Foto: le montagne caraibiche possono essere un’opportunità per il turismo sostenibile?

Vette delle Blue Mountain, Giamaica, una delle catene montuose caraibiche più conosciute. Foto di Devin Crain su Flickr, CC BY-NC 2.0.

Se vivete nei Caraibi, potreste ritrovarvi impegnati a compiere una scalata — e, naturalmente, una discesa. Mentre molte persone che visitano la regione pensano solo alle spiagge, il panorama dell'entroterra è spesso aspro e scosceso, con montagne spettacolari e catene collinari da esplorare e di cui godere. Per un'emozione in più, c'è anche qualche vulcano!

Il tema della Giornata internazionale della montagna del 2021 [en, come tutti i link successivi, salvo diverse indicazioni], celebrata l'11 dicembre, è “Turismo Sostenibile in Montagna” e l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) delle Nazioni Unite fa notare che il turismo di montagna rappresenta circa il 15-20% del turismo globale:

Sustainable tourism in mountains can contribute to creating additional and alternative livelihood options and promoting poverty alleviation, social inclusion, as well as landscape and biodiversity conservation. It is a way to preserve the natural, cultural and spiritual heritage, to promote local crafts and high value products, and celebrate many traditional practices such as local festivals.

Il turismo sostenibile in montagna può contribuire alla creazione di ulteriori mezzi di sostentamento e alla riduzione della povertà, alla promozione dell'inclusione sociale, così come alla conservazione del paesaggio e della biodiversità. È un modo per preservare il patrimonio naturale, culturale e spirituale, per promuovere l'artigianato locale e prodotti di alta qualità, e per celebrare molte usanze tradizionali come i festival.

La FAO ha scritto su Twitter:

Il #turismosostenibile può aiutare a preservare il patrimonio culturale dei luoghi di montagna e dei popoli che ci abitano. Impara di più sul tema della Giornata internazionale della montagna di quest'anno – Turismo sostenibile in montagna!

L'organizzazione non governativa (ONG) Jamaica Conservation and Development Trust, che gestisce il parco nazionale Blue and John Crow Mountains – nonché patrimonio mondiale dell'umanità – festeggerà con aggiornamenti online riguardanti diverse attività che rispecchiano questo tema, tra cui il turismo comunitario dei Cimarroni (comunità discendenti dagli schiavi africani delle colonie americane), un progetto di ricerca congiunto con il Sudafrica sulle aree protette e sulla conoscenza indigena intitolato Indigenous Knowledge and Protected Areas e il progetto Threatened Tree Project, sugli alberi a rischio.

Se siete pronti per un'arrampicata — o anche per un'escursione — faremo un breve tour delle montagne della regione, a cominciare dalla cima più alta situata su Hispaniola, una delle maggiori isole.

Pico Duarte. Foto di El Serrano su Flickr, CC BY-ND 2.0.

Pico Duarte, nella Repubblica Dominicana, è alto 3.098 metri e prende il nome da Juan Pablo Duarte, uno dei fondatori del paese. Per qualche tempo è stato chiamato Pico Trujillo, dal nome del dittatore tirannico assassinato nel 1961. Ci vorranno un paio di giorni per raggiungere la cima.

Nella vicina Haiti, Pic Makaya è la seconda montagna più alta del paese con 2.347 metri. Situata all'interno del Makaya National Park, è una culla di biodiversità e l'ultima foresta primitiva di Haiti, che ha subito una massiccia deforestazione. Fa anche parte del Massiccio della Hotte, proclamato Riserva della Biosfera UNESCO nel 2016.

Foschia causata dall'afa sulle Blue Mountains in Giamaica. Foto di Liam Byrnes su Flickr, CC BY-NC-ND 2.0.

Come le Blue Mountains giamaicane, il Pic Makaya e i suoi dintorni sono stati un rifugio per i Cimarroni e possiede un valore storico e culturale considerevole.

Ora una breve lezione di geografia: le montagne delle maggiori isole caraibiche (le Grandi Antille, incluse Cuba, Giamaica, Hispaniola e Porto Rico) sono antiche e “di ripiegamento”, ovvero composte da roccia sedimentaria e metamorfica. Sono più grandi, più alte e più piatte rispetto alle loro equivalenti dei Caraibi orientali.

Prendiamo Grenada, ad esempio: la sua vetta più alta, il monte St. Catherine che raggiunge  841 metri di altezza, è di origine vulcanica, sebbene di recente non ci siano state eruzioni. Da quel che si dice è un'escursione lunga e difficoltosa, ma con meravigliose cascate lungo il percorso.

Rocce al largo di Ronde Island—Alcune miglia dietro e a sinistra di queste rocce si trova Kick-‘em-Jenny, un vulcano sottomarino attivo. Foto di Jason Pratt su Flickr, CC BY 2.0.

I grenadini hanno anche un'interessante formazione montuosa—un vulcano sottomarino conosciuto come Kick ‘Em Jenny, che sorge a 1.300 metri dal fondo del mare ed è situato ad appena 8 chilometri a nord di Grenada. Le barche, incluso il traghetto da Grenada alla piccola isola di Carriacou, evitano questa zona poiché tende a essere complicata da attraversare. Kick ‘Em Jenny fece notizia quando eruttò nel 2015, ma è stato dichiarato di nuovo in attività dal 2017.

Il vulcano La Soufrière a St. Vincent. Foto di David Stanley su Flickr, CC BY 2.0.

Una vetta caraibica che ha fatto sentire la sua presenza [it] nel 2021 è La Soufrière, un vulcano attivo sull'isola di St. Vincent. Gli scienziati del Centro di ricerca sismico dell'Università delle Indie Occidentali con sede a Trinidad hanno lasciato l'isola da poco, poiché il vulcano è a riposo dalla sua violenta eruzione [it] nello scorso aprile.

Gros e Petit Piton, Saint Lucia. Foto di Alex Booker su Flickr, CC BY-NC 2.0.

Saint Lucia ha anche un’area vulcanica Soufrière con sorgenti termali sulfuree, insieme ai caratteristici Pitons che s'innalzano in modo spettacolare dalla costa dell'isola e sono praticamente l'emblema del paese, esibiti su quasi ogni cartolina e brochure turistica. Patrimonio mondiale dell'UNESCO, il Gros Piton (alto 798 metri) e il Petit Piton (743 metri) sono guglie vulcaniche.

Sono passati alcuni anni da quando un altro vulcano, sulla piccola isola di Montserrat, ha deciso di causare qualche problema. Il vulcano Soufrière Hills — ecco di nuovo quel nome — si è risvegliato nel 1995 e il suo impatto fu drammatico, soffocando la capitale Plymouth che è rimasta coperta di cenere. Chances Peak è alto 915 metri. È rimasto attivo per cinque anni, trasformando completamente la vita sull'isola.

Panorama della città di St. Pierre nella Martinica, ai piedi dello stratovulcano attivo monte Pelée. Foto di Larry Syverson su Flickr, CC BY-SA 2.0.

Ci sono diverse montagne nei Caraibi orientali che potrebbero potenzialmente eruttare. Il monte Pelée (1.394 metri) nella Martinica provocò la più letale eruzione vulcanica del XX secolo nel 1902, seppellendo completamente la città di Saint Pierre, e quest'anno è stato un po’ più irrequieto del solito.

Morne Diablotins, Dominica. Foto di Alexandra Stevenson su Flickr, CC BY-ND 2.0.

Morne Diablotins (1.430 metri) nella Dominica—un'isola conosciuta per il turismo naturalistico—e Nevis Peak (985 metri) a St. Kitts e Nevis, sono entrambi i punti più alti su queste isole; sono anche vulcani dormienti, per il momento.

Il percorso Gilpin Trace Rainforest Trail nella riserva Tobago Main Ridge Forest Reserve. Foto di Aivar Ruukel su Flickr, CC BY-SA 2.0.

Un po’ più a sud, la pittoresca isola di Tobago è un'altra destinazione privilegiata per l'ecoturismo. La riserva conosciuta ufficialmente come Tobago Main Ridge Forest Reserve è stata istituita nel 1776 ed è Riserva della Biosfera UNESCO.

Oranjestad, Aruba, con Hooiberg (Haystack) sullo sfondo. Foto di Roger W su Flickr, CC BY-SA 2.0.

Le isole dei Caraibi olandesi non hanno montagne elevate e sono perlopiù pianeggianti. Ad Aruba c'è Hooiberg (Haystack), una formazione granitica a forma di cono e alta 165 metri che non vi potete assolutamente perdere sull'isola. A Curaçao c'è una breve escursione fino al punto più alto, il monte Christoffel (372 metri), situato in un parco nazionale. Da quest'altezza il panorama è delizioso.

Foto aerea delle cascate Kaieteur, Guyana, che fanno parte della catena montuosa del Pacaraima. La sua vetta più alta è il monte Roraima, a oltre 2.800 metri sul livello del mare. Foto di amanderson2 su Flickr, CC BY 2.0.

Tuttavia, il contrasto non potrebbe essere più evidente nel paesaggio ancora più a sud, sulla terraferma sudamericana. In Guyana la vetta più alta è il monte Roraima, una straordinaria montagna dalla cima piatta, alta circa 2.800 metri, al confine con Brasile e Venezuela. Le stupefacenti cascate Kaieteur cadono per un totale di 251 metri e sono tra le più potenti cascate al mondo in termini di volume.

E con questa nota vertiginosa giunge al termine il nostro tour virtuale delle montagne caraibiche, ma la prossima volta che visitate la regione ricordatevi di guardare l'orizzonte—potreste essere piacevolmente sorpresi. Buona Giornata internazionale della montagna!

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