Perché gli uiguri invidiano gli ucraini?

Dimostrazione per i diritti del popolo uiguro, 19 gennaio 2020, Berlino, Germania.
Foto di Leonhard Lenz, CC0, via Wikimedia Commons

Tutto il mondo, oggi, è in lutto, solidarizzando con il popolo ucraino che sta affrontando una guerra avviata da un nemico molto più potente dei loro – e pregando Dio che un simile destino non li colpisca mai.

Ma ci sono altre popolazioni nel mondo che guardano con interesse alla situazione in Ucraina e sono, in effetti, un po’ invidiose, per quanto questo possa sembrare strano, di quello che sta accadendo agli ucraini.  Questa gente sta sommessamente pregando “Dio, potresti darci un'opportunità come hai fatto con gli ucraini?”

Chi sono queste popolazioni? Sono gli Uiguri [it] del Turkestan orientale (“Xinjiang,” per la Cina) che affrontano da molti anni il genocidio da parte della Cina [it].

Ci sono diversi motivi per cui gli uiguri ammirano gli ucraini. La scorsa settimana il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, ha parlato ai media ed ha dichiarato [en, come i link seguenti, se non altrimenti indicato] il suo coraggio e la sua lealtà al suo popolo. Ha anche detto agli altri leader in teleconferenza “potrebbe essere l'ultima volta che mi vedete vivo”. Lo scorso anno i leader uiguri Shirzat BawdunSattar Sawut, accusati di portare avanti attività “separatiste”, hanno apertamente parlato ai media e pianto [zh] “mi sono pentito, ho fatto un errore.” La differenza tra queste persone non è il livello di patriottismo o la personalità, ma lo status politico (destino) dei due popoli ai quali appartengono. Una regione è già stata invasa, mentre nell'altra l'invasione è in corso ora. Una parla sotto la minaccia dei carri armati, l'altra sottostà alla tortura.

Gli ucraini di 70 anni di età oggi dichiarano a voce alta la loro posizione, dicendo “sono contro l'occupazione”, sparando ai loro nemici, esprimendo il loro odio, mostrando la loro rabbia e guarendo i propri spiriti feriti. Nel Turkestan orientale gli uiguri sono costretti a ringraziare la Cina, che occupa la loro patria ed il cui governo ha violato i loro diritti ed affondato le loro ricchezze. Quelli che non esprimono gratitudine alla Cina vengono arrestati per sospetto separatismo, terrorismo od estremismo.

Alla data del 6 marzo oltre un milione di persone sono fuggite dall'Ucraina per salvarsi la vita e cercare assistenza dai paesi confinanti, mentre agli uiguri viene impedito di spostarsi da una zona ad una confinante senza permesso. (Negli scorsi 10anni gli uiguri che hanno tentato di aggirare il divieto – fuggendo senza passaporto o con un passaporto falso – ed attraversare i confini verso Cambogia, Vietnam, Egitto, Tajikistan, Kazakhstan, Dubai, Arabia saudita ed altri paesi sono stati estradati in Cina da questi paesi. Alcuni fortunati rifugiati uiguri e kazaki che sono fuggiti dall'Ucraina hanno trovato asilo in Polonia.)

Il 4 marzo l'Ufficio dell'ONU per i diritti umani ha detto di aver avuto conferma dell'uccisione di 331 civili e del ferimento di altri 675 in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio. Seppur scioccanti, queste morti sono state rapide. Invece, più di tre milioni di uiguri stanno morendo lentamente in prigioni e campi di concentramento da cinque anni. Erkin Sidick, scienziato e presidente della Uyghur Projects Foundation ha chiesto, avendone tratto le conclusioni dai dati ufficiali, “dove sono finiti gli 8,3 milioni di uiguri in 2–3 anni?”

Secondo gli attivisti uiguri, più di 500 cadaveri vengono riconsegnati ogni giorno dai campi, ma solo Dio e le autorità cinesi sanno il vero numero totale dei morti fino ad ora. Nessuno sa quando sarà completato il “processo” di genocidio. Si può capire, perciò, perché gli uiguri considerino le sanguinose morti degli ucraini come dolci e semplici.

Ciò che gli uiguri trovano più interessanti in merito alla situazione ucraina, comunque, è l'attenzione internazionale. Se un ucraino perde la vita come risultato di questa guerra, i media lo riportano. Mentre l'orribile situazione degli uiguri attira pochissima attenzione mondiale. Ad esempio, la morte di 150 uiguri in uno dei 380 campi della regione uigura nessuno negli Stati Uniti è stato in grado di, od ha voluto, riportarla [ar] se non ill servizio RFA Uyghur.

Il 28 febbraio i paesi europei con i quali gli ucraini sentono di potersi identificare culturalmente hanno emesso una dichiarazione a sostegno degli ucraini ed imposto sanzioni alla Russia. Ma il mondo musulmano, al quale appartengono gli uiguri, ha votato a favore della Cina all'ONU sulla questione uigura. Il Segretario generale ONU Antonio Guterres ha condannato la Russia il secondo giorno di guerra ed ha richiesto di porre fine all'invasione, ma gli ci sono voluti cinque anni da quando gli è stato reso noto il genocidio uiguro per richiedere alla Cina di autorizzare un'investigazione in merito alla situazione uigura. L'ONU non ha ancora ufficialmente chiamato “genocidio” la situazione, nonostante otto paesi occidentali ed un tribunale indipendente lo abbiano identificato come tale.

Anche se il sostegno non è sufficiente, e le sanzioni non sono un deterrente abbastanza forte, almeno il mondo parla a favore degli ucraini e condanna la Russia. Nel caso degli uiguri il mondo ha assegnato alla Cina i Giochi Olimpici Invernali mentre era in corso il genocidio uiguro.

Al momento in cui viene pubblicato questo articolo tutta l'Ucraina potrebbe essere caduta nelle mani della Russia, ma gli uiguri ciononostante invidiano gli ucraini, perché gli ucraini hanno la possibilità di decidere chi e quando sposarsi, mentre le donne uigure sono costrette a sposare i cinesi Han che hanno occupato il loro paese, ed i loro figli (circa 500.000) vengono portati in orfanotrofi nella Cina centrale, lontano dalla loro patria.

Forse gli uiguri di oggi diventeranno ucraini domani, come gli ucraini di oggi erano uiguri ieri.

Oggi la Russia ha invitato una delegazione ucraina in Bielorussia per discutere la situazione, sollecitando Zelenskyy ad accettare il ruolo della Russia. Parimenti, 70 anni fa,  Mao Zedong ha invitato i leader della Repubblica dei Turkestan Orientale, come Ehmetjan Qasim, per discutere dei futuri rapporti tra i due popoli. I leader uiguri hanno accettato l'invito con il “sostegno” di Stalin, ma sono morti [zh] in un incidente aereo [zh] nello spazio aereo russo.

Questi non sono i soli fattori che contribuiscono all'interesse degli uiguri ed all'invidia verso gli ucraini; l’entusiasmo cinese per la guerra russo-ucraina è un altro fattore, perché questa guerra è una grande distrazione per il mondo e da alla Cina un'opportunità d'oro per nascondere il genocidio uiguro per altri 5-10 anni, avvicinandosi così allo scopo finale di sradicare gli uiguri dalla faccia della terra.

Se gli uiguri del Turkestan orientale mai avessero la possibilità di dire qualcosa agli ucraini, sarebbe sicuramente qualcosa del tipo “fortunati ucraini! Anche se la metà di voi viene uccisa, non abbandonate la lotta. Altrimenti sarete tutti morti, come noi.”


 

Per maggiori informazioni sul tema, guarda la nostra copertura speciale La Russia invade l'Ucraina.

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