articoli mini-profilo di Arabo da febbraio, 2011
Tunisia: le dimostrazioni pacifiche si tramutano in violenti scontri
In Tunisia non si placano le proteste per invocare immediate riforme politiche e le dimissioni del Primo Ministro Mohammed Ghannoushi. Gran parte della popolazione tunisina non crede che la sola destituzione dell'ex Presidente Ben Ali possa bastare e l'obiettivo è quello di rovesciare l'intero regime e troncare ogni legame con il passato.
Mauritania: si protesta per la democrazia anche a Nouakchott
Le proteste vanno estendosi anche alla capitale Nouakchott, dopo che gli attivisti avevano usato Facebook per invitare la gente a manifestare chiedendo riforme sociali, politiche ed economiche e la fine del regime militare nel Paese.
Giordania: secondo venerdì di manifestazioni ad Amman (foto)
Il 25 febbraio il popolo giordano si è riversato nuovamente nelle strade della capitale Amman per chiedere riforme e maggiore spazio politico per i cittadini. Migliaia di persone, espressione di una pluralità di voci, hanno protestato in modo più organizzato, pacifico e responsabile rispetto allo scorso 18 febbraio, quando non sono mancati episodi di violenza. I netizen commentano gli avvenimenti.
Tunisia: commozione e sdegno per l'assassinio di un prete polacco
La notizia dell'uccisione di un prete polacco il 18 febbraio vicino alla capitale di Tunisi è stata accolta nel Paese con incredulità e commozione. Il 21 è stato arrestato un uomo, che avrebbe agito per coprire un furto, ma nel fine settimana si è discusso molto online su chi potesse essere il responsabile.
Bahrein: un Paese, due manifestazioni opposte
A una settimana dalle prime manifestazioni, prosegue l'occupazione della rotatoria Lulu (Piazza della Perla), con due manifestazioni di segno opposte svoltesi contemporaneamente nel centro della capitale Manama, una per sostenere la protesta e l'altra invece la famiglia reale.
Gheddafi: “tutti a morte per qualunque motivo”
Nell'intervento appena concluso alla TV di Stato, il dittatore libico ha minacciato apertamente i manifestanti e chiunque li appoggi: "La Libia può diventare come l'Afghanistan, l'Iraq, la Somalia." Ha inoltre incoraggiato i libici ad uscire dalle case, a dare la caccia ai "terroristi" e a consegnarli alle forze di sicurezza onde "punirli con la morte". Immediati e abbondanti i commenti nella Twitter-sfera, tra il serio e il faceto.
Libia: scarpe e pantofole salutano l'intervento TV del figlio di Gheddafi
Intervenendo domenica sera in TV, il figlio del dittatore libico incolpa tutto e tutti eccetto il padre per le massicce proteste e il bagno di sangue che hanno colpito Paese negli ultimi giorni. Immediate le repliche nella 'twittersfera', ricche di ironia e di chiari inviti ad andarsene....
Bahrein: i manifestanti riconquistano il centro di Manama, la ‘twittersfera’ rilancia
I manifestanti riconquistano la rotatoria Lulu, dopo esserne stati cacciati con una carica nelle prime ore del mattino che aveva causato tre morti, numerosi feriti e quasi 60 dispersi. Nel frattempo, il Principe Ereditario parla alla TV di Stato, richiamando alla calma e al dialogo nazionale, e annunciando una giornata di lutto nel Paese.
Bahrain: La polizia attacca all'alba i manifestanti accampati a Piazza delle Perle
All'alba del 17 febbraio, le forze di polizia del Bahrain hanno attaccato con violenza i manifestanti che dal 14 si erano radunati in piazza a Manama. Questi i primi resoconti in diretta da twitter.
Bahrain: la polizia soffoca la rivolta
Il 14 febbraio, denominato il "giorno della collera" dai manifestanti ispiratisi alle rivolte popolari in Egitto e Tunisia, si sono svolte in Bahrein delle proteste definite "illegali" dal governo. Su Youtube sono stati condivisi numerosi video che mostrano come le manifestazioni siano state soffocate con la forza.
Tunisia: decapitato il regime, bisogna ancora liberarsi dei suoi tentacoli
È passato quasi un mese da quando Ben Ali ha lasciato il Paese, ma per i tunisini la lotta non è ancora finita: alcuni descrivono il regime attuale come un polipo cui è stata tagliata la testa, ma non i tentacoli. Dalla blogosfera, commenti e analisi sugli scenari futuri.
Mondo Arabo: il razzismo e la polemica sui dolcetti “Testa di schiavo”
Noi arabi siamo razzisti? E' davvero difficile da dire. Alcuni potrebbero sostenere che il razzismo vada contro i precetti della nostra religione e che le persone non vengono mai discriminate per il colore della loro pelle. In realtà, certi aspetti della nostra vita quotidiana parrebbero provare che sì, lo siamo. E' forse il caso anche di certi dolcetti?