Il piano dell'Italia per creare centri di accoglienza nella vicina Albania accende il dibattito

Immigrati arrivano sull’Isola di Lampedusa, Italia. Foto di: Vito Manzari/Matteo Penna (CC BY 2.0).

Gli immigrati salvati nel Mediterraneo diretti in Italia saranno ospitati dall'Albania in un centro apposito finché le loro richieste d'asilo saranno valutate dalle autorità italiane. È quanto concordato il 6 novembre a Roma dai Primi Ministri italiano e albanese: Giorgia Meloni e Edi Rama [it]:

“Un centro, non due. Avrebbero potuto essere due, ma ce ne sarà solo uno”, ha detto Rama.

Il Primo Ministro italiano, rivelando l'accordo, ha detto che l'Albania potrebbe ospitare circa 3,000 persone non appena il centro sarà aperto nel 2024. La Meloni ha aggiunto che il Governo italiano spera di aumentare la sua capacità di esaminare 36,000 immigrati all'anno. Essi rimarranno al centro durante la richiesta d'asilo per un periodo di soli 28 giorni. L'Albania fornirebbe anche la sicurezza dei locali, che saranno sotto la giurisdizione italiana.

La Meloni è salita al potere nell'ottobre 2022 con un convincente programma anti-immigrazione, ma gli arrivi degli immigrati rispetto all'anno precedente sono quasi duplicati nel 2023, secondo i dati del governo pubblicati da Politico.

Negli anni '90, l'Italia accolse un gran numero di albanesi, e Roma adesso è uno dei più solidi sostenitori delle speranze dell'Albania di entrare nell'UE.

“Siamo amici, e gli amici si aiutano l'un l'altro”, ha detto Rama in Italia, secondo quanto riportato da Reuters.

L'accordo immediato suscita critiche

Dopo che la notizia è stata annunciata, non sono mancate le reazioni, per lo più contrarie all'accordo. Mentre i partner politici della Meloni lo definiscono un buon accordo, vi si è schierata contro l'opposizione, incluso Riccardo Magi, segretario di +Europa conosciuto anche come Partito Europa Più, che afferma che l'accordo sta creando in Albania una prigione simile a Guantanamo, ha riportato Euronews.

In Albania, il Partito Democratico all'opposizione ha chiesto chiarimenti in Parlamento da parte del PM Rama per spiegare l'accordo con l'Italia ed ha avvisato che si rivolgerà alla Corte Costituzionale.

Cittadini e rappresentanti delle organizzazioni della società civile locali in Albania sono ricorsi ai social media per condividere le loro obiezioni:

“L'Albania non sarà mai il posto in cui paesi molto ricchi costruiscono campi in cui scaricare i propri rifugiati. MAI!”-

#EdiRama, PM dell’ #Albania nel 2021 (2 anni prima di firmare  l'accordo con l'Italia …cioè ieri…che permette esattamente la stessa cosa).

Questo utente di X (ex Twitter) solleva la domanda se questo centro sarà il primo di molti altri a venire:

Per molto tempo, giravano voci sull'apertura di tali centri in Albania da parte dell'UE – cosa che adesso sembra vera. Adesso la domanda è: questo centro sarà l'unico o il primo di molti altri a venire?

Un altro utente di X ha fatto un paragone con l’accordo UE-Tunisia volto a fermare l'emigrazione irregolare:

La Meloni ha una ragione politica dal momento che aveva già promesso ai suoi elettori che avrebbe risolto questo problema, ora che l'accordo con la Tunisia è saltato, Edi ha fatto questa proposta, l'Italia non l'aveva chiesta. L'Albania in cambio la sta usando con la speranza di essere accolti nell'UE più velocemente.

L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha affermato di non fare parte né di  essere coinvolta nell'accordo Italia–Albania e che al momento sta chiedendo ulteriori informazioni alle autorità competenti. Tuttavia, l'UNHCR ha fatto appello al rispetto delle leggi internazionali:

Dichiarazione dell'Agenzia ONU per i rifugiati sull'accordo Italia-Albania: Le disposizioni di trasferimento dei richiedenti asilo e dei rifugiati devono rispettare il diritto internazionale sui rifugiati.

Mentre la reazione dell'UNHCR ha avuto un tono più morbido, Amnesty International ha condannato severamente l'accordo:

Le persone salvate in mare dalle autorità Italiane, incluse quelle che cercano sicurezza in #Europa, non possono essere portate in un altro paese prima che la loro richiesta d'asilo sia esaminata. È molto semplice.

‘Tendenza preoccupante’

Gli esperti in immigrazione dicono che l'accordo tra Italia e Albania sui centri per i richiedenti asilo segue una tendenza preoccupante nelle nazioni dell'Unione Europea che tentano di gestire l'immigrazione guardando oltre i confini del blocco. Ricordano una mossa simile della Danimarca di collocare i richiedenti asilo in Africa, che poi è stata sospesa.

Durante la crisi migratoria dell'Europa nel 2015, i governi dell'UE hanno faticato a gestire un afflusso di più di 1 milione di persone, per lo più rifugiati siriani che sono passati dalla Turchia alla Grecia, sopraffacendo la sicurezza e le reti assistenziali e dando impeto a sentimenti di estrema destra. Da quel momento, gli immigrati hanno iniziato ad arrivare nel Mediterraneo su barconi, in Italia, Grecia, Spagna, Cipro e Malta, tutti stati membri dell'UE.

Commentando l'accordo Italia–Albania, la Commissione Europea (CE), settore esecutivo dell'UE, ha detto di avere richiesto informazioni sui dettagli dell'accordo. La portavoce della CE, Anitta Hipper, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA, ha dichiarato:

Siamo in contatto con le autorità italiane. Abbiamo chiesto di ricevere i dettagli dell'accordo sull'emigrazione stipulato con l'Albania. Prima di aggiungere altro dobbiamo capire quali sono le  esatte intenzioni.

Alla domanda se l'accordo sul centro tra Italia e Albania è simile al piano dell'ex membro UE, il Regno Unito, di mandare i richiedenti asilo in Ruanda, Hipper ha risposto:

Sembra diverso dall'accordo tra la Gran Bretagna e il Ruanda di mandare i migranti nel paese africano.

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