Accesso negato a Taiwan all'Assemblea Mondiale della Sanità: intervista alla rappresentante Chen Hsin-Hsin

Screenshot dal canale Youtube TaiwanPlus News YouTube channel.

Mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tiene la sua annuale Assemblea Mondiale della Sanità, Taiwan continua a vedersi negato l'accesso a discussioni chiave sulla salute pubblica globale in un mondo post-pandemico.

Taiwan prende la salute pubblica molto seriamente: nel 1995, ha istituito l’Assicurazione Sanitaria Nazionale [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] per tutti e da allora ha sviluppato un efficiente sistema di assistenza sanitaria. Oggi, nel Paese, l’aspettativa di vita media è di oltre 81 anni, una delle più alte al mondo. Questa particolare dedizione alla salute pubblica si traduce anche nella diplomazia sanitaria.

Taiwan oggi mantiene relazioni diplomatiche complete con soli 13 Paesi ma trova abitualmente altri modi per impegnarsi con la comunità internazionale su diversi livelli, come la formazione medica e il supporto sanitario, il sostegno per la lotta contro la COVID-19 e la disponibilità a partecipare a tutti i forum globali incentrati sulla salute pubblica, nonostante al Paese sia stato negato l'accesso all'Assemblea Mondiale della Sanità (AMS) dell'OMS che si riunisce ogni anno e che sta avendo luogo a Ginevra questo mese dal 21 al 30. 

Da anni gli attivisti spingono l'ONU affinché conceda a Taiwan lo status di osservatore e permetta al Paese di partecipare ai forum internazionali – comprese le discussioni sulla salute pubblica. L'ONU definisce lo status di osservatore [it] come “un privilegio concesso da alcune organizzazioni ad entità non ancora appartenenti per dar loro l'opportunità di partecipare alle attività dell'organizzazione.”

Global Voices ha intervistato su Zoom in Inglese la Rappresentante di Taiwan nei Paesi Bassi Chen Hsin-Hsin, un diplomatico con tanta esperienza nella politica europea, per comprendere la posizione di Taipei sul rifiuto da parte dell'AMS di invitare lo stato insulare a partecipare alle discussioni riguardanti il mondo intero, inclusi i 23 milioni di persone che vivono a Taiwan.

Foto della Rappresentante di Taiwan nei Paesi Bassi, Chen Hsin-Hsin, utilizzata con il suo permesso.

Filip Noubel (FN):  Sembra che ci sia poca chiarezza su come e se Taiwan possa riacquistare lo status di osservatore all'AMS. Qual è la sua impressione della situazione all'interno delle strutture dell'ONU? 

Chen Hsin-Hsin (CHH): The rules are quite clear: the constitution of the WHO does not really allow for observer status, but the highest decision making  body, that is the WHA, has rules of procedures allowing under rule number 3 that the Director General may invite any states to participate. And there is clear evidence of this since Taiwan was indeed invited to be an observer from 2009–2016 at a time when Margaret Chan was WHO Director-General. Taiwan received an invitation and for eight years, our Ministry of Health was allowed to participate in WHO discussions.

Each year since 2017, we have tried very hard to knock on the door but never got an invitation. This despite the COVID-19 pandemic, and the fact that the WHO states its mission is “health for all.” So this is really incomprehensible.

Chen Hsin-Hsin (CHH): Le regole sono piuttosto chiare: la costituzione dell'OMS non consente veramente lo status di osservatore, ma il più alto organo decisionale, che è l'AMS, ha un regolamento interno che, secondo la regola numero 3, permette al Direttore Generale di invitare qualsiasi Stato a partecipare. Una chiara prova di ciò è il fatto che Taiwan fu invitata a essere un osservatore dal 2009 al 2016 quando Margaret Chan [it] era Direttore Generale dell'OMS. Taiwan ricevette un invito e per otto anni al nostro Ministero della Salute fu permesso di partecipare alle discussioni dell'OMS.  Ogni anno dal 2017 ce l'abbiamo messa tutta per bussare alla porta, ma non abbiamo mai ricevuto un invito a entrare. Questo nonostante la pandemia di COVID-19 e il fatto che l'OMS dichiari che la sua missione sia “la salute per tutti.” Ciò è davvero incomprensibile.

FN: Il Ministro della Salute taiwanese, il Dott. Hsueh Jui-yuan, in questo momento è a Ginevra, nonostante non sia stato ammesso a partecipare alle discussioni. Qual è lo scopo di questa visita in un tale contesto?  

CHH: It is important to be physically present in Geneva, as it demonstrates how ready and willing Taiwan is to enter the conference, and yet was refused entry. We are waiting outside for the door to open, this is very symbolic.

Our Minister will also be joining and co-organizing various fora to meet with counterparts on emergency medicine, mental health and other issues. This is a rare occasion to meet counterparts. We also want to be there to thank all our allies and diplomatic partners who have spoken up for Taiwan.

Our diplomatic allies have always been very vocal about Taiwan’s participation in the WHO and the WHA. We have also seen other allies expressing growing support, such as Canada, the Czech Republic, the US who in the first sessions of this year WHA have all stated publicly and clearly that it is unacceptable that Taiwan remains excluded. Taiwan needs to be included into an international network for public health.

CHH: È importante essere fisicamente presenti a Ginevra per dimostrare che Taiwan è pronta e disponibile a prendere parte alla conferenza, ma anche che le è stato negato l'accesso. Stiamo aspettando fuori che la porta si apra, questo è molto simbolico. Il nostro Ministro si unirà e co-organizzerà anche vari forum per incontrare le controparti sulla medicina d'emergenza, sulla salute mentale e su altri argomenti. Questa è un'occasione rara per incontrare le controparti. Vogliamo essere lì anche per ringraziare tutti i nostri alleati e partner diplomatici che si sono schierati a favore di Taiwan. I nostri alleati diplomatici sono stati sempre molto espliciti sulla partecipazione di Taiwan all'OMS e all'AMS. Abbiamo anche visto altri alleati esprimere supporto crescente, come il Canada, la Repubblica Ceca, gli Stati Uniti, che nelle prime sessioni dell'AMS di quest'anno hanno tutti dichiarato pubblicamente e chiaramente che è inaccettabile che Taiwan rimanga esclusa. Taiwan ha bisogno di essere inclusa in una rete internazionale per la salute pubblica.

FN:  Quali sono i punti di forza del sistema sanitario di Taiwan all'interno del Paese?  E della politica “Taiwan può aiutare” che abbiamo visto al di fuori del Paese?

CHH: When it  comes to universal health care, Taiwan is one of the world’s champions. It is compulsory, well managed and also very affordable. “Taiwan Can Help” is our way to help out other nations, we distributed masks to the Czech Republic, but also to the Netherlands — over 80 countries received our aid during the pandemic. We also have been sending medical missions to our diplomatic allies and training doctors and nurses via our ICDF body. [Taiwan’s International Cooperation and Development Fund]

CHH: Quando si tratta di assistenza sanitaria universale, Taiwan è uno dei campioni del mondo. È obbligatoria, ben gestita e anche molto conveniente. “Taiwan può aiutare” è il nostro modo di aiutare altre nazioni, abbiamo distribuito mascherine alla Repubblica Ceca, ma anche ai Paesi Bassi — oltre 80 Paesi hanno ricevuto il nostro aiuto durante la pandemia. Inviamo anche missioni mediche ai nostri alleati diplomatici e formiamo dottori e infermieri attraverso il nostro organismo ICDF. [Fondo per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionali di Taiwan] 

FN:  Quindi cosa deve cambiare affinché Taiwan possa fare parte dell'OMS e di altre discussioni chiave?  

CHH: There is one thing we like to remind the rest of the world. When China refers to the UN resolution 2758  [when the People’s Republic of China replaced the Republic of China  based in Taiwan] saying that Taiwan is not able to participate in any UN agencies. If you read this resolution, the name of Taiwan does not appear in that document, there is no mention of what happens next in terms of participation for Taiwan in regard to its status or name. Beijing’s claim is thus misleading, it is important to go to the origins of the problem and address the lack of provisions for the future to allow for Taiwan to participate in any form.

CHH: C'è una cosa che ci piace ricordare al resto del mondo. Quando la Cina si rifà alla Risoluzione 2758 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite [it] [Quando la Repubblica Popolare Cinese sostituì la Repubblica di Cina con sede a Taiwan] dicendo che Taiwan non può partecipare a nessuna agenzia dell'ONU. Se si legge questa risoluzione, il nome di Taiwan non compare, non c'è riferimento a ciò che succede dopo in termini di partecipazione di Taiwan con riferimento al suo status o nome. La pretesa di Pechino è pertanto fuorviante, è importante andare alle origini del problema e affrontare la mancanza di disposizioni per il futuro che permettono a Taiwan di partecipare in qualsiasi forma.  

Per saperne di più sullo status politico di Taiwan, si veda la copertura speciale di Global Voices: Highlighting Taiwan's international invisibility

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