Un nuovo ritratto di Pablo Neruda accende un dibattito sulla cultura dello stupro in Cile

A selection of Pablo Neruda's poetry books. Images mixed by Tetyana Lokot.

Selezione di libri di poesia di Pablo Neruda. Immagini scelte da Tetyana Lokot.

L’immagine proposta dall’artista cilena Carla Moreno del famoso poeta Pablo Neruda, anch’egli cileno, unita a una rilettura del testo da lui composto riguardo un incontro possibilmente non consensuale che questi ha avuto da giovane, ha suscitato controversie e dibattiti sulla cultura dello stupro in una società maschilista.

L’ultima pubblicazione di una serie di ritratti scandalosi che rievocano le copertine dei libri pulp ritrae l’osannato premio Nobel per la letteratura con una spirale sgocciolante di escrementi sulla testa sotto il titolo “Maschilista progressista”. Dando l’impressione di essere una nuova edizione delle memorie dello scrittore “Confesso che ho vissuto” (1974, pubblicato postumo), la versione della Moreno riporta “Confesso che ho stuprato”, seguito dal sottotitolo “una donna del Tamil, nera e povera, della casta paria, mentre ero console a Colombo”.

Carla Moreno on Pablo Neruda, I Confess That I Have Raped

Ritratto di Pablo Neruda “Confesso che ho stuprato” seguito dal sottotitolo “una povera donna tamil nera della casta dei Paria mentre ero console a Colombo”, a opera dell'artista cilena Carla Moreno.

La Moreno commenta il suo lavoro attraverso la decostruzione di un passaggio scritto da Neruda che descrive una sua esperienza mentre era console cileno in Sri Lanka (allora Dominio di Ceylon) negli anni venti. Nutrendo una intensa attrazione per la donna che tutte le mattine puliva il suo bagno, egli racconta come ha infine avuto la meglio e fatto sesso con lei, nonostante la donna non abbia mai ceduto alle sue suppliche.

Una mañana, decidido a todo, la tomé fuertemente de la muñeca y la miré cara a cara. No había idioma alguno en que pudiera hablarle. Se dejó conducir por mí sin una sonrisa y pronto estuvo desnuda sobre mi cama. Su delgadísima cintura, sus plenas caderas, las desbordantes copas de sus senos, la hacían igual a las milenarias esculturas del sur de la India. El encuentro fue el de un hombre con una estatua. Permaneció todo el tiempo con sus ojos abiertos, impasible. Hacía bien en despreciarme. No se repitió la experiencia”.

Una mattina, deciso a tutto, la afferrai per un polso e la guardai faccia a faccia. Non c'era nessuna lingua in cui potessi parlarle. Si lasciò guidare da me senza un sorriso e ad un tratto fu nuda sul mio letto. La sottilissima vita, i fianchi pieni, la traboccante coppa del seno, la rendevano identica alle millenarie sculture del sud dell'India. Fu l'incontro di un uomo e di una statua. Rimase tutto il tempo con gli occhi aperti, impassibile. Faceva bene a disprezzarmi. L'esperienza non venne più ripetuta.

Neruda sottolinea la sua posizione di autorità sulla donna e come le abbia attribuito un’aria esotica e l’abbia oggettificata. Secondo la Moreno lui si riferisce alla donna come a “Non una persona, non una alla pari”. Con le sue parole:

Tan naturalizada está la cultura de la violación y el racismo, que un hombre blanco y con poder puedo incluir el relato de una violación como una anécdota más de sus memorias, y no pasa NADA.

La cultura dello stupro e del razzismo è così naturalizzata che un uomo bianco e di potere può includere il racconto di uno stupro tra i tanti aneddoti nelle sue memorie senza che succeda NULLA.

In un articolo ne ElDesconcierto [es], Vanessa Vargas Rojas afferma:

Convertido en un referente cultural de Chile ante el mundo, la figura del poeta no ha dado lugar a los cuestionamientos por este tipo de episodios en su vida, muy en contraste a lo que ocurre con otras grandes artistas chilenas como Violeta Parra o Gabriela Mistral, constantemente criticadas desde su relación con la maternidad y la sexualidad.

Reso un punto di riferimento culturale del Cile per il mondo, la figura del poeta non è stata oggetto di perplessità a causa di tali episodi durante la sua vita, in netto contrasto con quanto accaduto ad altre grandi artiste cilene come Violeta Parra o Gabriela Mistral, costantemente criticate per il loro rapporto con la maternità e la sessualità.

Neruda è ampiamente considerato uno dei più grandi poeti del XX secolo. Il suo lavoro si inserisce nell’eredità culturale del Cile e dell’America Latina. Inoltre, ha abbinato la sua scrittura all’impegno politico e, oltre alla sua carriera diplomatica, nel 1945 fu eletto al Senato e si unì al Partito Comunista. Tre anni dopo, quando il governo cileno passò alla destra con il presidente Gabriel González Videla [it] e dichiarò illegale il comunismo, Neruda fu perseguitato nel suo Paese e fu costretto all’esilio per un certo periodo di tempo. L’autore di “Venti poesie d’amore e una canzone disperata” [it] morì il 23 settembre 1973 a Santiago del Cile.

Per i fan delle sue famose poesie la rivelazione è stata scioccante:

Le poesie di Pablo Neruda alludono allo stupro; perché le persone lo elogiano per le sue “poesie d’amore”

Lo stupro non può avere un corrispettivo poetico, nemmeno dal prima amato Neruda.

Come si può tralasciare il passaggio sullo stupro nelle memorie di Neruda? Tutta questa adulazione di compleanno. Così tanti sentimenti.

3 commenti

  • Rossana

    Dovreste correggere la traduzione che offrite per il tweet “rape can never be rendered poetically, even by previous fav Neruda.”
    Credo che l’errore che si osserva sia un refuso, ciononostante sarebbe meglio correggerlo: rape can never be rendered poetically=lo stupro non può avere un corrispettivo poetico (non ‘politico’, come viene tradotto sopra.)
    Cordialità

  • Nuovo? Io me lo ricordo da quando ho letto “Confesso che ho vissuto” nel 1974. Tutto nella norma maschiocratica e, in questo caso, classista e coloniale. Non vedo la novità. Ciao.

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