In Brasile, dei fotografi trasformano le loro case in camere oscure e registrano le loro vite in quarantena

Guilherme Santos e Gabriela Thomaz, entrambi di 32 anni, con loro figlio Joaquim, 7 anni. L'immagine della strada dove vivono a Porto Alegre (Río Grande do Sul), viene proiettata nel loro salotto. Foto: Guilherme Santos via Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

Come molti brasiliani, il direttore fotografico Bruno Alencastro, 35 anni, ha dovuto passare la quarantena in un appartamento che condivide con sua moglie e il suo cane, a Rio de Janeiro, durante la pandemia causata dal nuovo coronavirus.

A un certo momento, ad inizio di aprile [pt, come i seguenti link, salvo diversa indicazione], Bruno si è spazientito. In Brasile c'erano 7000 nuovi casi di coronavirus secondo i dati dei dipartimenti statali di sanità, oltre che 250 morti a causa del Covid. Come misura di protezione, il Ministero della Salute ha consigliato alla popolazione l'uso delle mascherine.

Il 3 agosto, il Paese è arrivato a registrare 2.7 milioni di casi confermati e 94.665 morti, secondo i dati del Ministero della Salute. Il Brasile continua a essere il secondo Paese con il maggior numero di morti [en] a causa della COVID-19, solo dietro agli Stati Uniti.

Bruno ha iniziato a guardare fuori della finestra di casa sua. “Mi guardavo intorno e mi sentivo in debito poiché non stavo documentando questo momento. Allo stesso tempo, come potevo registrare il tutto in modo sicuro?”, ha raccontato in una conversazione via Skype con Global Voices.

Nonostante la fotografia si sia evoluta molto nell'ultimo decennio, il principio è il solito: una fotocamera non è altro che una cassa oscura con una una piccola entrata di luce che fa si che l'immagine venga catturata da un materiale fotosensibile, che può essere sia un sensore digitale che una carta fotografica.

“E se trasformassi il mio salotto in una camera oscura? ha pensato Bruno. Con del nastro isolante ha tappato la finestra del salotto. Dopo qualche tentativo, è riuscito a fare un buco del diametro della bobina del nastro e voilà: la strada, la quale sembrava così lontana, ora era dentro la casa. Sulla parete opposta alla finestra, si vedeva la proiezione invertita degli alberi della casa davanti. I confini delle quattro pareti sono stati varcati.

In Brasile, la prima azione del Governo per affrontare la pandemia è stata presa a febbraio, con il rimpatrio di 34 brasiliani che si trovavano a Wuhan, Cina. Il primo caso in territorio brasiliano è stato confermato il 26 febbraio a San Paolo. A marzo, è stata confermata la prima morte legata alla COVID-19 nel Paese: una domestica che viveva a Rio de Janeiro. Governatori e prefetti hanno imposto misure di isolamento sociale: Chi poteva ha iniziato a lavorare da casa.

Sotto il buco attraverso il quale entrava la luce, Bruno ha messo la sua fotocamera professionale. Ha chiamato sua moglie, Greyce Vargas, di 35 anni, e il suo cane, Arnaldo. Ha immortalato un momento in cui tutti 3 sono a tavola nel salotto con una proiezione di loro 3.

Bruno Alencastro e sua moglie Greyce Vargas, con il loro cane, Arnaldo, nell'appartamento dove vivono a Rio de Janeiro. Foto di Bruno Alecastro vía Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

“Capii che si trattava di qualcosa con del potenziale, oltre che essere qualcosa di molto carino. Un qualcosa che si condivideva con molte persone per il suo significato e per il periodo di quarantena che tutti stavamo vivendo” ha detto Bruno.

Il fotografo ha deciso di pubblicare il risultato profilo di Instagram, e ha invitato 12 amici e colleghi a fare la stessa cosa.

“Avevamo tanto materiale, con 13 foto di persone in luoghi diversi. Ho avuto la sensibilità di pensare a coloro che vivono in contesti diversi, in periferia, in centro, in famiglia, da soli etc… Ammetto che, all'inizio, non credevo che le persone avrebbero accettato”.

A sua sorpresa, quasi tutti hanno accettato la sfida e hanno scattato delle foto che poi hanno pubblicato. Quando le hanno viste, persone che inizialmente non avevano partecipato hanno iniziato a mandare foto in maniera spontanea, da diversi luoghi del mondo.

In poco tempo, Bruno è stato taggato in decine di foto al giorno e il progetto è apparso su media di Paesi stranieri (en). Di conseguenza, Bruno ha deciso di ufficializzare “Obs-cu-ra” come progetto collaborativo. Per farlo, ha registrato e pubblicato un video dove dava consigli sui modi migliori per costruire una camera oscura.

Ora sta cercando delle opportunità di finanziamento per Obs-cu-ra per portarlo in altri Paesi. Sostiene:

“Vedo questo progetto come un impegno per perpetuare la memoria di questo momento, con i suoi aspetti negativi e positivi; inoltre, quello che sta succedendo deve essere assimilato e compreso per il futuro”.

Ecco altre foto del progetto:

Sofia Wolffenbutel, 13 anni, ritratta da suo padre, Ricardo, nella sua camera da letto dell'appartamento dove vivono a Florianópolis (Santa Catarina). Foto di Ricardo Wolffenbute, via Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

Leo Savaris, 37 anni, è in quarantena con suo figlio e sua moglie a Novo Hamburgo (Rio Grande do Sul). Nell'immagine, la famiglia rispecchia la nuova routine, sempre insieme, con la proiezione dell'immagine della strada sulle pareti della stanza. Foto di Leo Savaris, via Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

Josué Braun, musicista e fotografo di 36 anni, a Feliz (Rio Grande do Sul). Foto di Josué Braun, via Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

Il giornalista Felipe Martini, 32 anni, e l'architetta Rafaela di Giorgio, 31 anni, nella loro casa di Rio de Janeiro. La coppia ha dovuto cancellare il proprio matrimonio e il trasferimento in Spagna a causa della pandemia. Foto di Felipe Martini, via Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

A Cachoeira (Rio Grande do Sul), la fotografa Eveline Medeiros proietta l'immagine della strada sul suo lato olistico. Foto di Eveline Medeiros via Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

Caroline Muller è una fotografa e ballerina di São Leopoldo (Rio Grande do Sul). Sta passando la quarantena con il suo fidanzato, il quale è uno studente di medicina che lavora in prima linea contro il Covid-19. Foto di Caroline Muller via Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

A Niterói (Rio de Janeiro) la studentessa di cinema Beatriz Grieco si è immortalata isolata nella sua stanza, dove lavora e studia. Foto di Beatriz Grieco via Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

A Três Coroas (Rio Grande do Sul), il fotografo Pedro Rocha ha immortalato i suoi figli nel cortile di casa sua. Foto di Pedro Rocha via Obs-cu-ra. Utilizzata previo permesso.

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