Quattro campagne promosse dai cittadini per sensibilizzare sulla salute mentale in Africa e in India

Aisha Bubah, una psicologa nigeriana, ascolta con attenzione il cliente durante una seduta. Foto fornita da Aisha Bubah, usata con il permesso.

Di Ebenezar Wikina

Il 10 ottobre, la comunità internazionale ha osservato la Giornata Mondiale per la Salute Mentale [en, come tutti i link successivi] per rimarcare l'importanza del benessere mentale per un benessere generale. Il tema per la ricorrenza di quest'anno, “La salute mentale è un diritto umano universale”, mirava a migliorare la conoscenza, far crescere la consapevolezza e spingere per azioni che promuovano e proteggano la salute mentale di tutti come un diritto umano universale.

Secondo un resoconto del 2021 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, prima o poi nella sua vita una persona su quattro avrà a che fare con malattie mentali o neurologiche. Il resoconto ha anche dimostrato che circa 450 milioni di persone vivono attualmente con tali condizioni, facendo delle malattie mentali una delle maggiori cause di cattiva salute e disabilità al mondo.

Durante l'ultimo anno, quattro campagne digitali guidate da cittadini hanno preso il via in Nigeria, Kenya, Sud Africa e India, cercando di fornire assistenza per la salute mentale per tutti i cittadini. Queste sono le storie dei cittadini che le stanno portando avanti.

Aisha Bubah: rendere normale la salute mentale nel sistema primario di assistenza sanitaria nigeriano

Aisha Bubah, una psicologa di 31 anni dalla regione settentrionale della Nigeria, è un esempio lampante di resilienza. Nonostante lo straziante impatto dell’insurrezione terroristica di Boko Haram sulla sua salute mentale, dato che ha assistito all'impatto della rivolta sul suo stato d'origine, ne è uscita più forte e ha fondato l’Idimma Initiative per rafforzare ed educare la sua comunità sull'importanza del benessere mentale.

La campagna di Bubah chiede aiuto all'Agenzia di Sviluppo della Sanità Primaria Nazionale (NPHCDA) per istruire i lavoratori della sanità primaria per diventare consulenti non professionisti, aprire sportelli per la salute mentale in tutti i centri sanitari primari (PHC) e aumentare la capacità di medici e infermieri nei PHC per fornire servizi per la salute mentale.

Con oltre 30000 PHC in Nigeria, la richiesta di Bubah si sviluppa dalla Legge sulla Sanità Mentale approvata dall'ex Presidente Muhammadu Buhari nel gennaio 2023. Questa legge fornisce una struttura per la protezione e la promozione della salute mentale in Nigeria, includendo la fornitura di servizi per la salute mentale nei centri primari di assistenza sanitaria.

John Mwangi: proteggendo i diritti dei pazienti delle strutture per salute mentale in Kenya

John Mwangi, residente in Nakuru, è uno specialista in monitoraggio e valutazione dello sviluppo sociale di 30 anni che lavora con le organizzazioni sociali civili in Kenya. E’ stato trattato senza dignità quando è stato ammesso come paziente in una struttura per la salute mentale in Kenya, e questa esperienza personale terribile ha ispirato la sua campagna per mettere fine all'abuso dei diritti umani nelle istituzioni di salute mentale.

“Sono stato buttato in isolamento al buio, frustato, sedato, spogliato, ignorato, abusato verbalmente, e chiuso in un posto infestato dalle mosche” ha detto Mwangi a Global Voices in un'intervista via mail. Ha aggiunto:

If you think I’m referring to how animals are treated, you’re wrong. This is how I, a human being, was treated in the psychiatric ward of a mental health facility where I was admitted. They denied me a bed to sleep on, neither did they inform me of my diagnosis. I was made to feel unworthy of dignity and respect. Ironically, the place I had gone to seek care and healing ended up adding to my trauma.

Se pensate che io mi stia riferendo a come vengono trattati gli animali, vi sbagliate. Questo è come io, essere umano, sono stato trattato nell'ala psichiatrica di una struttura per la salute mentale dove sono stato ammesso. Mi hanno negato un letto dove dormire, non mi hanno neanche informato della mia diagnosi. Mi hanno fatto sentire immeritevole di dignità e rispetto. Ironicamente, il posto dov'ero andato per cercare cure e guarire mi ha aggiunto ancora più traumi.

Grazie a una petizione, Mwangi sta cercando di attirare l'attenzione del segretario di gabinetto del Ministero della Sanità affinchè intervenga e assicuri una formazione per sensibilizzare sui diritti dei pazienti per tutto lo staff delle strutture per la salute mentale.

Molebogeng Tema: valutazione psicologica per il reclutamento della polizia in Sud Africa

Tema Molebogeng, 24, sta attualmente lavorando come assistente bibliotecaria e tutor. Sta lottando per assicurare che il processo di reclutamento per il Servizio di Polizia Sud Africana (SAPS) sia corretto per assicurare che gli ufficiali di polizia siano nel corretto stato mentale per portare armi da fuoco. La sua campagna chiede al Ministero della Polizia di implementare valutazioni psicologiche come parte del processo di reclutamento del SAPS.

In un'intervista via mail con Global Voices, Molebogeng ha detto:

Growing up in a community where most of our parents were members of the South African Police Service, I had a first-hand experience of how the power that comes with holding a gun has eventually corrupted officers to hurt.

Crescendo in una comunità dove la maggior parte dei nostri genitori erano parte del Servizio di Polizia Sud Africano, ho vissuto in prima persona come il potere che deriva dal tenere un'arma è finito per corrompere gli ufficiali a fare del male.

Dal movimento Black Lives Matter la questione del “poliziotto assassino” ha guadagnato sempre più attenzione in molti Paesi africani, tra cui la Nigeria e il Kenya. La campagna di Molebogeng, se avrà successo, non solo sanificherà il servizio di polizia in Sud Africa ma salverà anche molte vite.

Bhavana Srirangam: i sistemi di supporto per la sanità mentale per le donne indiane

Bhavana Srirangam è una psicologa e assistente sociale di 24 anni che vive a Telangana, India centro-meridionale. Sua mamma è uscita da un matrimonio violento dopo 27 anni. “Mi voglio riprendere il rispetto di me,” ha detto sua mamma a Global Voices in un'intervista. Per quasi tre decenni, sua mamma ha chiesto aiuto e domandato giustizia alla famiglia e al sistema giudiziario, ma le è sempre stato chiesto di “adattarsi, perchè gli uomini mettono il cibo in tavola.”

Secondo un resoconto dal Times dell'India, la depressione e l'ansia nelle donne è il doppio più comune che tra gli uomini e colpisce il 25% delle donne. Due terzi delle donne sposate in India vivono esperienze di violenza domestica, che le rende più propense a sviluppare malattie mentali.

La campagna di Srirangam chiede al Dipartimento per lo Sviluppo delle Donne e il Benessere dei Bambini a Telangana di creare un sistemo di supporto per la salute mentale per le donne che, come sua mamma, hanno avuto il coraggio di uscire da una violenza domestica. Srirangam crede che il supporto giochi un ruolo cruciale nel ricostruire la resilienza nelle donne.

Nonostante siano divisi dalla geografia, Aisha Bubah, John Mwangi, Tema Molebogeng, and Bhavana Srirangam sono legati dal loro potere e dalla loro dedizione come leader del cambiamento con Nguvu Collective. Nguyu Collective (“The Power Collective” in Swahili) lavora con nuovi leader da comunità marginalizzate per renderle più forti socialmente e personalmente, così che possano fare una grande e positiva differenza nella società.

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