato avesse supportato il partito e fornito assistenza finanziaria alle famiglie dei prigionieri politici, complessivamente i bonifici non hanno superato i 10.000 dollari.
La famiglia e gli amici dell'attivista ritengono che le accuse sollevate contro Rustamov abbiano motivazioni politiche, mentre le organizzazioni umanitarie locali hanno riconosciuto Rustamov come prigioniero politico.
Il 6 novembre, tre giorni dopo che il Parlamento ha ricevuto una proposta di risoluzione circa una lista di amnistia di massa per 16.000 prigionieri, l'attivista politico ha indetto uno sciopero della fame. La lista non includeva alcun prigioniero politico. Secondo i gruppi nazionali di monitoraggio dei diritti, attualmente ci sono 36 prigionieri politici in Azerbaigian. In un’intervista ad OC Media, Novella Jafaroglu, membro del gruppo di monitoraggio, ha affermato che, nonostante non ci fossero prigionieri politici nella lista generale di amnistia, entro la fine dell'anno il gruppo avrebbe promosso un disegno di legge separato sull'amnistia.
Nel venticinquesimo giorno del suo sciopero della fame, la famiglia e l'avvocato di Rustamov hanno dichiarato che l'attivista appare debole, avendo perso e rifiutandosi di porre fine allo sciopero. Nonostante gli appelli da parte dei gruppi umanitari locali a rilasciare Rustamov, le autorità non si sono mosse.
La protesta non autorizzata organizzata l'1 dicembre si è rivelata un tentativo di aggravare ulteriormente il suo caso. “Crediamo che l'arresto di Saleh sia stato realizzato sulla base di un ordine politico e di pregiudizi politici. In nessun caso il governo dovrebbe usare il suo potere contro i suoi oppositori in maniera incostituzionale,” afferma la dichiarazione diffusa dagli organizzatori della protesta, come riportato dal Turan News Agency.
Di conseguenza, decine di attivisti sono stati arrestati, tra cui l'ex prigioniero politico Tofig Yagublu. Sua figlia, Nigar Hezi, ha condiviso foto di suo padre, picchiato durante la detenzione.
This what Azerbaijani police made of Tofig Yagublu https://t.co/MVVvoK2FM3
— Cavid the Self-Orientalist (@cavidaga) December 1, 2021
Questo è ciò che la polizia azerbaigiana ha fatto a Tofig Yagublu.
Il sindaco Elshad Hajiyev, capo del Dipartimento dei Media e delle Pubbliche Relazioni del servizio stampa del Ministro dell'Interno, ha negato le denunce di tortura, ma, secondo quanto riportato da Turan News Agency, ha comunque promesso di avviare un'indagine. Hajiyev ha, inoltre, negato la detenzione delle donne nonostante i video mostrino il contrario.
#Azerbaijan: Today, a rally demanding the release of Saleh Rustamov – who has been on hunger strike for 26 days – was held. During the arrests, police ordered other officers to “keep them in a bad condition.” One of the protester's head was heavily injured. pic.twitter.com/r6WBQDaGwU
— Ulviyya Ali (@UlviyyaAli) December 1, 2021
#Azerbaigian: Oggi, si è tenuta una manifestazione che chiedeva il rilascio di Saleh Rustamov, in sciopero della fame da 26 giorni. Durante l'arresto, la polizia ha ordinato agli agenti di “metterlo in cattive condizioni.” Uno dei capi dei protestatori è stato gravemente ferito.
⚠️ Baku, today. Police forcefully detain elderly protester in #FreeSalehRustamov protest.
©️ @SANCAQpro
⚡ 30+ protesters were detained by the police and taken in unknown directions by bus.
❗ Rustamov, imprisoned activist, is on 26th day of his hunger strike. pic.twitter.com/oEhi1kj7OF— Mikroskop Media in English (@MikroskopEng) December 1, 2021
⚠️ Baku, oggi. La polizia trattiene con forza il manifestante più anziano della protesta #FreeSalehRustamov.
©️ @SANCAQpro
⚡ più di 30 protestanti sono stati detenuti dalla polizia e portati in autobus verso direzioni sconosciute.
❗ Rustamov, l'attivista incarcerato, è al suo ventiseiesimo giorno di sciopero della fame.
Un'altra dichiarazione rilasciata dal Ministro dell'Interno afferma che la protesta non era autorizzata ed è stata organizzata violando le misure restrittive.
Ore dopo l'inizio della protesta, diversi attivisti sono stati dati per dispersi, tra questi: Rustam Ismayilbeyli, Ilham Huseyin e Seyyad Guliyev.
Non abbiamo ancora notizie di Ilham Huseyn, Guliyev Seyyad e Rustam Ismayilbeyli.