«Le lingue indigene sono assopite, non estinte», dice la linguista kokama

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il periodo 2022-2032 Decennio Internazionale delle Lingue Indigene. Intervistata da Amazônia Real, la professoressa e ricercatrice Altaci Rubim parla dell'importanza di questa iniziativa | Foto: Marizilda Cruppe/Amazônia Real

Questo testo di Elaíze Farias è stato pubblicato in origine [pt, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] il 19 aprile 2023 nel sito web di Amazônia Real. Viene qui riprodotto, modificato, in virtù di un accordo di collaborazione con Global Voices.

La violenza contro i popoli indigeni del Brasile ha favorito la perdita dei loro territori e ha anche provocato l'estinzione di molte lingue indigene. Nel 1500, quando arrivarono gli invasori europei, c'erano più di mille lingue indigene. Oggi, secondo l'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE), ce ne sono poco più di 200. Con il censimento del 2022, è stato accertato che il numero sta aumentando.

In alcuni casi, ci sono poche persone che parlano la lingua, manten nuta in vita da due o tre individui. Ma ci sono molti modi di recuperare, rivitalizzare e salvare le lingue dei popoli indigeni, anche quelli considerati estinti. Grazie ai rituali e ai contatti con gli antenati, le cosiddette lingue-spirito possono essere “resuscitate”.

Con questa idea, la professoressa e ricercatrice Altaci Rubim ha assunto un ruolo importante nel Decennio Internazionale delle Lingue Indigene, una mobilitazione globale proclamata dalle Nazioni Unite, iniziata nel 2022 e che durerà fino al 2032. Altaci è la rappresentante dell'America Latina e dei Caraibi dell'Unesco nel gruppo di lavoro dell'iniziativa.

Secondo l'Unesco, sulla Terra si parlano più di 7.000 lingue. Di queste, più di 6.000 sono lingue indigene, ma 3.000 rischiano di scomparire.

Tra i motivi che possono portare all'estinzione una lingua ci sono fattori come la morte di coloro che la parlano, il divieto imposto dai colonizzatori e dai missionari, il saccheggio del territorio, il razzismo, la discriminazione. Nel 2022, la morte dell'indigeno Tanaru, conosciuto come “indigeno del buco”, è stata anche la fine di un tesoro linguistico che, allora, possedeva solo lui.

Altaci appartiene al popolo amazzonico dei kokama. È ricercatrice e attivista e ha assunto un incarico al Dipartimento di Lingue e Memorie Indigene del nuovo ministero dei Popoli Indigeni. Nella sua lingua, il suo nome è Tataiya Kokama.

A Manaos, dove ha trascorso gran parte della sua carriera professionale, Altaci ha sviluppato attività per rivitalizzare la lingua del suo popolo in comunità di contesti urbani. Descrive sé stessa come linguista di “professione e di cuore”, che dialoga con l'antropologia e altre scienze.

In un'intervista con Amazônia Real, parla dello sforzo per preservare lingue in pericolo e ricorda le sfide con altri linguisti non indigeni.

Amazônia Real: Cosa è il Decennio Internazionale della Lingua Indigena?

Altaci Rubim (AR): Ela surge em 2019, na Bolívia, durante uma luta em torno do fortalecimento das línguas indígenas. Nesse movimento, foi criado o Ano Internacional das Línguas Indígenas. A Unesco fez então uma chamada para as instituições dialogarem com os povos indígenas, para as organizações prepararem um plano de ação com os povos de sete regiões do planeta.

Altaci Rubim (AR): È nato nel 2019, in Bolivia, nell'ambito della lotta per il rafforzamento delle lingue indigene. All'interno di questa iniziativa, è stato creato l'Anno Internazionale delle Lingue Indigene. In quell'occasione, l'Unesco si è appellato alle istituzioni perché dialogassero con i popoli indigeni in modo che le organizzazioni preparassero un piano di azione con i popoli di sette regioni del pianeta.

Amazônia Real: Perché si è voluto creare un decennio per le lingue indigene?

AR: O primeiro ponto é porque o planeta corre risco de extinção. A Unesco sabe que as línguas indígenas guardam saberes, que preservam a floresta, combatem os problemas ocasionados pelas queimadas, pela poluição dos rios. As questões climáticas são minimizadas a partir dos saberes tradicionais que estão contidos nas línguas indígenas. Evidentemente há muitas ações realizadas para evitar o desaparecimento do planeta, mas línguas indígenas representam uma das possibilidades para combater. Para isso, os líderes, os governantes, estão sendo chamados para criarem políticas de valorização, de manutenção, de retomada, do fortalecimento das línguas indígenas.

AR: Il primo motivo è perché il pianeta è a rischio di estinzione. L'Unesco sa che le lingue indigene conservano conoscenze che preservano i boschi, combattono i problemi causati dagli incendi e dall'inquinamento dei fiumi. I problemi climatici vengono minimizzati grazie alle conoscenze tradizionali che sono contenute nelle lingue indigene. Evidentemente ci sono molte possibili azioni che si possono intraprendere per evitare che queste conoscenze scompaiano dal pianeta, ma le lingue indigene rappresentano una delle possibilità di lotta. Per questo, sono stati convocati i leader, i governanti, per creare politiche di valorizzazione, conservazione, rivalorizzazione e rafforzamento delle lingue indigene.

Amazônia Real: Perché le lingue indigene sono scomparse e perché devono essere rivitalizzate?

AR: Na América Latina e no Caribe há em torno de 58,2 milhões de indígenas que falam aproximadamente 550 línguas originárias. No Brasil, no início da colonização eram mais de mil línguas. Foi um conjunto de ação: a igreja, a própria política de estado de dominação. Tudo se resume em retirar a terra dos povos indígenas. Todas essas políticas foram feitas para acabar com a vida dos povos originários. Mas os colonizadores sabiam que um dia íamos acordar, saber quem somos, o valor das nossas línguas. Por isso que precisavam acabar com nossa memória e resistência.

A primeira ferramenta usada foi pela língua através do silenciamento. Teve políticas de extermínio, doenças, escravidão, massacres. Outra coisa foi diminuir a demarcação até não ter mais ninguém.

AR: In America Latina e nei Caraibi ci sono circa 58,2 milioni di indigeni che parlano approssimativamente 550 lingue indigene. In Brasile, all'inizio della colonizzazione c'erano più lingue. Ci sono state varie cause: la Chiesa, la stessa politica di dominio dello stato. Tutto si riassume nel togliere la terra ai popoli indigeni. Tutte queste politiche sono state portate avanti per sterminare i popoli indigeni. Ma i colonizzatori sapevano che un giorno avremmo ricordato, avremmo saputo chi eravamo e il valore delle nostre lingue. Per questo dovevano porre fine alla nostra memoria e resistenza.

Il primo strumento che è stato usato fu la lingua, mettendola sotto silenzio. Ci sono state politiche di sterminio, malattie, schiavitù, massacri. Un'altra cosa fu diminuire a tal punto la demarcazione fino a farla scomparire.

Amazônia Real: Cosa si farà in questo decennio? Che azioni si stanno pianificando?

AR: Nós fomos chamados junto com outros povos para elaborar um plano de ação mundial para a década. A partir desse plano, começamos a nos organizar. Eu me candidatei pela Associação dos Indígenas Kokama Residentes em Manaus. Estamos criando uma autonomia dentro do Brasil para que a gente possa andar com nossas próprias pernas. Que esse movimento vá para além da década.

AR: Ci hanno chiamato insieme ad altri popoli per elaborare un piano di azione mondiale per il decennio. A partire da questo piano abbiamo cominciato ad organizzarci. Io mi sono candidata a nome dell'Associazione di Indigeni Kokama di Manaos. Stiamo creando un'autonomia all'interno del Brasile perché la gente possa camminare sulle proprie gambe. Questo movimento dovrebbe proseguire oltre il decennio.

Amazônia Real: Cosa si farà per rafforzare le lingue a rischio?

AR: Mexer com a língua é conflituoso. Mas se não nos aliarmos nesse momento, podemos não ter oportunidade de fortalecer as línguas que estão “fracas”. Tem povo querendo retomar, mas falta política pública para isso. Antes, pesquisadores que tinham seus nichos de pesquisa para determinada língua não abriam para ninguém, nem mesmo para o próprio povo [pesquisado]. No primeiro momento foi isso que aconteceu.

AR: Occuparsi del linguaggio causa dei conflitti. Ma, se non ci uniamo in questo momento, forse non avremo la possibilità di rafforzare le lingue “deboli”. C'è gente che desidera rivitalizzarle ma, per questo, mancano le politiche pubbliche. Prima, i ricercatori che avevano le loro nicchie di ricerca per una determinata lingua non le aprivano ad altri, nemmeno al popolo [oggetto di indagine]. All'inizio, era questo che accadeva.

Amazônia Real: Cosa c'è di straordinario ora nel piano iniziale delle lingue indigene del Brasile?

AR: Chamou a atenção a língua de sinais indígenas, algo que sempre existiu entre os povos indígenas, como eles se comunicam. Hoje a gente tem a língua de sinais brasileira (Libras) desrespeitando o que os próprios povos têm. Não significa que não se deva aprender [a língua de sinais não-indígena], mas que não sejam desvalorizados os sinais que os indígenas utilizam nas aldeias. Alguns pesquisadores também trabalham com a temática do português indígena. É uma pauta importante para nós, mas não encontrávamos uma forma dos indígenas se manifestarem sobre isso, que é a exigência de se falar apenas o português oficial em detrimento do português com influência da língua indígena, das memórias.

AR: Ci ha incuriosito la lingua dei segni indigena, qualcosa che è esistito sempre tra i popoli nativi e nella loro forma di comunicare. Oggi abbiamo la lingua dei segni brasiliana (Libras), che non tiene conto di ciò che possiedono i nostri stessi popoli indigeni. Non significa che non si debba imparare [la lingua dei segni non indigena], ma che non si deve sminuire i segni che gli indigeni usano nei villaggi. Alcuni ricercatori lavorano anche con il portoghese indigeno. È un punto importante per noi, ma non riusciamo a trovare il modo per far esprimere gli indigeni su questo, cioè l'esigenza di parlare solo il portoghese ufficiale a scapito del portoghese influenzato dalla lingua indigena, per la memoria.

Amazônia Real: Cosa è il portoghese indigeno?

AR: Um exemplo é o português falado pelos Tikuna (povo da região do Alto Solimões), mas com influência deles, o português falado pelos Kokama. São 370 formas de falar o português, porque cada povo vai falar conforme a sua língua. Por que estamos trazendo essa discussão? Porque todas as políticas de formação de professores precisam levar em consideração os que são falantes de língua indígena e os que falam português como segunda língua. É outra forma de se pensar a formação.

AR: Un esempio è il portoghese che parlano i tikuna (popolo della regione dell'Alto Solimões), ma con una loro influenza, cioè del portoghese che parlano i kokama. Ci sono 370 modi di parlare il portoghese, perché ogni popolo lo parlerà secondo la sua lingua. Perché parliamo di questo? Perché tutte le politiche di formazione degli insegnanti devono tenere conto di chi parla le lingue indigene e di chi parla portoghese come seconda lingua. È un altro modo di pensare l'educazione.

Amazônia Real: Hai parlato del concetto chiamato “tregua dell'acqua”. Cosa significa, nel caso delle lingue indigene?

AR: Sabemos que antes dessas discussões, antes de terem indígenas formados, as instituições que detinham o controle dos indígenas eram os que faziam pesquisas. Muitos devolviam o estudo para os povos, outros não. Aquilo que foi gravado é um tesouro para nós. Devagar estamos socializando. Colocando essa questão em pauta para que as pesquisas voltem para outros povos. Queremos a nossa língua porque é nossa vida. O conhecimento e o saber são o espírito do povo. Não estamos criminalizando [os pesquisadores], pois era um tipo de pensamento da época. Mas hoje estamos dialogando e colocando na “trégua da água”.

Significa que precisamos parar de nos digladiar, quebrar o muro e dizer que todos precisamos tomar água, todos nós precisamos das línguas indígenas. É uma metáfora referente ao tempo que vivemos hoje.

AR: Sappiamo che, prima di queste discussioni, prima di aver formato gli indigeni, le istituzioni che avevano il controllo sugli indigeni erano quelle che effettuavano le ricerche. Molte restituivano i risultati degli studi ai popoli, altre no. Ciò che è rimasto registrato è un tesoro per noi. Lo stiamo lentamente trasferendo alla collettività. Lo stiamo mettendo all'ordine del giorno perché la ricerca possa essere restituita ad altri popoli. Desideriamo la nostra lingua perché è la nostra vita. Il sapere e la conoscenza sono lo spirito del popolo. Non stiamo criminalizzando [i ricercatori] perché, in quel momento, è così che si pensava di fare. Ma oggi dialoghiamo e facciamo la “tregua dell'acqua”.

Significa che dobbiamo smetterla di divagare, rompere il muro e dire che abbiamo bisogno tutti di prendere acqua, tutti abbiamo bisogno delle lingue indigene. È una metafora che si riferisce all'epoca nella quale viviamo oggi.

Amazônia Real: Come si analizzano, oggi, le lingue indigene?

AR: As línguas indígenas sempre foram classificadas por linguistas não-indígenas. Eles pegaram a organização europeia, eurocêntrica, que classifica as línguas neolatinas, por exemplo, para classificar línguas indígenas também. Que é outra perspectiva. Hoje, nós povos indígenas à frente dessa discussão, temos outra forma de ver isso. Segundo a classificação de Aryon Rodrigues [linguista brasileiro, morto em 2014], são 180 línguas hoje no Brasil. Eram 1.100 no início da chegada do colonizador.

AR: Le lingue indigene sono sempre state classificate da linguisti non indigeni, che hanno preso l'organizzazione europea, eurocentrica, che classifica le lingue neolatine, ad esempio, per classificare anche le lingue indigene. È un'altra prospettiva. Oggi, i popoli indigeni a capo di questa discussione vedono la questione da un altro punto di vista. Secondo la classificazione di Aryon Rodrigues [linguista brasiliano deceduto nel 2014], oggi esistono 180 lingue in Brasile. Ce n'erano 1.100 all'inizio dell'arrivo dei colonizzatori.

Amazônia Real: Quale è la differenza tra la concezione delle lingue dei ricercatori classici come Saussure [linguista svizzero] e quella degli esperti e ricercatori indigeni?

AR: Se for pra Saussure, vamos ter a língua como sistema. Na concepção de Noam Chomsky, a concepção de língua é dada na gramática universal. É outra forma de pensar. Na nossa concepção de língua, também temos a língua-espírito. Os nossos espíritos só falam na língua de cada povo. Sabendo que existe a língua-espírito, então nessa concepção é que ela não morre, não pode ser considerada extinta.

AR: Se ci atteniamo a Saussure, abbiamo la lingua come sistema. Nella concezione di Noam Chomsky, la concezione del linguaggio viene data dalla grammatica universale. Questa è un'altra forma di pensiero. Nella nostra concezione del linguaggio, abbiamo anche il linguaggio-spirito. I nostri spiriti ci parlano solo nella lingua di ogni popolo. Sapendo che lo spirito-lingua esiste, allora, secondo questa concezione, la lingua non muore, non può essere considerata estinta.

Amazônia Real: Dove è presente la lingua-spirito?

AR: Elas são retomadas em sonhos, pelo espírito. Muitos povos têm na memória ou em outro lugar guardado, como em museu. As que não tem, são acordadas nesses rituais.

AR: Queste lingue vengono raccolte dallo spirito nei sogni. Molte persone le conservano nella loro memoria o in un altro posto sorvegliato, come un museo. Quelle che non le hanno, le risvegliano con questi rituali.

Amazônia Real: Che altre categorie di lingue affrontano questo processo di recupero?

AR: Temos línguas em revitalização, línguas adormecidas e línguas em manutenção. As línguas em revitalização não são faladas no cotidiano, mas tem anciões falantes. Há toda uma base para ser retomada. Revitalização é dar força à dinâmica da existência, que ocorre a partir dos cantos, dos rituais. Uma língua em revitalização é a Patxohã, dos Pataxó, na Bahia. Eles decidiram coletivamente que iriam falar a língua. Só que o léxico da língua que eles tinham era pouco. Havia dois lembradores. Então, eles foram para os rituais. A partir dos sonhos e dos rituais, eles criaram novos léxicos. A língua foi atualizada. Hoje a língua está em pleno processo de revitalização. As línguas em manutenção são, por exemplo, como a dos Tikuna. Tem comunidades que não estão mais falando, por isso, é preciso política de manutenção. Há casos de comunidades onde ela está enfraquecida.

AR: Ci sono lingue da rivitalizzare, lingue inattive e lingue che vengono mantenute. Le lingue da rivitalizzare non vengono parlate nella vita quotidiana, ma ci sono anziani che le parlano. Esiste tutta una base che deve essere rivitalizzata. Rivitalizzare significa dare forza alla dinamica dell'esistenza, partendo dai canti e dai rituali. Una lingua che si sta rilanciando è il patxohã, la lingua dei pataxó, a Bahía. Tutta la comunità ha deciso che avrebbe parlato la propria lingua. Ma avevano un lessico molto scarso. C'erano due persone che la ricordavano. Partendo dai rituali e dai sogni hanno creato nuovo lessico. La lingua è stata aggiornata. Oggi la lingua è in fase di rilancio. Le lingue che vengono mantenute sono, ad esempio, quella dei tikuna. Ci sono comunità che non la parlano più, per cui è necessaria una politica di mantenimento. Ci sono casi di comunità nelle quali la lingua si sta indebolendo.

Amazônia Real: Come salvare una lingua che, secondo il censimento, è stata considerata estinta?

AR: Uma das mais importantes são as línguas adormecidas, elas não foram extintas. Por exemplo, a língua dos Manaós. Elas podem ser acordadas em rituais. A partir do momento que alguém reivindicar a identidade, pode querer sua língua de volta. Pode entrar em contato com os espíritos. Essa é a nossa perspectiva de discussão da década.

AR: Una delle più importanti sono le lingue latenti, che non si sono estinte. Per esempio, la lingua dei manaos. Si possono risvegliare partendo dai rituali. Dal momento in cui qualcuno reclama la sua identità, può voler recuperare la propria lingua. Può entrare in contatto con gli spiriti. Questa è il nostro punto di vista per il dibattito del decennio.

Amazônia Real: Come possiamo comprendere una lingua-spirito senza che questo tipo di lingua diventi qualcosa di esotico per i non indigeni?

AR: Quando se fala de espírito supõe-se que está se falando de religiosidade. Mas o que estamos falando é na concepção dos povos originários. O espírito vai ter um significado, mas pela espiritualidade de cada povo.

AR: Quando si parla di spirito si suppone che si parli di religiosità. Ma noi stiamo parlando della concezione dei popoli indigeni. Lo spirito avrà un significato, ma secondo la spiritualità di ogni popolo.

Amazônia Real: A Manaos, i kokama sono molto forti e numerosi. Come va il lavoro con il gruppo kokama che vive nella capitale dello stato Amazonas?

AR: Tenho essa luta desde 2000. Mas nessa caminhada toda, a gente teve que se desconstruir no processo. Tirar o espírito colonizador que a gente aprendeu. As pessoas não acreditavam que eu falava minha língua. Não me ouviam falar. Então, é preciso desmistificar isso. Entender os processos linguísticos foi importante para dizer: “Eu falo Kokama e ensino Kokama”. Enquanto eu não entendi isso, enquanto não passei por uma formação que possibilitou isso, continuava como muitos outros, sem entender e falar. Com o grupo Kokama fazíamos oficinas de formação.

AR: Porto avanti questa lotta dal 2000. Ma, strada facendo e durante il processo, abbiamo dovuto decostruire noi stessi. Abbiamo dovuto toglierci di dosso lo spirito colonizzatore che avevamo imparato. La gente non credeva che io parlassi la mia lingua. Non mi sentivano parlare. Così che è necessario spiegarlo. Capire i processi linguistici era importante per poter dire: “Parlo kokama e insegno kokama”. Fino a quando non l'ho capito, fino a quando non ho seguito una formazione che lo ha reso possibile, sono andata avanti come molti altri, senza capire e senza parlare. Con il gruppo kokama abbiamo organizzato dei laboratori di formazione.

Amazônia Real: Come è la lingua del suo popolo, i kokama?

AR: Nós, Kokama, fizemos uma assembleia e decidimos ficar com a língua oficial falada no Peru [a língua kukama foi oficializada no país em 2015]. Entre nosso grupo Kokama, do qual faço parte, a gente mantém esse acordo. É essa língua comum que falamos.

AR: Noi, i kokama, abbiamo organizzato un'assemblea e abbiamo deciso di mantenere la lingua ufficiale che si parla in Perù [la lingua kokama è stata resa ufficiale nel paese [es] nel 2015]. All'interno del nostro gruppo kokama, al quale appartengo, abbiamo mantenuto questo accordo. Questa è la lingua comune che parliamo.

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