Barbie nei Balcani: dalla disinformazione alla jugonostalgia

Il vero screenshot tratto dal trailer di Barbie e una versione dei Balcani che, perché fosse più credibile, è stata realizzata in modo da sembrare lo screenshot di una notizia online in lingua inglese. Uso legittimo.

Ancor prima del suo lancio a metà luglio, il nuovo film di Barbie [it] ha fatto scalpore nei Balcani, con i residenti della regione attenti a leggere le notizie generate dalla campagna marketing.

Un tweet pubblicato dal gruppo del Kosovo Kos_data, azienda di visualizzazione dati, raffigurante la popolarità di Barbie a confronto con quella di Oppenheimer [it], l'attuale rivale al box-office nei Balcani, è diventato virale con più di 4.5 milioni di visualizzazioni finora [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione]:

Barbie vs Oppenheimer: Qual è il film più ricercato nei Balcani nelle ultime 24 ore.

Come ha chiarito [tr] la versione turca del quotidiano britannico Independent, Kos_data ha usato i risultati delle ricerche di Google Trends di ogni paese della regione.

La Barbie mania ha anche compreso un esempio di tendenza alla disinformazione, ovvero il riutilizzo di notizie dall'estero come ispirazione per produrre contenuti forvianti volti a incitare astio interetnico in un periodo di maggiori tensioni politiche tra la Serbia e il Kosovo.

Fake news sulla censura del film di Barbie in Serbia

Dopo la decisione del Vietnam di bandire il film di Barbie, a causa di una discussa mappa per alcuni contenente implicazioni geografiche, sono iniziate a spuntare delle versioni photoshoppate dei Balcani della stessa scena, attestanti che anche la Serbia ha bandito il film.

Il servizio di verifica dei fatti Truthmeter.mk ha smascherato la virale fake news che utilizzava un meme basato su uno screenshot tratto dal trailer, in cui si affermava che nel film una carta geografica dei Balcani promuovesse il concetto nazionalista di Albania etnica. Tale concetto sottende la conquista dell'Albania e la pulizia etnica di regioni della Grecia, Macedonia del Nord, Kosovo, Serbia e Montenegro.

Screenshot di un Facebook post che erroneamente afferma la censura della Serbia del film di Barbie e che chiede alla Macedonia del Nord di fare lo stesso.

Anche se probabilmente il meme è stato realizzato per scherzo, molte persone nella regione vi hanno reagito assai seriamente, utilizzandolo come mezzo e scusante per dichiarazioni d'odio. Ad esempio, tutte e 36 le condivisioni e i 27 commenti di un post di Facebook [bg] eccetto uno, considerato falso da Truthmeter.mk, contengono ingiurie e insulti contro gli albanesi, l'Occidente “Satanico” o gli USA e i suoi alleati. In questo caso il governo della Macedonia del Nord è presentato come un codardo che accetta i dettami dell'Occidente, citato nel post con un dispregiativo traducibile con “Northistan” — un tentativo di dimostrazione di disaccordo nei confronti del cambiamento di nome avvenuto nel 2019 [bg]:

FILMOT ZA BARBI ZABRANET VO SRBIJA PORADI MAPA NA GOLEMA ALBANIJA … VO SEVEDZGAN NE E ZABRANET IAKO NA MAPATA SEVERDZGAN NE POSTOI I E PODELEN MEGJU BUGARIJA I GOLEMA ALBANIJA .
OVA DA SI ZNAETE KAKO VI STOJAT RABOTITE VO DRZAVCEVO I SHTO VI SPREMAAT !

Il film di Barbie è stato bandito in Serbia a causa della cartina dell'Albania etnica. Non è stato vietato nel Northistan, nonostante non sia per nulla presente sulla mappa e sia diviso tra la Bulgaria e l'Albania etnica. Questo è solo per farvi conoscere la condizione del nostro piccolo stato e cosa loro [l'Occidente e il governo macedone] hanno in serbo per voi.

Anche alcuni propagandisti di destra, apparentemente coscienti della non veridicità del meme, lo hanno condiviso con un commento di cui non può essere verificata l'autenticità, consapevoli che l'immagine in ogni caso avrebbe animato il proprio pubblico. Una di queste personalità mediatiche ha poi rimosso il tweet acchiappaclick.

La notizia falsa che il film di Barbie è stato bannato in Serbia stava girando anche sui social networks in Albania, dove è stata smascherata [mk] dal servizio di verifica dei fatti Faktoje.

I commenti su Facebook e Twitter di alcuni membri della comunità albanese indicavano che anche alcuni di essi avevano condiviso il meme, ma per ragioni differenti: come mezzo per promuovere sentimenti nazionalisti o per avvalorare la loro opinione negativa della Serbia, quale stato repressivo che fa uso della censura.

Infatti, il film di Barbie non è mai stato censurato in Serbia. Inoltre, il 25 luglio, la casa di distribuzione Blitz Film lo ha proclamato il film con i più alti incassi nei cinema serbi [hr] dalla pandemia da COVID-19. Nel primo weekend [hr] di proiezione ha avuto 60,315 visitatori nelle sale cinematografiche, con un guadagno di oltre 306.000 dollari, il che è tanto per un paese di 6 milioni di abitanti.

Un tuffo nel passato tra le versioni locali di Barbie

Passando a temi più leggeri, il Museo della Jugoslavia di Belgrado ha preso parte alla discussione riguardo alla Barbie mania, ricordando una versione locale della bambola popolare alla fine degli anni '80.

Il termine “Barbie doll” nella sua variante locale “barbika” era diffuso nella precedente federazione e usato non solo per il modello originale importato , ma anche per qualsiasi imitazione o variante di bambola in plastica. Negli anni '70 e '80, possedere una Barbie originale era considerato per le bambine una parte fondamentale della loro infanzia e svolgeva persino un ruolo di status symbol per le famiglie [bs]:

Mentre tutto il mondo impazzisce per il nuovo film di Barbie, noi selezioniamo dalla nostra collezione questa ‘Barbie doll’ ispirata a Lepa Brena. Il prodotto, dal volto della famosa cantante, fu realizzato insieme all'album “Boli me uvo za sve” [Non poteva importarmene di meno], colonna sonora del film “Hajde da se volimo 3 – Udaje se Lepa Brena” [Let's love each other  3 – Lepa Brena si sposa].”

La serie cinematografica “Hajde da se volimo” (Let's  love each other) prevedeva tre commedie musicali pubblicate tra il 1997 e il 1990. Rappresentavano le avventure fittizie della folk star locale Lepa Brena, in uno stile che riecheggiava le commedie di Elvis Presley. Questi film estremamente popolari [hr] includevano un umorismo farsesco in pieno stile Louis de Funès, da alcuni degli attori jugoslavi più famosi al tempo, quali Dragomir “Gidra” Bojanić e Bata Živojinović.

La bambola di Lepa Brena indossa un outfit tratto dal video spot [hr] della canzone “Hajde da se volimo” (Let's love each other), nel quale lei e la sua band sfilano per Dubrovnik in costumi simil scozzesi. Lo spot è anche legato alla promozione turistica della Costa Adriatica. Negli ultimi anni queste bambole sono state bramate come oggetti da collezione, con prezzi fino a 123 dollari sui siti di aste online [hr].

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