I libri che vengono eliminati dalle biblioteche pubbliche di Hong Kong

Alcuni dei volumi cinesi che sono stati rimossi dalle biblioteche pubbliche di Hong Kong. Foto di Kyle Lam/HKFP.

La versione originale di questo report è stata pubblicata [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] sull'Hong Kong Free Press (HKFP) il 26 maggio 2023. La presente versione, curata e pubblicata da Global Voices, fa parte di un accordo di collaborazione sui contenuti con l'HKFP.

Questo mese la censura colpisce con una nuova ondata le biblioteche pubbliche di Hong Kong. Dopo che un giornale locale ha cancellato una striscia satirica di lunga data in seguito alle critiche del governo, i media locali hanno riportato come il lavoro del fumettista Zunzi e centinaia di altri titoli siano stati ritirati dagli scaffali delle biblioteche.

Il capo dell'esecutivo della città, John Lee, ha detto che il governo aveva il compito di identificare quei libri che presentavano “cattive ideologie”, suggerendo che i volumi rimossi fossero “sconsigliati” dal governo.

Le sparizioni letterarie sono difficili da monitorare. Questo è dovuto a una mancanza di trasparenza: il governo si è rifiutato di fornire una lista dei titoli incriminati e non c'è un procedimento per fare appello.

Interrogata dall'HKFP rispetto all'effettiva illegalità dei libri in questione, la polizia non ha dato una risposta chiara: “Se alcune atti siano o meno in violazione della legge dipende dalle circostanze connesse, fra cui i fatti, il comportamento tenuto e le intenzioni, le prove ottenute e altri fattori e verranno trattati secondo le rispettive leggi” ha detto un rappresentante il 25 maggio. “La polizia agirà e tratterà i casi secondo la legge e in base alla situazione corrente”.

Mentre non sorprende che i titoli collegati alla democrazia e alle proteste di Hong Kong facciano parte degli argomenti presi di mira, sono scomparsi anche i saggi sull’amore e la letteratura di viaggio tratteggiati da figure democratiche.

Il primo giro di rimozioni: attivisti e difensori della decentralizzazione

Notizie su una purga delle biblioteche dell'intera città sono affiorate inizialmente il 4 luglio 2020, quattro giorni dopo l'entrata in vigore della legge per la sicurezza nazionale (NSL) promulgata da Pechino.

I media locali riportavano che almeno nove titoli erano stati rimossi. Fra questi c'erano due libri dell'attivista pro-democrazia Joshua Wong: “Non sono un ragazzino” e “Non sono un eroe.” Sono entrambi raccolte di commenti di Wong su temi sociali e politici. Wong partecipa ai movimenti di protesta locali dal 2010 e ha fondato sia l'attualmente inattiva organizzazione politica Scholarism che Demosisto, scioltosi anch’esso in seguito. Il ventiseienne è ad oggi in prigione per la divulgazione di informazioni personali di un pubblico ufficiale sui media. È uno degli imputati nel caso di sicurezza nazionale che coinvolge 47 democratici.

Un'altra delle prime rimozioni è “Il mio viaggio in cerca di cibo e giustizia”, un esempio di letteratura di viaggio scritto dalla figura democratica di Tanya Chan e pubblicato nel 2014. Chan era un membro co-fondatore del Civic Party ed è stata in carica come legislatore per 8 anni.

Il Leisure and Cultural Services Department, che gestisce tutte le biblioteche pubbliche di Hong Kong, ha dichiarato [zh] nel luglio 2020 che stava “esaminando” tutti i libri per assicurarsi che rispettassero la legislazione sulla legge per la sicurezza.

Tra i nove libri che si è scoperto essere stati rimossi nel luglio 2020, sei erano di Horace Chin. Chin, meglio conosciuto con il suo pseudonimo, Chin Wan, è uno accademico della lingua cinese e ha lavorato come assistente universitario presso il rispettivo dipartimento all'Università Lingnan di Hong Kong fino al 2016.

“Sulla città-stato di Hong Kong” di Chin Wan, pobblicato nel 2012. Immagine dell'HKFP.

Pubblicato nel 2012, il suo famoso libro “Sulla città-stato di Hong Kong” era fra i testi rimossi. Era diretto ai politici pro-democrazia e delineava una diversa prospettiva per l'amministrazione locale. Facendo riferimento alla polis dell'antica Grecia, suggerisce che la città non si dovrebbe preoccupare della questione democratica nella Cina continentale e che dovrebbe, invece, dare priorità agli interessi di Hong Kong e negoziare con Pechino i confini del proprio potere.

L'allora capo dell'esecutivo Leung Chun-Ying aveva condannato lo svilupparsi di ideologie a favore dell'indipendenza di Hong Kong, citando “Sulla città-stato di Hong Kong” e “Sul nazionalismo di Hong Kong” di Chin. Quest'ultimo, un testo politico poco conosciuto e pubblicato dall'associazione studentesca dell'Università di Hong Kong nel 2014, sembrerebbe che sia stato bandito dalle biblioteche pubbliche nel 2021.

Il secondo giro di rimozioni: figure pro-democrazia

Nel 2021 sono stati riportati altri episodi di libri rimossi dagli scaffali delle biblioteche, gli autori dei quali erano principalmente figure pro-democrazia, fra cui Chan, di nuovo, e altri due ex-legislatori, Raymond Wong e Albert Ho. Ho, alla vicepresidenza dell'ormai sciolta Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China un'alleanza a sostegno dei movimenti democratici in Cina dovrà affrontare un'accusa di sovversione sotto la legge per la sicurezza nazionale.

Anche i libri dell'accademico pro-democrazia Benny Tai hanno cominciato a scomparire. Tai, che ha insegnato presso la facoltà di legge dell'Università di Hong Kong per trent'anni, ha scritto sullo stato di diritto e ha promosso per primo la strategia di protesta che avrebbe portato al Movimento degli Ombrelli del 2014.

“Il futuro del costituzionalismo a Hong Kong”, una serie scritta da Benny Tai e pubblicata nel 2015. Immagine dell'HKFP.

La trilogia “Il futuro del costituzionalismo a Hong Kong” di Tai, pubblicata nel 2015, comprende “Il futuro dello stato di diritto”, “Il futuro della democrazia” e “Il futuro del ‘due sistemi, un paese'”. Tai illustra i suoi pensieri sulla legge, la disobbedienza civile, i movimenti sociali e il futuro della città.

L'attivista-accademico è stato descritto in un processo in corso che interessava 47 democratici come uno dei due “motori principali” dietro a delle primarie non ufficiali per le elezioni legislative.

Il terzo giro di rimozioni: figure della società civile

Quest'anno ha visto un'altra ondata di rimozioni. In aggiunta alla satira politica, sono scomparsi anche titoli scritti da figure della società civile, politici e accademici delle scienze umane.

Margaret Ng un’avvocatessa diventata giornalista che ha co-fondato il Civic Party aveva pubblicato numerosi volumi di prosa, un'autobiografia sulla sua vita politica e degli studi su Jin Yong, un rinomato scrittore cinese di arti marziali.

Aveva anche pubblicato “Sotto la chiave di volta: 18 anni in politica”, un insieme di memorie autobiografiche sulla transizione di Hong Kong e sulla propria lotta per lo stato di diritto in quanto legislatore. I media locali hanno riportato [zh] questo mese che tutti i suoi lavori sono stati rimossi dalle biblioteche.

Ng era fra le cinque persone condannate per non aver registrato sotto forma di società un fondo, ora inattivo, a sostegno dei manifestanti.

Tralasciando i titoli scritti da politici, sono stati rimossi anche i lavori accademici di studiosi locali. Tutti i titoli di Hui Po-keung che è stato un professore associato nel Dipartimento di Studi Culturali presso l'Università di Lingnan fino al 2021 sono svaniti dagli scaffali. Aveva scritto vari libri sulla disparità economica, l'identità e la storia di Hong Kong ed era fra le cinque persone condannate a causa del fondo a sostegno dei manifestanti.

“La politica delle emozioni” di Hui Po-keung, pubblicato nel 2018. Immagine dall'HKFP.

Il volume di Hui del 2018, “La politica delle emozioni” analizza le emozioni e il trauma subito dalla città in seguito al Movimento degli Ombrelli pro-democrazia del 2014. È stato rimosso dalle liste delle biblioteche insieme a numerosi altri titoli sui movimenti democratici locali e sulle proteste passate, retrocedendo fino a quelle degli anni Ottanta.

Sembrerebbe che tutti i titoli scritti dall'accademico di scienze politiche, Ma Ngok, siano stati rimossi. Uno dei suoi libri, “Una storia orale del movimento democratico di Hong Kong negli anni Ottanta”, pubblicato nel 2012, è composto da interviste con dieci democratici iconici degli anni Ottanta e tratta di come combatterono per la democrazia nell'era coloniale.

In quanto professore associato nel Dipartimento di Governo e Pubblica Amministrazione presso l'Università Cinese di Hong Kong, Ma continua a studiare le elezioni e i partiti politici. Il grande pubblico non ha più accesso a nessuno dei suoi lavori presso le biblioteche pubbliche.

Quarant'anni di satira

L’autore di satira politica Wong Kei-kwan, meglio conosciuto come Zunzi, lavora con i media locali dal 1978. Ogni giorno della settimana ha preso di mira eventi politici locali con una satira tagliente.

A partire dal 1989 ha pubblicato dieci volumi di fumetti politici, di cui due pubblicati nel 2019: “Hong Kong, la salsa di soia chiara” e “Cina, la vecchia salsa di soia.” Al momento si può ancora trovare uno dei suoi volumi nelle biblioteche pubbliche.

“Hong Kong, la salsa di soia chiara” del fumettista politico Zunzi, pubblicato nel 2019 dall'editore Subculture Ltd. Foto di Kyle Lam/HKFP.

“Hong Kong, la salsa di soia chiara” mette insieme reinterpretazioni satiriche di eventi che vanno dalle negoziazioni sino-britanniche su Hong Kong alle proteste e ai disordini del 2019. Ha vinto il 13º Hong Kong Bookprize, un premio per la letteratura in lingua cinese organizzato congiuntamente dall'emittente statale RTHK, l'Hong Kong Publishing Federation e le biblioteche pubbliche di Hong Kong.

Lavori sulla repressione di Tiananmen

Pubblicato alla vigilia del ventesimo anniversario della repressione di Tiananmen, Prisoner of the State: The Secret Journal of Zhao Ziyang (“Prigioniero di stato: il diario segreto di Zhao Ziyang”) divenne immediatamente un best seller nella città nel 2009. La prima stampa di 14.000 copie fece il tutto esaurito in poche ore, riportava la Reuters.

Zhao Ziyang aveva prestato servizio come segretario generale presso il partito comunista cinese fra il 1987 e il 1989. Durante le proteste del 1989 aveva mostrato empatia per gli studenti che dimostravano e aveva cercato di instaurare un dialogo con le organizzazioni studentesche. Vittima di una purga politica a seguito della sanguinolenta repressione del 4 giugno, è rimasto agli arresti domiciliari fino a quando è venuto a mancare nel 2005.

La casa editrice New Century Press di Hong Kong aveva ottenutodopo la morte di Zhao una sua registrazione segreta, in cui ricordava i propri sforzi per una riforma politica e la repressione di Tiananmen.

Proibito nella Cina continentale, Prisoner of the State: The Secret Journal of Zhao Ziyang (The Secret Journal) era un best seller di lunga data nei negozi di Hong Kong che vendevano “libri proibiti”. Questi negozi erano apprezzati dai visitatori provenienti dalla Cina continentale, ma quest'industria non esiste più.

“Prigioniero dello stato: il diario segreto di Zhao Ziyang”, pubblicato nel 2009. Immagine dall'HKFP.

Pao, fondatore della casa editrice New Century Press, ha detto all'KFP che gli risulta che fino a poco fa The Secret Journal fosse comunque accessibile nelle biblioteche pubbliche.

Un altro vincitore dell’Hong Kong Bookprize rimosso dagli scaffali è “I grandi fiumi vanno ad est” (2011). Szeto Wah prominente politico e icona del movimento democratico di Hong Kong ricorda la propria vita politica nell'arco di 60 anni e la propria reazione alla repressione di Tiananmen.

Ronny Tong, un membro del consiglio esecutivo di Hong Kong non facente parte del governo, lo scorso lunedì ha detto a Ming Pao [zh] che non ha potuto trovare alcun contenuto nel libro che riguardasse la divisione del Paese, la sovversione del governo o un incitamento a danneggiare la sicurezza nazionale. Ha aggiunto che ne possiede una copia.

Al di là delle autobiografie, le biblioteche pubbliche di Hong Kong raccoglievano libri che documentavano e analizzavano la repressione. La città veniva una volta considerata come un luogo libero e sicuro per scambiare informazioni e discutere l'episodio, che rimane fortemente censurato in Cina. Stando ai risultati di questa settimana, solo una manciata di titoli vengono elencati se si cerca “4 giugno”, “Episodio di Tiananmen” o “Repressione di Tiananmen” sul sito delle biblioteche.

Saggi sull’amore

I libri “messi al bando” non sono solamente politici: sono stati presi di mira anche alcuni tomi romantici apparentemente innocui. Roy Kwong, un politico democratico e scrittore, ha pubblicato almeno sette titoli di genere romantico in un decennio. Fra questi c'era “C'è un certo tipo di felicità chiamata dimenticare” che tratta il congedarsi dai traumi emotivi.

Roy Kwong è stato arrestato sotto la legge per la sicurezza nazionale per le elezioni primarie democratiche del gennaio 2021. È stato in seguito rilasciato su cauzione, libero da accuse.

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