Censurato su WeChat: incidente mortale di autobus a Chongqing diventa simbolo della ‘svolta a sinistra’ della Cina

I due autisti dell'incidente dell'autobus a Chongqing. Immagine da Weibo.

Questo post è stato scritto dal team di WeChatscope, un'iniziativa di ricerca guidata dal Dottor King-wa Fu [en, come i link seguenti salvo diversa indicazione] presso l'Università di Hong Kong.

Con oltre 1,0825 miliardi di utenti individuali, sommati ai più di 20 milioni di account pubblici registrati, WeChat detiene il maggior numero di utenti domestici e la più ampia copertura rispetto a qualsiasi altro servizio di social media in Cina. Pertanto, è diventato un elemento fondamentale del rigoroso regime di censura cinese.

Nel 2017, il nostro team dell'Università di Hong Kong ha realizzato un sistema di “raschiamento” della rete tecnica per lo studio della censura delle pagine accessibili pubblicamente di WeChat. Per tutto il 2008, abbiamo monitorato oltre 4000 account pubblici riguardanti le notizie quotidiane e sono stati conservati i messaggi censurati in un database accessibile al pubblico, WeChatscope. Questo articolo è l'ottavo di una serie di articoli sul tema pubblicati grazie un accordo per la ripubblicazione con Global Voices.

Il governo cinese ha a lungo giustificato le sue operazioni di censura come necessarie al fine di evitare la circolazione di notizie false, sia sui media tradizionali che online. Tuttavia un incidente automobilistico del 2018 verificatosi a Chongqing, ha rappresentato uno dei pochi eventi di cronaca in cui i censori del governo si sono trovati a dover censurare le notizie emesse da parte degli organi di stampa statali.

L’incidente dell'autobus è avvenuto nel distretto di Wanzhou, a Chongqing, il 28 ottobre 2018. Su un ponte a doppia percorrenza il veicolo ha sbandato finendo sulla corsia opposta e scontrandosi con un altro veicolo, è precipitato giù dal ponte ed è finito nel fiume Yangtze. In seguito all'incidente 15 persone sono rimaste uccise.

Il quotidiano statale Beijing News è stato il primo media ad annunciare la notizia su Weibo e la storia pubblicata sembra suggerire che l'incidente sia stato causato dall'auto in arrivo. Il servizio sottolineava il fatto che l'autista dell'auto era di sesso femminile e affermava che stava guidando sul lato sbagliato della strada.

In seguito, l'agenzia di stampa Xinhua ha citato la storia di Beijing News e le notizie sono state pubblicate sui principali siti di notizie e sui media. Ad esempio, il titolo del Global Times era “Causa dell'incidente con l'autobus: il conducente stava guidando nella direzione sbagliata”.

Gli utenti online hanno incolpato la donna al volante per l'incidente con l'autobus, dal momento che stava indossando dei tacchi alti. (immagine virale su Weibo)

La notizia è diventata virale online, con la maggior parte dei cittadini che pregavano per le vittime dell'incidente. Alcuni hanno espresso commenti che riflettevano gli stereotipi di genere, criticando l'autista donna. Su Weibo un utente ha pubblicato una foto originale della scena dell'incidente, mostrando che l'autista, che ha riportato solo ferite lievi, stava indossando tacchi alti. La foto, diventata immediatamente virale, ha suscitato commenti tra cui “Lei merita di morire” e “Assassina”.

Poche ore dopo, la polizia del distretto di Wanzhou ha riferito che era stato l'autista dell'autobus, e non la donna in macchina, ad aver sbandato nella corsia opposta. La conducente non aveva fatto niente di errato.

Anche il chiaramento della polizia è diventato virale e l'opinione pubblica ha fatto inversione di marcia. Alcuni hanno criticato i rapporti iniziali per aver fuorviato il pubblico.

Ma gli organi di stampa coinvolti hanno semplicemente rimosso le loro storie in silenzio, senza scusarsi pubblicamente. In particolare, Beijing News ha pubblicato un altro rapporto: “Attaccare la conducente ha distolto tutti dal fatto”, come se l'organo stesso non avesse ricoperto alcun ruolo nel fuorviare il pubblico.

Cinque giorni dopo, il filmato di sorveglianza girato sull'autobus è stato messo online e ritraeva un passeggero mentre stava avendo una lite con il conducente. All'intensificarsi della rissa, diventata poi fisica, l'autista ha perso il controllo del veicolo.

Come previsto, il filmato ha causato un grande tumulto online e ha provocato un'esplosione di commenti. Molte persone hanno visto in questo aumento di tensione, un'allegoria della svolta politica cinese degli ultimi anni.

I media cancellano titoli di fatto imprecisi

Il database di Wechatscope ha rivelato che alcuni canali ufficiali hanno rimosso le notizie fuorvianti su WeChat subito dopo che la polizia del distretto di Wanzhou ha rilasciato i dettagli dell'incidente dell'autobus. Ad esempio, il Legal Daily ha pubblicato un post con il titolo: “L'autobus di Chongqing si è immerso nel fiume per evitare di schiantarsi contro l'autista che aveva preso la corsia sbagliata. L'autobus è affondato per 65 metri e si trova adesso sul fondo del fiume. Sono stati ritrovati due corpi.” (重庆公交车为躲避逆行女司机撞破护栏坠江 沉入65米深江底 已打捞出两具遗体) [zh]. Il post era stato pubblicato il 28 ottobre ed eliminato due giorni dopo, il 30.

Le rimozioni di questa e di altre storie non sono state messe in pratica da un'autorità esterna. Sono stati i media stessi ad autocensurare (o ad autoregolare) i propri contenuti disinformati. Gli avvisi di rimozione dei contenuti emessi da WeChat hanno indicato che questi post sono stati cancellati dai loro stessi editori.

Al momento dell'uscita di questa storia, titoli simili che trattavano di donne che guidavano sulla corsia sbagliata sono stati rimossi da tutte le notizie ufficiali, diventando così irreperibili tra i risultati di ricerca.

Commenti critici etichettati come illegali

In una fase successiva, dopo che il filmato di sorveglianza è stato rilasciato, le autorità di censura si sono fatte avanti e hanno etichettato i commenti critici e riflessivi come “illegali”. Il set di dati di WeChatscope offre uno sguardo su ciò che le autorità considerano contenuto “illegale” – questo dimostra che gli interventi delle autorità non erano intesi a fermare la circolazione di notizie false o disinformative, ma piuttosto la circolazione di opinioni e teorie.

Di seguito sono riportati tre post che circolavano ampiamente e di dominio pubblico su WeChat, ma che sono stati eliminati rapidamente.

Questo post è stato pubblicato e cancellato il 4 novembre. È stato etichettato come contenuto illegale in base all'avviso di ritiro di WeChat. Lo scrittore cita le discussioni sui social media e le usa per costruire un'allegoria, confrontando l'incidente dell'autobus con la traiettoria della Cina negli ultimi anni. Nel pezzo viene riportato [sh]:

千万不要攻击掌舵人,否则他忽然左转,全车人都会完蛋!

Non attaccare la persona che è in carica, o altrimenti farà un'improvvisa svolta a sinistra, tutti quelli nel veicolo saranno condannati.

Il post è stato pubblicato il 3 novembre e cancellato il 6 dello stesso mese. È stato inoltre etichettato come contenuto illegale. Lo scrittore ha criticato gli spettatori che hanno assistito al reato ma che hanno scelto di rimanere in silenzio, e ciò è allarmante dal momento che quando le persone tollerano un comportamento barbaro, tutta la società ne soffre.

Pubblicato il 5 novembre ed eliminato il 7, anche questa storia è stata classificata come illegale. Il post interpreta l'episodio come una tipica tragedia di un'epoca in cui le persone buone non possono parlare o reagire, per paura di esere sepolte vive insieme ai malvagi.

In ciascuno dei precedenti esempi, vediamo che le autorità di censura sono state costrette ad intervenire e etichettare i contenuti correlati come “illegali” solo quando le interpretazioni della notizia sembravano voler mirare a sfidare lo status quo politico.

Questo caso di studio dimostra che la diffusione di fatti distorti nella Cina continentale, potrebbe essere drasticamente ridotta se i media statali svolgessero maggior autoregolamentazione e impiegassero standard più elevati per le loro inchieste. E la seconda serie di esempi invece, dimostra che il vero obiettivo dell'opera di repressione da parte delle autorità di censura sono le opinioni politiche indipendenti.

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