Stabilita la Giornata Mondiale dello Swahili: nuovo progetto per capire meglio le variazioni dialettali attuali di questa lingua

Nel novembre 2021, durante la loro XLI riunione a Parigi, gli Stati membri dell'UNESCO hanno dichiarato il 7 luglio la Giornata Mondiale del Kiswahili. Il kiswahili – conosciuto anche come swahili – è una lingua bantu [it] originaria dell'Africa Orientale e Centrale, dove si stima che venga parlata come lingua madre o come seconda lingua in modo fluente da circa 80 milioni di persone.

Nonostante la sua vasta diffusione, il mondo ignora l'importanza e la storia dello swahili. Global Voices ha parlato con Hannah Gibson [en, come tutti i link  successivi, salvo diversa indicazione], professoressa titolare del Dipartimento di Lingua e Linguistica dell'Università dell'Essex, di un nuovo progetto della durata di quattro anni dal titolo “Variazione grammaticale nello swahili: contatto, cambio e identità”, a cui lei e i suoi colleghi hanno dato inizio per comprendere meglio le variazioni dialettali attuali nello swahili.

In quest'intervista, ascoltiamo i membri del team di progetto: Hannah Gibson (Università dell'Essex), Fridah Kanana Erastus (Università Kenyatta), Tom Jelpke (Università SOAS di Londra), Lutz Marten (Università SOAS di Londra), Teresa Poeta (Università dell'Essex) e Julius Taji (Università di Dar es Salaam) sugli obiettivi e l'impatto del progetto, così come sul ruolo dello swahili a livello mondiale e in Africa Orientale. Ci parlano inoltre del perché il riconoscimento dello swahili a livello mondiale è importante perché più persone abbiano interesse ad imparare la lingua.

Global Voices (GV): Qual è l'obiettivo di questo progetto di ricerca di quattro anni?

Project Team (PT): This project looks at how the Swahili language varies depending on the various places where it is spoken, as well as the different groups of people who speak it. In addition to being the first language of some communities on the coast of East Africa, Swahili is used as a lingua franca by many others and now has over 100 million speakers.

With Swahili being spoken in so many diverse contexts, we expect there to be a lot of variation in how the language is used on day-to-day basis.

In the past, we know scholars have described some of the dialects on the coast. And more recently some of the “newer” varieties — such as Swahili spoken in DRC or Sheng — are being talked about. But there is no in-depth study of variation in present-day Swahili nor of the ways speakers use this variation for different purposes. That’s what this project aims to explore.

Team di progetto (PT): Questo progetto analizza come varia lo swahili in funzione dei luoghi dove viene parlato, così come dei differenti gruppi che lo parlano. Oltre a essere la prima lingua di alcune comunità costiere dell'Africa Orientale, lo swahili viene utilizzato come lingua franca da molte altre comunità e al momento è usato da più di cento milioni di persone.

Dato che lo swahili viene parlato in contesti tanto diversi, si prevede che ci siano molte differenze nel modo di utilizzarlo quotidianamente.

Sappiamo che, in precedenza, degli studiosi hanno descritto alcuni dei dialetti della costa. E, più recentemente, si sta parlando di alcune delle varietà “più recenti”, come lo swahili che si parla nella Repubblica Democratica del Congo o Sheng. Ma non c'è uno studio dettagliato delle variazioni nello swahili attuale né delle forme nelle quali questa variazione è utilizzata dalle persone per differenti scopi. Questi sono gli aspetti che questo progetto intende esplorare.

GV: Quali sono alcune domande alle quali sperate di trovare risposta sulle variazioni dialettali nello swahili?

PT:Firstly, we want to gain a better understanding of the present-day variation in Swahili. And while traditionally the linguistic focus has been more on pronunciation and lexical variation (the way words differ in various dialects), we will focus on the structural differences — for example the different ways in which sentences are constructed.

The second set of questions we want to answer is how this variation is linked to the linguistic environments in which Swahili is spoke. Many East African contexts are highly multilingual, with people using several languages on daily basis. In our project, we ask how the contact between Swahili and various other languages in Kenya and Tanzania results in the languages influencing each other.

Lastly, we are interested in what these different Swahili varieties mean for speakers and their identities and how speaking a certain dialect may impact — or reflect — various societal issues.

PT: In primo luogo, vogliamo meglio comprendere le variazioni attuali dello swahili. E, anche se tradizionalmente l'approccio linguistico si è concentrato più nella pronuncia e nella variazione lessicale (come le parole differiscono nei distinti dialetti), noi ci concentreremo nelle differenze strutturali, ad esempio le distinte forme di costruire le frasi.

La seconda serie di domande alle quali vogliamo rispondere è come questa variazione è vincolata agli ambiti linguistici nei quali si parla swahili. Molti contesti dell'Africa Orientale sono molto multilingue e usano quotidianamente molte lingue. Nel nostro progetto ci domandiamo come il contatto tra lo swahili e altre lingue in Kenya e Tanzania provoca un'influenza reciproca tra le lingue.

Infine, ci interessa sapere cosa significano queste differenti varietà dello swahili per coloro che lo parlano e le loro identità e come parlare un determinato dialetto può influire su – o riflette – diverse questioni sociali.

GV: Chi sta facendo questo studio? E perché questo progetto è importante per voi?

PT:The project is a collaboration between four different universities across three countries — Kenya, Tanzania, and the UK. Our team is made up of colleagues from Kenyatta University, SOAS University of London, University of Dar Es Salaam and University of Essex — each bringing their own set of skills and experience to the project.

We are very excited to embark on this study and to be able to focus on the role played by Swahili. Linguistic studies on dialects and variation in major languages tend to focus on European contexts or take the Global North as the starting point (for example through the study of English), so we are excited to be putting Swahili at the centre the study.

PT: Il progetto è una collaborazione tra quattro università di tre paesi: Kenya, Tanzania e Gran Bretagna. La nostra squadra è formata da colleghi dell'Università Kenyatta, dell'Università SOAS di Londra, dell'Università di Dar Es Salaam e dell'Università dell'Essex, e ciascuno apporta al progetto il suo insieme di abilità ed esperienza.

Siamo molto entusiasti all'idea di iniziare questo studio e di poterci concentrare sul ruolo svolto dallo swahili. Gli studi linguistici sui dialetti e le variazioni delle principali lingue tendono a concentrarsi in contesti europei o a prendere il Nord Globale come punto di partenza (attraverso lo studio dell'inglese, ad esempio), per cui ci entusiasma mettere al centro dello studio lo swahili.

GV: Che importanza ha questo progetto per lo stato attuale e lo sviluppo della lingua swahili?

PT:The number of Swahili speakers is growing. So is the number of places where Swahili is used and taught. A better understanding of Swahili varieties has many uses and implications. For example, it can influence how the language is taught. It can help us to better understand how speakers use Swahili and what information they can access in it. It can also give us insights into what Swahili means for the speakers’ sense of identity and community and how this continues to change.

From an academic perspective, this study contributes to, expands and builds on the rich scholarly tradition of work on the Swahili language.

PT: Il numero di persone che parlano swahili sta aumentando. E aumenta anche il numero di luoghi in cui si usa e si insegna lo swahili. Una migliore comprensione delle varietà dello swahili ha molti usi e implicazioni. Per esempio, può influire su come insegnare la lingua. Può aiutarci a comprendere meglio come coloro che lo parlano usano lo swahili e a che informazioni possono accedere in questa lingua. Ci può dare un'idea di cosa significa lo swahili per il senso di identità e di comunità di coloro che lo parlano e come continua a cambiare.

Dal punto di vista accademico, questo studio contribuisce alla ricca tradizione accademica di lavori sullo swahili e la amplia.

GV: Quando si completerà il progetto e come si potrà avere accesso ai suoi risultati?

PT:The project is funded by the Leverhulme Trust and lasts for four years. Having just started in September 2021 it will be completed in August 2024. As well as the project website — to be launched soon — which will have regular updates, the broader findings will also be made available online.

It is important to us that any resources we gather are freely available to anyone interested in them and for people wanting to further work on the Swahili language.

PT: Il progetto è finanziato dal Fondo Leverhulme e ha una durata di quattro anni. Ha avuto inizio nel settembre 2021 e finirà nell'agosto 2024. Oltre alla pagina internet del progetto, che sarà presentata a breve e che sarà aggiornata periodicamente, anche i risultati completi saranno disponibili online.

È importante per noi che tutte le risorse che raccogliamo siano disponibili in forma gratuita per chiunque abbia interesse e per tutti coloro che intendano lavorare con la lingua swahili.

GV: In novembre, l'UNESCO ha dichiarato il 7 luglio come Giornata Mondiale del Kiswahili, qual è o è stata la vostra reazione individuale e come ricercatori della lingua di fronte a questa dichiarazione e a questo riconoscimento?

PT: We were excited to hear the news and we will celebrate Swahili with a project event on that day for sure!

PT: La notizia ci ha emozionato e sicuramente celebreremo lo swahili in questa giornata con un evento del progetto.

GV: Perché è importante questo riconoscimento?

PT: It’s great to see an African language celebrated at a more international and global level — it is long overdue. Swahili as a language, its significance and history as well as its status today is unknown to many people around the world and this recognition can help us all to learn more about it – perhaps even get people excited to try and learn it too!

Our hope is also for Swahili to be celebrated in its complexity — with its many varieties and dialects, with the diverse groups of Swahili speakers for whom this language can mean different things and together with the varied and multilingual environments where it is spoken.

PT: È stupendo vedere che una lingua africana viene celebrata a un livello più internazionale e globale; avrebbe dovuto accadere da parecchio tempo. In tutto il mondo, molti non conoscono lo swahili come lingua, il suo significato e la sua storia, così come la sua situazione attuale, e questo riconoscimento può aiutarci ad apprendere di più sullo swahili, e inoltre può anche contribuire al fatto che la gente decida di impararlo.

Speriamo anche che lo swahili venga celebrato nella sua complessità, con le sue numerose varianti e dialetti, con i diversi gruppi di persone che lo parlano per i quali questa lingua può significare cose differenti e insieme ai vari e multilingue ambiti dove viene parlato.

GV: Quali sono i probabili effetti a breve e lungo termine del fatto che lo swahili si converta nella prima lingua africana a ricevere questo onore?

PT: Hopefully, this can also be the start of an international celebration of many more African languages. Swahili is a major language and it is great to see it acknowledged and celebrated. It is also important it doesn’t end up being the sole representative of an entire continent but rather an example of the incredible linguistic diversity which surrounds it.

PT: Speriamo che sia anche l'inizio di una celebrazione internazionale di molte più lingue africane. Lo swahili è una lingua importante ed è stupendo che si riconosca e venga celebrato. È anche importante che non finisca per essere l'unico rappresentante di un intero continente, ma piuttosto un esempio dell'incredibile diversità linguistica che lo circonda.

GV: Come si può conoscere di più sul progetto?

PT: Watch this space! We will hopefully be doing regular updates for Global Voices online. So we will be back to let you know how we are getting on.

PT: Tenendo d'occhio questo spazio! Speriamo di realizzare degli aggiornamenti periodici per Global Voices, in modo da tornare a informarvi di cosa sta succedendo.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.